I tutor autostradali sono stati installati per la prima volta lungo le Autostrade Italiane nel 2004, si tratta di strumenti che hanno l’obiettivo di controllare e far rispettare i limiti di velocità che vengono imposti dalle norme del Codice della Strada agli automobilisti.
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Come riescono a fare la rilevazione?
Dispositivi che funzionano in maniera molto semplice, sistemi in grado di captare la velocità media di percorrenza di un veicolo in un determinato tratto autostradale, che in genere è compreso tra i 10 e i 25 km. Come riescono a fare la rilevazione? Ogni volta che un veicolo attraversa il ‘varco’ del tutor, i sensori a terra riconoscono la tipologia del mezzo stesso e attivano la fotocamera che si trova in alto, che prende nota della targa, della data e dell’ora esatta del passaggio.
Nel momento in cui lo stesso veicolo passa sotto il secondo portale, il sistema invia i dati di percorrenza ad una centrale che calcola la velocità media. Se il mezzo controllato procede a una velocità non consentita dalla legge, allora il sistema interroga il database della Motorizzazione Civile e riesce quindi a risalire all’intestatario del veicolo. La Polizia Stradale deve comunque accertare la violazione, in modo che il sistema possa compilare, stampare e avviare la procedura di notifica al trasgressore.
Il mezzo che supera il limite di velocità viene quindi ‘beccato’ dal tutor, in modo differente da come avviene con gli autovelox (altri sistemi che servono per captare la velocità di percorrenza dei veicoli su strada). Il tutor calcola la velocità media tenuta dall’auto nella tratta che si trova tra i due portali di ingresso e uscita, mentre l’autovelox scatta la foto al passaggio del veicolo che corre oltre i limiti.
I tutor in autostrada non sono sempre attivi h24, in ogni caso è possibile conoscere la loro posizione, basta consultare il sito della Polizia di Stato oppure quello di Autostrade per l’Italia. Non serve a niente comunque frenare bruscamente in corrispondenza del varco, perché il tutor non rileva la velocità di percorrenza nel momento del passaggio (come l’autovelox) ma calcola la velocità media tenuta nel tragitto di entrata e uscita dall’area di sorveglianza del sistema stesso.
Se si viaggia a una velocità media superiore a quella consentita, allora si rischia di ricevere la notifica di sanzione amministrativa dal tutor autostradale; è possibile fare ricorso presso il Giudice di Pace solo trovando eventuali vizi nella multa.
Cosa si può contestare
- l’arrivo in ritardo (fuori dai limiti di tempo) della notifica;
- la lettura errata del veicolo;
- la mancata segnalazione preventiva della presenza di tutor autostradale.
Attenzione però a rispettare i termini perentori per la proposizione del ricorso, ovvero 30 giorni dalla notifica della multa per iscrivere al ruolo il ricorso presso la cancelleria del Giudice di Pace. È necessario versare contributo unificato.