Codice DOT: scopri come capire la vera età degli pneumatici

Il codice DOT, impresso sul fianco della gomma, indica quale è la data di produzione dello pneumatico, permettendo di risalire alla sua età

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Elena Panico

esperta di automotive e mobilità sostenibile

Copywriter e Storyteller specializzata in Automotive. Da sempre appassionata di motori, mobilità sostenibile e tecnologia, ama viaggiare in scooter, scoprire in anteprima i nuovi modelli automobilistici.

Pubblicato: 30 Agosto 2024 10:43

Gli pneumatici hanno una data di scadenza? Invecchiano anche se non vengono utilizzati? Si può capire quando sono stati prodotti?  A tutte queste domande risponde un codice, presente sulla gomma e chiamato DOT che fornisce indicazioni precise e delle informazioni preziose sulla data di produzione e sull’età dello pneumatico. Vediamo dove si trova, come si legge e quali informazioni fornisce.

Cosa significa il codice DOT

Sul fianco dello pneumatico, si trova il codice DOT, acronimo di Department Of Transportation, ovvero il dipartimento che regola la sicurezza dei trasporti negli Stati Uniti (l’equivalente del nostro Ministero dei Trasporti), e che è presente anche sugli pneumatici destinati al mercato europeo. Questo codice indica che lo pneumatico rispetta le norme americane e i regolamenti europei sulla produzione e tracciabilità degli stessi. Infatti, la Direttiva n. 92/23/CE e i Regolamenti ECE/ONU n. 30 (autovetture) n. 54 (veicoli commerciali) e n. 75 (motocicli), impongono ai costruttori l’obbligo di riportare sul fianco degli pneumatici la data di fabbricazione della gomma.

Come interpretare le cifre presenti

I numeri presenti sulla gomma possono essere a tre o quattro cifre e già questa prima differenza fornisce molte indicazioni sull’età dello pneumatico e, non essendoci un lato specifico per apporre il codice, è meglio controllare entrambi i lati della gomma, ma, in generale, è posta una sigla di tre o quattro cifre preceduta per gli pneumatici statunitensi dal codice DOT, e da un codice alfanumerico che riporta altre importanti informazioni: il codice che identifica lo stabilimento di produzione, il codice che identifica il produttore, il codice che indica la misura dello pneumatico. Sulla gomma sono poi presenti diversi codici, che indicano anche la tipologia e l’indice di carico. Vediamo la differenza tra tre e quattro cifre nel codice DOT.

Tre cifre

I numeri con tre cifre indicano che la realizzazione è avvenuta prima del duemila e le prime due cifre indicano la settimana mentre l’ultima indica l’anno di fabbricazione. Ad esempio, se il numero fosse il 159, starebbe a significare che lo pneumatico è stato prodotto nella 15ª settimana del 1999.

Quattro cifre

Per evitare ogni fraintendimento con le decadi, dopo gli anni duemila sono state introdotte altre due cifre, oltre alle due riportanti la settimana, arrivando così a quattro numeri per indicare l’anno di produzione. Quindi, come nella foto in alto, il numero 1221 indica che lo pneumatico è stato prodotto nella 12 ª settimana del 2021.

Durata dello pneumatico

Oltre alla data di fabbricazione degli pneumatici, al fine di preservane le caratteristiche, occorre controllare anche lo stato di conservazione e, seguendo le norme nazionali UNI 11061, esistono delle condizioni da rispettare riguardo a umidità, temperatura e luce. Lo stoccaggio deve infatti avvenire in un luogo fresco e asciutto, meglio se areato e con una temperatura inferiore ai 25 °, assolutamente lontano da fonti di calore, sostanze chimiche come solventi, grassi e oli.

Se conservati correttamente, seguendo queste indicazioni, gli pneumatici possono essere considerati come nuovi fino a tre anni dalla data di produzione e, in linea generale, possiamo dire che gli pneumatici si consumano solamente una volta montati e utilizzati. Per quanto riguarda la loro durata, sono molti i fattori che possono incidere e che ne determinano la vita: il tipo di pneumatico, le condizioni di utilizzo, lo stato di conservazione nella fase di cambio gomme, il controllo e la manutenzione.

Cosa dice la legge e la garanzia

La legge italiana non fornisce delle indicazioni precise sulla durata e la scadenza delle gomme, tranne che nell’indicazione sullo spessore del battistrada che non deve essere inferiore al limite di 1,6 mm per garantire la massima sicurezza. Meglio comunque sostituirli se la data di produzione risale a dieci anni prima del momento di utilizzo, infatti, anche se esteriormente possono avere un bell’aspetto, la mescola della gomma potrebbe essersi indurita o, al contrario, ammorbidita troppo, perdendo in performance e affidabilità.

Per quanto riguarda la garanzia, questa decorre dal momento dell’acquisto e varia in base alla casa produttrice: la durata minima è di 5 anni, poi alcuni produttori li garantiscono fino a 10 e alcuni estendono la garanzia per tutta la vita dello pneumatico o fino al raggiungimento dello spessore minimo, previsto per la circolazione della vettura in sicurezza.