La BMW F 850 GS, presentata verso la fine del 2017 per uscire l’anno successivo, non aveva nulla di che spartire con la sua progenitrice. Senza nulla voler togliere a quest’ultima, un esemplare facile e intuitivo, bisogna ammettere che, nel momento di passare il testimone, aveva ormai poco da dire nel panorama della enduro/crossover di media cilindrata.
Anzitutto, nell’erede il serbatoio era tornato nella posizione tradizionale, garantendo alla moto una distribuzione di pesi assolutamente equilibrata: 50%all’anteriore e 50% al posteriore. La ruota anteriore da 21 ribadiva la sua indole da fuoristradista, sempre forte anche se l’escursione delle sospensioni era leggermente diminuita.
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Le novità estetiche
Le principali novità attuate dalla squadra di sviluppatori risiedevano soprattutto nell’immagine, con il gruppo ottico a LED richiamante quello della 1200, integrabile anche con una luce diurna pure a LED. Inoltre, era stata, manco a dirlo, rivista la zona serbatoio (da 15 litri) e il “lato B” dotato di un codino molto snello e di un piccolo portapacchi integrante le maniglie passeggero.
L’ausilio elettronico era implementabile a richiesta con l’installazione della piattaforma inerziale ordinabile con il pacchetto Pro, che portava in dono oltre all’ABS Pro e il controllo di trazione anche tre riding mode opzionali: Dynamic, Enduro e Enduro Pro. L’allestimento standard prevedeva, invece, solo le modalità Road e Rain, e le sospensioni presentavano in opzione giusto il celeberrimo Dynamic ESA, un nome già conosciuto dai fan della Casa dell’Elica, pronti ad accoglierne in termini positivi la conferma.
Tanto si era fatto pure sul fronte della ciclistica a cominciare dal telaio, qui provvisto di uno schema misto molto articolato con elementi scatolati in lamiera di acciaio affiancati ad altri in tubi. L’articolato sistema si sostituisce al precedente traliccio di tubi e garantisce alla moto maggiore rigidità complessiva.
Il motore ricalcava la struttura tecnica della versione precedente ma era stato integralmente riprogettato: anzitutto saliva la cubatura, 853 cc, e la potenza, portata a 95 CV, cambiava il manovellismo, fasato a 270 grandi, e il sistema di equilibratura del propulsore, qui rappresentato dal più tradizionale a controalberi invece della vecchia terza biella.
La strumentazione di serie era mista analogica – digitale, con il contagiri analogico e l’indicazione della velocità digitale, ma era anche possibile avere in opzione la strumentazione totalmente digitale TFT da 6,5 pollici già vista sull’ultima 1200. Il prezzo era di 12.550 euro chiavi in mano, che scendevano a 9.950 euro nel caso della sorella minore F 750 GS, dotata però di un anteriore da 19 pollici e pensata decisamente per la strada e un’utenza meno esperta; per tutti e due i modelli esisteva comunque anche una versione depotenziata a 35 Kw riservata ai neopatentati.
Le novità del 2024
Nel 2024 la BMW F 850 GS ha ricevuto degli ulteriori aggiornamenti, allo scopo di consolidarsi tra i modelli da avventura di media cilindrata. Tra i punti salienti, spiccano gli accorgimenti estetici, come il nuovo proiettore a LED al posto del classico doppio faro asimmetrico, e il design generale, diventato più compatto e moderno. Se il pacco anteriore è pronunciato, le linee sono più filanti. Dal punto di vista del “cuore pulsante”, esso vanta una maggiore agilità e fluidità.