Scatola nera sulle auto, cosa cambia con la portabilità

I dati della scatola nera saranno trasferibili, come previsto dal Ddl Concorrenza: ecco come funzionerà il meccanismo definito dal nuovo provvedimento

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Davide Raia

esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Pubblicato: 29 Luglio 2024 15:15

Con l’ok da parte del Consiglio dei ministri al nuovo Ddl Concorrenza 2024 arriva il via libera alla portabilità dei dati della scatola nera. Si tratta di una novità molto importante per il settore assicurativo che punta a migliorare la concorrenza, semplificando la vita agli automobilisti, che potranno puntare sulla scatola nera (per ottenere uno sconto sul premio assicurativo) e cambiare compagnia con maggiore semplicità.

Oggi la scatola nera è un elemento importante del settore assicurativo, garantendo un’opportunità di risparmio notevole per gli automobilisti.Allo stesso modo, però, questo componente può diventare un deterrente al cambio di compagnia, con un effetto negativo sulla concorrenza e con una riduzione della sua capacità di generare un risparmio. Il nuovo Ddl Concorrenza punta a risolvere questo problema.

Una novità importante

Come previsto dal nuovo Ddl Concorrenza appena approvato, i dati raccolti dalla scatola nera di un veicolo dovranno essere “resi accessibili all’assicurato, a titolo gratuito, in un formato strutturato, con modalità di uso comune e leggibile da dispositivo automatico“. Il consumatore potrà richiedere alla società che gestisce la scatola nera l’accesso ai dati, tramite la sua compagnia assicurativa che dovrà versare un compenso una tantum. La possibilità di accesso ai dati permetterà di garantire la continuità del servizio anche nel passaggio da una compagnia a un’altra, agevolando la vita all’automobilista. La novità è particolarmente importante considerando anche il recente allarme sulle truffe alle assicurazioni.

Questa misura rientra in un pacchetto di norme più ampio che mira a eliminare il cosiddetto “lock-in” e, quindi, tutte quelle misure che una compagnia assicurativa può mettere in atto per scoraggiare i suoi clienti ad attivare una polizza più vantaggiosa con un’altra società. Per gli automobilisti, inoltre, ci sarà la possibilità di disinstallare, alla scadenza del contratto, i dispositivi elettronici installati dalla compagnia per il monitoraggio dell’attività del veicolo assicurato, senza costi e penali di alcun tipo.

Il meccanismo per il trasferimento dei dati della scatola nera andrà definito, con un’apposita normativa, in una fase successiva. Nel corso delle prossime settimane, quindi, arriveranno maggiori dettagli sulla questione. Il provvedimento incluso nel Ddl Concorrenza, in ogni caso, rappresenta un passo importante per sostenere la diffusione di questo dispositivo che può garantire un risparmio notevole sulla spesa da sostenere per l’attivazione della  polizza auto.

Un’opportunità di risparmio

Il provvedimento che introduce la portabilità dei dati della scatola nera rappresenta una novità importante per il settore, soprattutto in considerazione della crescente diffusione di questo tipo di dispositivo. Sulla base dei dati IVASS, infatti, attualmente ci sarebbero circa 8 milioni di scatole nere attive che risulta, quindi, installato su circa il 20% del parco circolante. Nel corso degli ultimi anni c’è stata una forte accelerazione della diffusione.

La scatola nera rappresenta un’importante opportunità di risparmio per il contraente di una polizza. I dati IVASS, infatti, confermano come chi ha scelto una polizza con scatola nera ha beneficiato di un risparmio fino al 22% sul premio. Soprattutto in alcune aree del Paese, dove il prezzo medio delle coperture RC e di altre garanzie accessorie è mediamente elevato, poter contare su una scatola nera rappresenta un’occasione di risparmio importante e in grado di abbattere i costi assicurativi.