Gli esordi
Nato il 16 novembre del 1892 a Castel D’Ario, Tazio Nuvolari eredita soprattutto dallo zio, campione del ciclismo, la passione per le due ruote.
Nel 1920 gareggia per la prima volta sul Circuito Internazionale Motoristico di Cremona e nel 1923 ottiene un contratto da professionista con la Indian, dopo essersi distinto in sella alla sua Norton.
I successi con la Bianchi 350
Tra il 1924 e il 1927 Nuvolari colleziona un successo dietro l’altro a bordo della Bianchi 350, tra cui il titolo di Campione d’Europa e Campione d’Italia.
Nonostante la fama sulle due ruote, Tazio è sempre più attratto dalle corse automobilistiche. Nel 1927 partecipa sia alla Mille Miglia, che al Gran Premio d’Italia, dove corre con la Bugatti T35C.
Gli anni della scuderia Nuvolari
Sempre nel 1927 Nuvolari decide di fondare una propria Scuderia. Nonostante i suoi avversari disponessero di auto più potenti della sua Bugatti, si piazza comunque terzo al Gran Premio d’Italia, entrando nel mito.
Contemporaneamente continua a gareggiare con la moto, vincendo il Gran Premio delle Nazioni e il Circuito del Tigullio.
Il trionfo con l’Alfa Romeo
La sua opportunità arriva però nel 1930, dopo la morte del pilota Brilli-Peri. Prima con l’Alfa Romeo, poi nella scuderia di Enzo Ferrari, Tazio domina la scena automobilistica mondiale degli anni ’30, riportando, in totale, 92 primi posti.
L’epilogo
L’ultima vittoria risale al 1950, ma Nuvolari non si ritira mai ufficialmente dalle piste. Il pilota, che durante la sua carriera era scampato ad una serie di incidenti mortali, si spegne nel 1953, ancora popolarissimo, sconfitto da un ictus. Viene seppellito con la sua tenuta di gara. Sulla tomba è incisa la frase ”Correrai ancor più veloce per le vie del cielo”.