La nostra auto ci accompagna ovunque e a qualunque situazione atmosferica: ne consegue che i rischi che la carrozzeria venga danneggiata sono consistenti. Spesso, basta una grandinata, una manovra eseguita con distrazione oppure un incidente – piccolo o grande – per lasciare un segno sgradevole sulla vettura.
I danni, di per sé, possono anche essere di lieve entità e dimensioni ridotta ma potrebbero rappresentare un rischio per guidatore e passeggeri oppure semplicemente essere “inestetici”. La nostra vettura è infatti il nostro biglietto da visita ed è importante mantenerla in buone condizioni.
Tuttavia, ci sono diversi modi per sistemare o prevenire le botte: si può procedere con il fai-da-te, recarsi da un carrozziere oppure procedere a un’assicurazione che copra anche gli eventi atmosferici. Vediamo di che si tratta e quando si può applicare una di queste soluzioni.
Indice
Riparare piccole ammaccature con il fai-da-te
Se si hanno piccole botte che hanno ammaccato la propria carrozzeria e non si può o non si vuole ricorrere a uno specialista, si può procedere da soli.
Le soluzioni da applicare sono semplici e basta avere un po’ di manualità per riportare la nostra auto al suo stato originario.
Si può, per esempio, ricorrere a una carta abrasiva come la carta-vetro per raschiare via il problema e riapplicare una vernice dello stesso colore, meglio se intenso, oppure procedere a impacchi di ghiaccio oppure applicare una crema lubrificante, come per esempio la vaselina, e poi usare una ventosa.
Naturalmente, queste sono idee a cui ricorrere solo ed esclusivamente nel caso in cui i graffi o le ammaccature siano di lieve entità e se si ha una buona manualità, altrimenti è sempre consigliabile recarsi da uno specialista: ma a che prezzo?
Il prezzo del “ritocchino” alla carrozzeria
In apertura, abbiamo accennato ad alcune eventualità che si possono presentare sulla nostra auto, rovinandone la carrozzeria. Fra queste, può anche capitare che ci siano dei graffi lunghi e profondi, oppure incidenti o grandinate che creino più ammaccature e di un diametro medio-grande. In questo caso, è sconsigliabile procedere da soli, in quanto potremmo non disporre delle giuste attrezzature o conoscenze ed esperienza per sistemare il danno e potremmo addirittura peggiorarlo. Ricordiamo, inoltre, che più il danno va in profondità, e più mina la sicurezza della carrozzeria e di conseguenza di chi si trova nell’auto. In queste eventualità è dunque meglio chiamare uno specialista.
I prezzi variano in base a tante variabili, come il modello della vettura, che può richiedere attrezzature e metodi diversi in base alle tecniche di costruzione, i materiali e l’entità della zona danneggiata e a seconda anche dello stesso negozio in cui ci si reca, ossia la posizione, le competenze e gli strumenti utilizzati. A questo proposito, il nostro consiglio è quello di richiedere 2-3 preventivi diversi per fare un confronto e procedere alla scelta migliore per voi.
Vediamo quali sono le fasce di prezzo per riparare le ammaccature più comuni. Teneniamo a mente che oggi le auto elettriche sono alla portata di tutti, anche i neopatentati scelgono una vettura elettrica e quindi queste sono soggette ai tipici piccoli danni che comporta la creazione dell’esperienza di guida. Queste vetture richiedono competenze particolari e la messa in sicurezza del lato elettrico e questo può comportare un aumento di circa il 30%:
- ammaccature: 35 – 60 euro, IVA inclusa;
- paraurti: 80 – 150 euro, IVA inclusa;
- materiale di consumo: 25 – 40 euro all’ora per la manodopera;
- smaltimento rifiuti: il 4% in più, per un massimo imponibile che non dovrebbe superare i 60 euro;
- raddrizzamento scocca: 289 – 400 euro per l’uso della dima, a cui si deve aggiungere l’IVA;
- sostituzione pannello di vetro: 500 euro a pannello.
Assicurazione, quale fare
A questo punto, conviene pensare a cosa copra l’assicurazione e, se si viaggia molto o si vive in una zona particolarmente soggetta a eventi metereologici distruttivi che creano serie ammaccature come la grandine, se la copertura sia inclusa.
R.C. Auto copre solo i danni apportati a un altro veicolo e lascia scoperti quelli al proprio, sia in caso di Kasko che di eventi atmosferici. Si può tuttavia proteggere i propri vetri con la polizza cristalli, che prevede la presenza di un massimale (una soglia oltre la quale l’assicurazione non copre più i danni).
Per prevenire una spesa in caso di danni dovuti a fattori ambientali, invece, si può applicare quella per eventi atmosferici e in questo caso, la cifra del risarcimento corrisponde a quella del valore dell’auto nel momento in cui si danneggia e bisognerà dimostrare l’evento atmosferico con altri automobilisti che abbiano riportato lo stesso danno e un bollettino atmosferico.