La tecnologia ha ormai preso piede sulle auto moderne. Dalla più piccola city car sino alla berlina di rappresentanza, non esiste modello che non presenti almeno uno schermo dedicato all’infotainment se non addirittura veri e propri televisori dedicati in grado di far vivere esperienze simili ad un cinema come nel caso della maestosa BMW Serie 7. In molti casi, però, la tecnologia è applicata per aiutare gli automobilisti nella vita di tutti i giorni come nel caso della retrocamera per auto.
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Come funziona la retrocamera
Che le vetture moderne siano sempre più grandi ed ingombranti è un dato di fatto. Se fino a qualche decennio fa una utilitaria difficilmente superava i tre metri e mezzo di lunghezza, oggi la soglia dei quattro metri è lo standard per tutte le vetture di segmento B e ciò ha comportato un adattamento spesso complicato da parte degli automobilisti alle nuove dimensioni.
Se si pensa poi ai SUV, declinati in ogni variante e misura, si capisce come nel 2024 un guidatore si trovi praticamente sempre alle prese con auto molto più grandi rispetto a quanto accadeva agli inizi degli anni 2000. Questo incremento delle dimensioni ha portato con sé la necessità di offrire agli automobilisti degli strumenti che tutelino l’integrità della carrozzeria come la retrocamera di parcheggio.
Questo dispositivo tecnologico si è diffuso rapidamente ed oggi è presente, come accessorio di serie oppure come optional, su ogni categoria di automobile. Il funzionamento della retrocamera per auto è semplice. Questa, infatti, è posizionata nella zona posteriore della vettura – solitamente sopra la targa – e si attiva automaticamente ogni volta che il conducente innesta la retromarcia. In questo momento le immagini di quanto presente nella zona retrostante l’auto vengono trasmesse sullo display dell’infotainment (di recente finito nell’occhio del ciclone) consentendo all’automobilista di effettuare la manovra di parcheggio senza il rischio di colpire ostacoli nascosti.
Le differenti tipologie
Chi è maggiormente attento alle ultime novità tecnologiche è consapevole che in commercio esistono differenti tipologie di retrocamera per auto. I modelli più basici sono quelli che trasmettono esclusivamente le immagini della zona posteriore della vettura, magari abbinati ai sensori di parcheggio che avvisano acusticamente quando si è troppo vicini a degli ostacoli nascosti, mentre altri integrano le immagini video con le indicazioni grafiche per effettuare una corretta manovra.
Da ultimo sono diventate assolutamente imperdibili le retrocamere di parcheggio con visione a 360°. Queste sfruttano la presenza di più videocamere posizionate in diversi punti della vettura per offrire al guidatore una visione panoramica di quanto avviene nelle immediate vicinanze del mezzo. Se si è in possesso di una vettura con qualche anno sulle spalle, magari dotata di schermo per l’infotainment ma priva di retrocamera, è possibile acquistare prodotti aftermarket di ottima qualità. In questo caso si dovrà capire in primo luogo se si opterà per l’installazione autonoma o presso uno specialista, per poi dedicarsi alla scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze.
Le retrocamere per auto più comuni in commercio sono quelle cablate. Queste, come si evince dal nome, presentano un cablaggio tra la telecamera ed il display della vettura in grado di trasmettere in tempo reale tutte le immagini sul monitor dell’infotainment nel momento in cui il guidatore andrà ad innestare la retromarcia.
Se non siete amanti dei cavi e preferite soluzioni più “smart” sono disponibili sul mercato anche le retrocamere wireless che non richiedono alcun collegamento fisico con il monitor della vettura. Ovviamente in questo caso si deve scendere a patti con la qualità del segnale video che in qualche circostanza potrebbe venir meno a causa delle interferenze. La spesa per una retrocamera per auto non è proibitiva, ed in molti casi non si supera il costo di 150 euro al quale aggiungere quello per l’installazione se non si vuole procedere con il fai da te, ma soprattutto è fortemente consigliata perché si rivela un alleato prezioso per proteggere la carrozzeria della propria vettura dai piccoli urti che possono avvenire in fase di manovra.