La patente D è una delle abilitazioni di guida professionali insieme alla patente C e alla patente E, ovvero i documenti di guida di categoria superiore. In particolare, l’abilitazione di categoria D è rivolta alla guida di veicoli adibiti al trasporto di persone, superando la restrizione di 8 passeggeri più il conducente prevista dalla patente B. Vediamo a quale età è possibile fare questa abilitazione, quali mezzi si possono guidare e la procedura completa per sapere come prendere la patente D.
Indice
Cosa posso guidare
Con la patente D è possibile guidare veicoli per il trasporto di persone, con una capacità superiore a 9 persone incluso il conducente, mezzi come autobus e minibus, motivo per il quale viene anche chiamata patente per autobus. Inoltre, questa abilitazione consente la guida di veicoli con rimorchi, purché quest’ultimo abbia una massima non superiore a 750 kg. Si possono anche condurre tutti i veicoli compresi dalle patenti B e AM, ovvero ciclomotori e autovetture fino a 3,5 tonnellate.
Tuttavia, oltre alla patente D è necessario prendere anche l’abilitazione CQC, ovvero la Carta di Qualificazione del Conducente. Questo documento obbligatorio autorizza i conducenti alla guida professionale di mezzi adibiti al trasporto di merci e persone, una qualifica essenziale per svolgere l’attività professionale di autista. La CQC, dunque, affianca la patente D e abilita a una specifica categoria di trasporto, perciò per ogni documento di guida professionale (patente C, C+E e D+E) è necessario prendere la relativa abilitazione CQC, altrimenti la patente vale solo per uso proprio/personale.
Da gennaio 2013 esiste anche la patente D1, “più piccola”, che consente di guidare autobus limitati di dimensione, i minibus.
Età minima e requisiti
Per poter prendere la patente D è necessario avere un’età minima di 24 anni, che diventano 21 in caso di patente D1) la stessa età richiesta per il conseguimento della patente C. Un altro requisito essenziale è il possesso della patente B, senza la quale non è possibile ottenere la patente di guida D. Ad ogni modo, è possibile fare la patente D insieme alla CQC, un’opzione che permette di abbassare l’età minima a 21 anni di età, basta seguire un corso specifico per conseguire la Carta di Qualificazione del Conducente insieme al documento di guida di categoria D.
Oltre all’età minima, però, sono previsti ulteriori requisiti di legge per l’idoneità a questo tipo di abilitazione di guida. La patente D, infatti, richiede il possesso di una capacità uditiva e visiva ottimale e integra, è necessario non avere alterazioni e condizioni invalidanti agli arti.
Come prendere la patente D
Per ottenere la patente di categoria D bisogna superare un esame di teoria e una prova pratica di guida. Questo documento di guida può essere ottenuto presso un’autoscuola specializzata, in possesso di veicoli adeguati e tecnici competenti per il conseguimento di tale abilitazione. In alternativa, è possibile fare la patente D da privatista, rivolgendosi presso gli uffici territoriali della Motorizzazione Civile per sostenere l’esame teorico, mentre la prova di guida va realizzata comunque in un’autoscuola. I documenti per l’iscrizione alla patente D sono:
- modulo TT 2112 compilato;
- ricevute di pagamento dei bollettini prestampati;
- certificato rilasciato dal medico di base;
- 3 fototessere recenti e senza accessori come cappelli con visiera;
- fotocopia del documento d’identità, della patente e del codice fiscale.
L’esame di teoria
Il primo step per il conseguimento della patente D è l’iscrizione, presso la Motorizzazione o un’autoscuola, per sostenere l’esame di teoria. La prova teorica prevede 40 quesiti con opzione vero/falso, un test per il quale si hanno a disposizione 40 minuti di tempo e si possono commettere fino a 4 errori. Dopo la presentazione della domanda è possibile effettuare due volte l’esame di teoria entro 6 mesi, mentre in caso di doppia bocciatura è necessario iscriversi nuovamente.
