C’è un passaggio fondamentale da non perdere di vista nelle fasi di conseguimento e di rinnovo della patente di guida. Si tratta dell’ottenimento del certificato anamnestico che attesta l’idoneità psico-fisica del conducente. Questo documento, rilasciato dal personale medico, accerta l’assenza di impedimenti sia fisici sia mentali richiesti prima di mettersi al volante di un veicolo.
Il certificato anamnestico è necessario per tutte le categorie di patenti, inclusa quella nautica. Ecco allora che conoscere i tempi di validità, i costi da sostenere e la procedura per richiedere il certificato anamnestico migliora la consapevolezza e aiuta ad avere le idee più chiare.
Indice
Cosa attesta
Il certificato anamnestico per la patente garantisce l’idoneità dell’automobilista a condurre un veicolo senza compromettere la sicurezza stradale. Questo documento, richiesto sia per il rinnovo sia per il conseguimento della licenza di guida, considera l’eventuale presenza di patologie che potrebbero influenzare il comportamento del conducente.
Oltre a monitorare eventuali dipendenze da sostanze o alcol, la visita per il rilascio del certificato anamnestico verifica la presenza di disturbi neurologici, diabete mellito, gravi affezioni dell’apparato visivo e uditivo, epilessia, nonché alterazioni anatomiche o funzionali dell’apparato osteo-articolare e malattie cardio-circolatorie.
Una precisazione è adesso fondamentale. La presenza di una o più di queste condizioni non comporta in automatico il divieto di rilascio della patente di guida. Al contrario, il medico è chiamato a valutare individualmente il livello di gravità di ciascuna patologia. In termini pratici si traduce nel monitoraggio periodico delle condizioni di salute dell’automobilista al fine di garantire la capacità di guidare in sicurezza.
A cosa serve la visita medico-legale
La visita medico-legale, nota come visita anamnestica, condotta da un camice bianco specializzato, si finalizza con il rilascio di un certificato dettagliato sulle condizioni di salute del guidatore. Più esattamente, il controllo valuta l’idoneità psicofisica dell’automobilista, escludendo eventuali condizioni di vulnerabilità derivanti dall’uso di alcol o droghe, oltre che la presenza di patologie che potrebbero compromettere la sicurezza stradale per sé e per gli altri.
Chi rilascia il certificato anamnestico per la patente
Per il rilascio, l’automobilista ha più opzioni tra cui scegliere. Il medico di base è di certo la soluzione più immediata, ma non è l’unica. Gli esami possono essere eseguiti anche da medici legali dell’Azienda sanitaria territoriale e del Ministero della Salute, oltre che da numerosi professionisti sanitari.
L’elenco di quelli autorizzati a eseguire la visita e quindi a rilasciare il documento richiesto comprende i medici militari, della Polizia di Stato, dei Vigili del fuoco e dalle unità territoriali degli uffici di sanità marittima aerea e di frontiera, fino ad arrivare agli ispettori medici delle Ferrovie dello Stato.
I documenti necessari
Alla visita con il medico per il rilascio del certificato anamnestico, l’aspirante guidatore deve presentarsi con una serie di documenti sottobraccio:
- un documento d’identità valido;
- il modulo di richiesta visita compilato e firmato;
- l’autorizzazione al trattamento dei dati personali;
- il certificato medico di base rilasciato entro gli ultimi 3 mesi;
- 3 fototessere;
- l’eventuale prescrizione medica aggiornata con gradazione, nel caso in cui sia prescritto l’uso di occhiali durante la guida;
- l’eventuale certificato di idoneità rilasciato da un medico specialista.
I moduli da compilare
Sul portale ufficiale del Ministero della Salute è disponibile per il download del modulo per la richiesta del certificato anamnestico. Elaborato in formato cartaceo, è indirizzato all’ufficio di sanità marittima aerea e di frontiera e richiede l’inserimento di una serie di dati:
- nome e cognome del richiedente;
- luogo e data di nascita;
- indirizzo di residenza completo di cap, città e provincia;
- numero di telefono;
- Azienda sanitaria locale di competenza;
- nome del medico curante;
- codice fiscale del richiedente;
- dati del documento di identità (numero e ente rilasciante);
- nazionalità.
Infine bisogna specificare la motivazione per cui si richiede la visita medica, con l’opzione specifica per il “rilascio/rinnovo della patente di guida“. Il modulo deve essere compilato con l’indicazione del luogo e della data, per poi essere firmato in calce.
Il costo per il rilascio
Per ottenere in tempi stretti il certificato anamnestico per la patente, i punti di riferimento sono il medico di base o il medico di famiglia che gestiscono le procedure amministrative. Questa rapidità comporta un costo maggiore, variabile a seconda dell’onorario fissato dal medico, con una stima approssimativa tra 30 e 110 euro.
Se si sceglie di ottenere il certificato anamnestico tramite un medico dell’Asl, occorre mettere in conto alcuni passaggi burocratici aggiuntivi. L’automobilista deve presentare una domanda formale per la visita, mostrare un certificato medico rilasciato non oltre i 3 mesi precedenti, preparare 3 fototessera e avere un documento di identità valido fra carta d’identità, passaporto o patente di guida in corso di validità, se già conseguita, oltre ad autorizzare il trattamento dei dati personali.
Le tariffe per questo tipo di certificato variano tra 20 e 50 euro a seconda della regione di riferimento, con l’aggiunta della spesa per la marca da bollo da applicare sul documento. Per gli automobilisti che scelgono di affidarsi ai medici del Ministero della Salute, i costi sono più articolati.
Nel caso di rinnovo è richiesto un pagamento di 10,20 euro sul conto corrente 9108 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, o di 16 euro sul conto corrente 4028 del Dipartimento trasporti terrestri. Nel caso di nuove patenti, che oggi valgono come documento di identità, il costo è di 30 euro sul conto corrente dell’ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera.
La durata
Un altro aspetto da considerare è la durata della validità del certificato anamnestico patente, che è di 90 giorni dalla data di rilascio. In pratica entro questo periodo, l’automobilista deve completare le procedure per il rilascio o il rinnovo della patente. Superato questo limite temporale, al guidatore è richiesto di ripetere la procedura per ottenere la certificazione anamnestica.
Un ultimo dettaglio da non trascurare: l’idoneità del certificato anamnestico è legata non solo dalla sua durata temporale, ma anche dalla condizione ottimale dello stesso documento. Affinché sia considerato valido, il certificato deve essere esente da correzioni, salvo indicazioni esplicite e convalida da parte del medico, nonché da danni che ne compromettano l’integrità, e deve garantire una leggibilità chiara e trasparente, insieme all’utilizzo della terminologia medica appropriata.