Il tagliando della moto è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza, l’efficienza e la longevità del proprio mezzo a due ruote. Così come per le automobili, anche le moto necessitano di una manutenzione periodica per verificare il corretto funzionamento di tutti i componenti, ridurre i rischi di guasti e mantenere le prestazioni ottimali. Ma, in particolare, quando è necessario fare il tagliando? E quali sono gli interventi principali da eseguire? Nei prossimi paragrafi esploreremo l’importanza del tagliando, la sua frequenza ideale e le operazioni essenziali per mantenere la moto in perfette condizioni operative.
Indice
Ogni quanto fare un tagliando alla moto
Il tagliando della moto segue delle scadenze precise (consigliate, non obbligatorie), che variano in base al modello e all’utilizzo della stessa. In generale, le case costruttrici indicano due criteri principali per determinare i tempi del tagliando: il chilometraggio e l’intervallo temporale. La maggior parte delle moto lo richiede ogni 6.000-12.000 chilometri. Questo intervallo può variare in base alla tipologia di moto: per esempio, quelle sportive o ad alte prestazioni possono necessitare di controlli più frequenti, mentre le turismo o quelle di cilindrata inferiore possono avere intervalli più lunghi.
Anche se non si raggiungono i chilometri previsti, è consigliabile effettuare un tagliando almeno una volta all’anno. Questo perché con il tempo, anche senza un uso intensivo, alcuni componenti possono usurarsi o deteriorarsi. È importante controllare sempre il libretto di uso e manutenzione del proprio modello per conoscere le specifiche raccomandate dal costruttore, che possono variare anche in base alle condizioni d’uso del mezzo (ad esempio, se si guida spesso in città o su terreni accidentati).
Quanto costa
Il costo del tagliando della moto può variare notevolmente in base a diversi fattori, come il modello, il tipo di interventi richiesti, il costo della manodopera e la regione in cui si effettua il servizio. Tuttavia, è possibile fornire una stima indicativa. Un tagliando di routine, che include il cambio dell’olio, il filtro dell’olio, il controllo dei freni, delle sospensioni e degli pneumatici, può avere un costo che varia dai 100 ai 200 euro. Questi controlli di base sono solitamente previsti per moto di piccola e media cilindrata.
Per i modelli di cilindrata più elevata o che richiedono interventi più approfonditi, come la regolazione delle valvole, la sostituzione delle candele o la revisione della trasmissione, il prezzo può aumentare fino a 300-600 euro o più. Moto sportive, di lusso o di alta gamma tendono a richiedere interventi più complessi e, di conseguenza, più costosi.
Come fare un tagliando fai-da-te
Effettuare il tagliando alla moto non è un obbligo imposto dalla legge italiana, come anticipato, né ha una scadenza riportata nel libretto di circolazione. Tuttavia, è un passaggio essenziale per garantire la sicurezza personale e prevenire potenziali rischi durante la guida. Considerando i pericoli già presenti sulla strada, affrontarli con una moto che non è nelle migliori condizioni non è una scelta saggia.
Chi utilizza molto la propria moto durante l’anno può incorrere in costi di manutenzione più elevati. Per questo motivo, alcuni motociclisti preferiscono eseguire il tagliando autonomamente, risparmiando sulla manodopera. Tutto ciò che serve sono gli strumenti giusti, i materiali adeguati e una buona manualità. Se non si ha sufficiente esperienza, è comunque consigliabile affidare la moto a un meccanico per evitare problemi.
Il primo passo è verificare lo stato di usura degli pneumatici, per sapere quanto si è vicini alla loro sostituzione. La pressione delle gomme andrebbe controllata una volta a settimana se si utilizza spesso la moto, e i valori corretti sono indicati nel libretto di manutenzione. È preferibile regolare la pressione con pneumatici freddi. Il passo successivo è assicurarsi che l’impianto di illuminazione funzioni correttamente. Questo include:
- luci di posizione;
- abbaglianti e anabbaglianti;
- frecce;
- luci dei freni.
Un controllo veloce permette di individuare eventuali lampadine bruciate o problemi nell’impianto elettrico. Prima di cambiare l’olio, fare un breve giro per scaldare il motore e rendere l’olio meno viscoso, facilitandone lo scarico (evitare di scaricarlo alla massima temperatura di esercizio, quindi dopo un lungo tratto percorso). Posizionare una bacinella sotto il motore, svitare il tappo di scarico e lasciare defluire l’olio vecchio. Rimuovere e sostituire il filtro dell’olio, ricordando di lubrificare leggermente la guarnizione del filtro nuovo. Una volta riavvitato il tappo, rabboccare l’olio nuovo.
Se la moto è rimasta ferma per un lungo periodo, ad esempio durante l’inverno, il controllo delle candele è cruciale. Se fatica ad accendersi, potrebbe essere il segnale che il componente è da sostituire. Prima di acquistarne delle nuove, si può provare a smontarle, pulirle e testarle di nuovo.
Il filtro dell’aria può essere smontato e pulito con dell’aria compressa. Questa operazione è particolarmente importante nei periodi caldi, quando un filtro ostruito può influire negativamente sulle prestazioni della moto. Sebbene spesso trascurato rispetto al cambio dell’olio, è un controllo fondamentale, soprattutto prima di affrontare lunghi viaggi estivi. Un altro elemento fondamentale sono le pastiglie dei freni. Devono essere in ottimo stato per evitare spazi di frenata eccessivi, specialmente in città. Il controllo regolare della loro usura è essenziale, e in caso di deterioramento è meglio sostituirle subito. Se la sostituzione non è possibile in tempi brevi, meglio lasciare la moto ferma per evitare rischi per sé e gli altri. Eseguire il tagliando fai-da-te non solo permette di risparmiare sui costi di manodopera, ma con l’esperienza diventerà anche sempre più semplice.