Presso l’autoscuola è possibile seguire le lezioni per la preparazione alla prova teorica. L’esame di teoria per la patente D comprende una serie di domande su concetti di base e materie specifiche. Nel primo caso si tratta di argomenti generali comuni ad altre abilitazioni di guida, con quesiti che valutano le conoscenze del candidato in merito a:
- segnaletica stradale orizzontale e verticale;
- regole di comportamento alla guida;
- distanza di sicurezza e precedenze;
- prevenzione degli incidenti stradali;
- documenti di guida e formalità amministrative;
- funzionamento del veicolo;
- sistemi di sicurezza degli autoveicoli;
- norme ambientali per la guida sostenibile.
Allo stesso tempo, l’esame teorico per il conseguimento della patente D prevede anche dei quesiti specifici, domande dettagliate il cui focus è la verifica delle conoscenze del candidato su determinati argomenti e concetti come:
- norme che regolano tempistiche e modalità della guida professionale;
- disposizioni in merito al trasporto di persone;
- comportamento da seguire in seguito a un incidente;
- documentazione necessaria per il trasporto di persone;
- funzionamento e utilizzo dei dispositivi di sicurezza del veicolo;
- responsabilità delle persone trasportate da parte del conducente;
- manutenzione preventiva del veicolo.
La prova pratica di guida
Una volta superata la prova teorica è possibile ritirare il foglio rosa e prenotare la prova pratica per la patente D. L’esame può avvenire a partire da un mese dopo l’esame di teoria, il foglio rosa dura 12 mesi e il candidato ha la possibilità di ripetere il test di guida due volte in caso di bocciatura al primo tentativo. Questo tipo di prova viene eseguita presso un’autoscuola attrezzata, l’esame che dura almeno 45 minuti e viene effettuato alla presenza di un istruttore e di un esaminatore.
La prova viene realizzata con un autobus di lunghezza minima pari ad almeno 10 metri, una larghezza superiore a 2,4 metri e una potenza sufficiente per raggiungere 80 km/h. Durante l’esame vengono valutati diversi aspetti e competenze da parte del candidato, tra cui la configurazione della posizione di guida e dei dispositivi di sicurezza, il controllo dei sistemi del veicolo e dello stato del mezzo prima della partenza.
Inoltre, viene esaminata la capacità del conducente di compiere una serie di manovre fondamentali. Vengono anche analizzati il comportamento del candidato nel traffico, la partenza in salita, il modo in cui affronta gli incroci e la guida nei tratti in discesa e in salita. Al termine dell’esame è possibile ottenere la patente D, mentre in caso di bocciatura e scadenza del foglio rosa è possibile mantenere l’esame teorico e ripetere esclusivamente quello pratico per una sola volta.
Come funziona l’esame CQC per la patente D
Chi ha intenzione di prendere la patente D per svolgere l’attività professionale di conducente di veicoli adibiti al trasporto di persone, deve ottenere anche l’abilitazione CQC persone. Una certificazione obbligatoria per gli autisti, i conducenti che svolgono come attività principale la guida di un veicolo conducibile con la patente D, oppure chi trasporta persone per conto terzi come dipendente di un’azienda.
Per ottenere la CQC insieme o successivamente alla patente D è necessario seguire un corso formativo apposito. Chi già possiede la CQC merci, invece, può ottenere la CQC persone con un corso veloce di appena 35 ore. Una volta terminato il corso, entro un anno è obbligatorio sostenere l’esame teorico, un quiz con 70 domande e 90 minuti di tempo e la possibilità di commettere fino a un massimo di 7 errori. Per i conducenti che invece già possiedono la CQC merci, l’abilitazione professionale CQC persone prevede un esame ridotto.
Il prezzo della patente D
Il costo della patente D presso un’autoscuola è all’incirca di 1.200 euro, un importo che tiene conto di almeno 4 ore di guida per la preparazione della prova pratica. Ovviamente è possibile dare l’esame teorico presso la Motorizzazione Civile per risparmiare un po’, con una spesa complessiva che in questo caso è di circa 900 euro.
Età massima, quanto dura e quando rinnovarla
La patente D deve essere rinnovata ogni 5 anni fino a 60 anni di età, poi ogni anno presso la Commissione Medica Locale fino ai 68 anni; dopo non è più possibile guidare autobus e la patente D viene declassata a patente C.