Con l’introduzione nel 2003 del sistema a punti per la patente è di fatto entrato in vigore un meccanismo analogo al bonus malus assicurativo. L’obiettivo è disincentivare le violazioni del Codice della Strada e in parallelo premiare i conducenti virtuosi.
Di positivo per gli automobilisti c’è che, dopo essere stati decurtati, i punti possono essere recuperati. Ad esempio partecipando a corsi di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Oppure evitando di commettere infrazioni. Il tempo premia infatti i comportamenti corretti.
Indice
Come funziona il sistema dei punti della patente
Il sistema di punteggio della patente di guida, introdotto nel 2003, punta a innalzare il livello di sicurezza stradale. Ogni patentato inizia la sua carriera stradale con un saldo di 20 punti che può aumentare fino a un massimo di 30 punti o diminuire, fino all’azzeramento, in seguito a ripetute violazioni del Codice della Strada.
Fra le infrazioni più comuni che portano al taglio dei punti patente rientrano il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, l’uso del cellulare durante la guida, il passaggio con il semaforo rosso e l’eccesso di velocità. Ogni trasgressione è associata a un numero di punti persi che va da 1 a 10. La decurtazione dei punti patente viene comunicata all’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida entro 30 giorni dalla contestazione della violazione. Il conducente riceve quindi una comunicazione via mail che attesta la perdita dei punti.
Il caso particolare dei neopatentati
Le sanzioni sono più severe per i neopatentati ovvero coloro che hanno conseguito il documento di guida nei tre anni precedenti. La penalizzazione raddoppia e anche il meccanismo del recupero dei punti è differente. Ad esempio l’infrazione per eccesso di velocità di 20 chilometri orari rispetto ai limiti prestabiliti, che normalmente comporta la decurtazione di 3 punti, si traduce nella perdita di 6 punti per un neopatentato.
Per quanto riguarda la premialità, i neopatentati ricevono solamente 1 punto all’anno in cui non commettono infrazioni, con un accumulo massimo di 3 punti supplementari entro la fine del terzo anno. A partire dal quarto anno, se non hanno commesso trasgressioni, possono guadagnare 2 punti patente all’anno, fino a un massimo di 30 punti.
Cosa succede a chi ha la patente estera
Anche i titolari di patente estera sono soggetti alla decurtazione dei punti patente in caso di violazioni del Codice della Strada. Questo sistema non è però uniforme in tutti i Paesi, ma è adottato nella maggior parte degli Stati europei, ognuno con proprie regolamentazioni nazionali.
Quando un cittadino straniero, titolare di una patente estera, commette una violazione del Codice della Strada in Italia, l’infrazione viene annotata in un registro che tiene traccia dei punteggi dei conducenti con patente estera.
Se il guidatore straniero perde tutti i punti della sua patente, non è tenuto a sottoporsi alla revisione della patente, ma è soggetto a restrizioni di circolazione in Italia. Variano a seconda del numero di punti persi nel corso del tempo. Ad esempio, se perde 20 punti nell’arco di più anni, è sospeso dalla circolazione in Italia per un minimo di 6 mesi. Se invece perde 20 punti in un solo anno, la sospensione potrebbe estendersi fino a 2 anni.
La comunicazione del taglio dei punti
Con l’entrata in vigore del decreto Semplificazioni nel 2020, è stata introdotta una nuova modalità di comunicazione della decurtazione dei punti della patente. Se in precedenza la notifica veniva trasmessa in forma cartacea, da alcuni anni avviene attraverso un messaggio di posta elettronica inviato al titolare della patente di guida. Questo cambiamento ha semplificato il processo e reso più efficiente la trasmissione delle informazioni.
Il destinatario della notifica deve essere registrato al Portale dell’Automobilista, dove può accedere e scaricare il documento in formato pdf. Questo documento contiene tutte le informazioni necessarie, comprese le istruzioni dettagliate su come procedere per il recupero dei punti persi. In alternativa può ricevere la notifica sul proprio smartphone tramite l’app iPatente. La comunicazione viene inviata esclusivamente a scopo informativo.
Come recuperare i punti della patente
Il recupero dei punti della patente avviene attraverso un processo graduale in assenza di nuove violazioni stradali per un periodo di tempo prestabilito. Con una particolarità di cui tenere conto: se l’automobilista perde tutti i punti deve sottoporsi alla procedura di revisione della patente.
Questo processo richiede di dimostrare la propria idoneità alla guida attraverso la verifica dei requisiti. Per chi ha perso alcuni punti e vuole evitare il raggiungimento del saldo zero sono organizzati corsi di recupero punti dalle autoscuole autorizzate.
Questi corsi, della durata di 12 ore da svolgersi in 15 giorni, consentono di ottenere fino a 6 punti. Per i titolari di patenti professionali è previsto un corso più lungo di 18 ore da svolgersi in 30 giorni, con la possibilità di guadagnare fino a 9 punti. I corsi di recupero punti prevedono l’obbligo di frequenza, ma non è previsto un esame finale. I costi variano, con un prezzo medio di circa 180-200 euro per il ciclo di lezioni da 12 ore.
Per i titolari di patenti professionali, le tariffe possono essere più elevate, da circa 250-260 euro e arrivando fino a 290 euro. I corsi coprono una serie di tematiche, tra cui segnaletica stradale, componenti del veicolo, norme di comportamento, regole di sicurezza e sistema sanzionatorio.
Quando scatta la revisione
Nel caso in cui il guidatore perda tutti i 20 punti della patente, entra nello stato di revisione della patente. In pratica deve sottoporsi a un esame che attesti l’idoneità alla guida entro 30 giorni dalla perdita dei punti. Durante questo periodo può continuare a guidare senza commettere ulteriori infrazioni. Poi deve affrontare l’esame di revisione, che comprende una parte teorica e una pratica. L’esame pratico può essere svolto anche su un veicolo privo di doppi pedali.
Se l’esame di revisione viene superato con successo, la patente viene restituita. In caso contrario, la patente viene revocata e occorre ripetere l’iter per l’ottenimento della patente, inclusi esami e procedure standard. La procedura di ripristino della patente può essere avviata immediatamente se la revoca è avvenuta a seguito della fallita revisione dovuta alla perdita dei punti.
Se la revoca è dovuta a motivi disciplinari deve aspettare 2 anni per ripetere l’esame. Nel caso di revoca per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, il periodo di attesa è di 3 anni.
Come sapere quanti punti ci sono nella patente
Per la verifica del saldo dei punti sulla patente sono a disposizione diversi canali. Innanzitutto quello telefonico contattando i numeri dedicati al servizio di informazioni sulla patente: 848 782 782 e 06 4577 5962. Quindi attraverso il Portale dell’automobilista, la cui consultazione richiede la registrazione e l’inserimento delle informazioni richieste sulla pagina dedicata al saldo patente. Infime, l’app iPatente permette di controllare il saldo dei punti patente con pochi tap sul display.