Poggiatesta auto, a cosa serve e perché è obbligatorio

Molti pensano che sia solo un semplice accessorio, ma non è così. Il poggiatesta è una parte importante della vettura

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Barbara Crimaudo

giornalista e automotive specialist

Laureata in editoria e giornalismo, ha trasformato la sua passione per le due e quattro ruote in lavoro, diventando tester editor e collaborando con importanti realtà editoriali italiane

Pubblicato: 29 Agosto 2024 10:47

Il poggiatesta auto, le cinture di sicurezza e gli airbag fanno parte dei sistemi di sicurezza passivi, che si trovano in tutte le vetture. In particolare il primo è un elemento di fondamentale importanza, oltre a far assumere al conducente una posizione di guida corretta e a dargli comfort, riduce il rischio di danni al collo durante un impatto dovuto ad un sinistro.

Infatti, in caso di tamponamento molti automobilisti sono soggetti al classico colpo di frusta, dove la testa subisce un forte contraccolpo all’indietro e, senza il supporto del poggiatesta, i muscoli del collo subiscono uno stiramento, con la possibilità di riportare anche danni alle vertebre cervicali. Le case automobilistiche producono i poggiatesta auto come accessori di serie per tutti i passeggeri sulle vetture in commercio, vediamo nel dettaglio tutte le sue funzioni.

Come regolare il poggiatesta

Partiamo proprio dal primo step, che è quello di posizionare in modo corretto il poggiatesta dell’auto. Iniziamo a regolarne l’altezza, così facendo la zona superiore si troverà almeno a cinque centimetri al di sopra dell’orecchio di chi si accomoda sul sedile. La stessa regolazione deve essere fatta anche nella posizione avanti arretrata. Quindi, è necessario accertarsi che la distanza del capo dal poggiatesta non sia superiore ai sei centimetri. In questo modo se il veicolo dovesse essere coinvolto in un impatto, si può impedire che la corsa del capo all’indietro sia eccessiva, evitando di provocare una distorsione del rachide cervicale.

Durante la guida bisogna prestare attenzione anche alla posizione del dorso, oltre a quella della testa. È molto importante, infatti, regolare il sedile dell’auto in modo da stare seduti dritti con la schiena, senza stare troppo distanti dal poggiatesta. Il poggiatesta è un elemento utile anche negli urti frontali, perché blocca la testa nel movimento di rimbalzo all’indietro che essa, con tutto il corpo, compie dopo aver terminato l’impatto contro la cintura di sicurezza. Si calcola che circa il 28% dei danni al collo potrebbero essere evitati, con una corretta regolazione del poggiatesta. Nei recenti modelli di auto, alcune case automobilistiche hanno introdotti i poggiatesta attivi.

Che cosa è e come funziona il poggiatesta attivo

Rispetto ai poggiatesta che si regolano manualmente, quelli attivi sono gestiti elettronicamente e la posizione cambia in automatico in caso di incidente al fine di salvaguardare la testa dei passeggeri. I principali costruttori che adottano i poggiatesta attivi sono: BMW, Saab, Volvo e Toyota, ciascuno con un proprio acronimo. Ad esempio in caso di collisione, quelli BMW si spostano in avanti di 60 mm e si alzano di 40 mm.

Il meccanismo che li regola è installato all’interno, è a molla ed è attivato da un attuatore pirotecnico. Quindi in caso di collisione in automatico si muove la piastra di fissaggio, che libera le due molle di regolazione. A loro volta, queste azionano la piastra di impatto in avanti e il cuscino verso l’alto. Gli attuatori pirotecnici ricevono il segnale di attivazione dalla centralina elettronica degli airbag, non appena i sensori rilevano un impatto nella zona posteriore dell’auto.

Tutti i tipi di poggiatesta attivi

Il primo sistema di poggiatesta attivo è il Saab Active Head Restraints (SAHR), si tratta di un dispositivo collocato nella parte superiore di un telaio installato all’interno dello schienale. Appena la zona lombare viene schiacciata contro il sedile in caso di urto, questo entra in funzione e il poggiatesta viene sbalzato in alto e in avanti con un meccanismo meccanico e, dopo la sua attivazione, torna automaticamente in posizione passiva.

Mentre il Whiplash Protection System (WHIPS) introdotto da Volvo per la prima volta nel 1984, per il modello 850, sono poggiatesta che in caso di collisione rimangono rigidi per sostenere il collo e la piastra alloggiata all’interno dei sedili ha la funzione di assorbire l’urto nella parte posteriore. Quest’ultimo sistema è molto simile a quello Toyota e va sotto il nome di Whiplash Injury Lessening.