Aumento dei consumi quando fa più freddo, i motivi

Quando arriva la stagione invernale, i consumi della propria auto aumentano a causa delle temperature rigide. Ecco perché succede ciò e cosa fare

Pubblicato: 25 Ottobre 2018 16:00Aggiornato: 8 Agosto 2024 22:53

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Durante la stagione invernale siamo soggetti a diversi accorgimenti e obblighi per quanto riguarda la nostra automobile. Primo tra tutti, quello di montare le gomme termiche, utili per affrontare le temperature rigide, che ha decorrenza dal 15 novembre, sostituibili in alcuni casi dagli pneumatici all season. Quello che forse non tutti sanno, però, è che la macchina, durante la stagione invernale, rappresenta una spesa più cospicua, perché i consumi aumentano.

Infatti, durante i mesi più freddi, come spiega il noto meteorologo Mario Giuliacci, a causa delle temperature più basse, la densità dell’aria, ovvero la quantità di aria contenuta in un dato volume, aumenta in maniera inversamente proporzionale alla temperatura. Quindi all’aumentare della temperatura, si riduce la densità e viceversa. Questo significa che serve più carburante per mantenere inalterato il rapporto di miscela, ossia la percentuale di Diesel o di benzina presente nell’auto rispetto alla quantità di aria. Il risultato è che via via che aumenta la densità dell’aria bisogna immettere più carburante all’interno del serbatoio della propria auto. Ciò determina ovviamente consumi maggiori di combustibili.

Perché in inverno aumentano i consumi

Quando si mette in moto la macchina d’inverno, il propulsore parte da una temperatura più bassa e quindi ci mette più tempo per arrivare a quella adeguata. In queste condizioni gli olii, compreso quello di trasmissione, sono più densi e assorbono più potenza, il motore è freddo e nei primi istanti di funzionamento richiede quindi una carburazione più grassa. Con le temperature rigide, come già anticipato, l’aria è più densa e quindi a parità di apertura dell’acceleratore viene iniettato più carburante.

Purtroppo non è tutto. Infatti per i possessori di auto alimentate a Diesel, le cose possono in qualche modo peggiorare. Durante i mesi invernali, infatti, il tempo necessario alla partenza, quindi per riuscire a scaldare l’olio e portarlo alla temperatura adeguata al funzionamento del motore, è di gran lunga superiore rispetto a quelli estivi. All’inizio, quindi, gli organi meccanici in movimento fanno molto più attrito e questo determina un ulteriore maggiore consumo. Altra cosa da tenere in considerazione riguarda gli pneumatici. Le temperature basse causano maggior tempo anche per il riscaldamento delle mescole alla partenza. Infatti, si scaldano più lentamente e serve più tempo per portarle alla corretta temperatura di esercizio, che garantisce una maggior aderenza sull’asfalto.

Dati statistici sul consumo di carburante nelle varie stagioni

Il consumo di carburante varia significativamente a seconda delle stagioni a causa di una serie di fattori ambientali e comportamentali. Analizzare i dati statistici su queste variazioni permette di comprendere meglio i motivi alla base dei cambiamenti stagionali nel consumo di carburante.

Durante l’estate, il consumo tende ad aumentare per diverse ragioni. Innanzitutto, molte persone intraprendono viaggi più lunghi e frequenti, incrementando l’uso del veicolo. Inoltre, l’uso intensivo dell’aria condizionata contribuisce a un aumento del consumo di carburante. Tuttavia, le strade asciutte e le condizioni di guida favorevoli possono migliorare l’efficienza del combustibile, compensando parzialmente l’aumento dovuto ai viaggi e all’uso dell’aria condizionata.

In inverno, i consumi aumentano in modo più marcato. I motori a combustione interna sono meno efficienti a basse temperature, richiedendo più benzina per raggiungere la temperatura di esercizio ottimale. L’uso del riscaldamento del veicolo e degli sbrinatori aumenta ulteriormente il consumo di carburante. Inoltre, le condizioni stradali difficili, come neve e ghiaccio, aumentano la resistenza al rotolamento e la necessità di maggiore potenza, incrementando così il consumo. Studi indicano che il consumo di carburante può aumentare fino al 10-20% durante i mesi invernali rispetto a quelli estivi.

In primavera e autunno, i consumi tendono a stabilizzarsi. Le temperature moderate in queste stagioni di transizione non richiedono un uso intensivo né di riscaldamento, né di aria condizionata. Le condizioni stradali tendono ad essere più stabili e favorevoli, contribuendo a una maggiore efficienza del carburante. Queste informazioni possono essere utilizzate per promuovere una maggiore efficienza energetica e per sviluppare politiche che aiutino a ridurre l’impatto ambientale del consumo di carburante.