Come lavare la moto in modo corretto

Lavare la moto è un'operazione base di manutenzione, da svolgere periodicamente e nel modo corretto

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Redazione

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Pubblicato: 12 Febbraio 2016 13:05Aggiornato: 22 Marzo 2021 16:43

Il lavaggio della moto è un processo chiave per qualsiasi proprietario di un veicolo a due ruote, per svariati motivi. Quello estetico è di certo parte del gruppo ma non il più importante. Per quanto possa sembrare sorprendente, pulire la moto è principalmente legato alla sicurezza del guidatore e di un eventuale passeggero. Ripetere con regolare frequenza questo processo, infatti, consente di individuare agevolmente eventuali perdite di liquidi che, altrimenti, tenderebbero a confondersi con gli strati di sporco accumulati. Discorso valido anche per eventuali macchie preoccupanti, come quelle relative alla formazione di ruggine.

La frequenza d’utilizzo del proprio veicolo e i luoghi percorsi con esso determinano la frequenza dei lavaggi necessari. Guidare in città non ha gli stessi effetti di una guida off-road frequente. Nel primo caso si è quasi certi di far ritorno a casa con una carrozzeria decentemente pulita, apparentemente, il più delle volte. Il terreno sollevato dalla guida fuoristrada va però via con un po’ d’acqua, ciò che resta addosso al proprio veicolo dopo un utilizzo costante in città potrebbe invece, alla lunga, danneggiare la carrozzeria.

La soluzione, in entrambi i casi, è la stessa: lavare la propria moto. Qualcosa che risulta evidente quando è ricoperta di polvere, terreno o altri materiali. L’uso urbano ripetuto ci spinge invece a trascurare questo processo chiave della manutenzione, soltanto perché a vista la situazione non pare poi così compromessa. Anche una guida cittadina, invece, richiede frequenti colpi di spugna, con appositi prodotti per lavare la moto.

Come lavare la moto correttamente

Quando ci si accinge al lavaggio della moto è necessario sciacquare l’intera superficie con abbondante acqua. L’obiettivo primario è, infatti, quello di far sciogliere il più possibile gli strati di sporco che si sono creati col passare del tempo.

Si può dunque procedere con lo sgrassatore. Questo va applicato sulle parti più sporche, che solitamente sono le seguenti:

  • Sezione carrozzeria anteriore: la parte frontale è generalmente più sporca di quella arretrata. È quella che fronteggia i tubi di scarico delle auto e moto nel traffico, per fare un singolo esempio esplicativo;
  • Parabrezza: la pioggia d’inverno e i moscerini d’estate rappresentano un must degli strati di sporcizia presenti su questa struttura aggiuntiva degli scooter
  • Ruota anteriore: la sezione posta tra lo pneumatico e la carrozzeria è alquanto celata ma, una volta illuminata, tende a svelare una dose massiccia di sporco. Questo è dovuto al fatto che il movimento della ruota porti materiali di ogni sorta in questa micro sezione. Ciò che ne consegue è un accumulo di acqua stagnante, piccole pietre, fango e altro;
  • Cerchi: le pastiglie dei freni a disco rilasciano una polvere nera che tende a imbrattare, col tempo, i cerchioni, rendendoli neri.

Può bastare un piccolo quantitativo di shampoo per moto e auto, da aggiungere al secchio ricolmo d’acqua che è stato prontamente preparato. Si procede, poi, inserendo la spugna nel liquido, facendola assorbire per bene. Differente il procedimento nel caso in cui si decidesse di utilizzare del sapone normale. Si deve, in questo caso, aggiungerne un po’ sulla spugna, che andrà ovviamente gettata in acqua in seguito.

Il movimento da effettuare per pulire la moto al meglio è sempre dall’alto verso il basso. Il motivo è facilmente spiegato. La gravità spinge l’acqua verso il basso. Il suo colare, insieme allo shampoo, inizia a pulire le aree sottostanti.

Nel caso di moto particolarmente sporche, si consiglia di concentrarsi sulla pulizia di piccole sezioni. Ciò vuol dire procedere a costanti risciacqui. Tentare di pulire sezioni enormi di un veicolo particolarmente sudicio conduce, inevitabilmente, a trasportare la sporcizia da una parte all’altra. La moto non è composta, però, da sole parti metalliche. Occorre attenzione nella pulizia della sella. È possibile che vi siano delle macchie ben visibili, contro le quali è possibile agire con del sapone canonico. Armati di spugna per piatti, si può rimuovere il tutto agevolmente. Un ottimo effetto è garantito anche da un misto di acqua e ammoniaca.

Considerando il livello di sporcizia accumulato, i cerchioni devono necessariamente essere l’ultima sezione alla quale prestare attenzione. Se col resto della carrozzeria ci si è comportanti in maniera alquanto “gentile”, quest’area richiede, invece, un movimento alquanto energico. Chi è solito andare in off-road o, semplicemente, non effettua pulizie costanti, potrebbe ritrovarsi a fare i conti con degli strati alquanto ostici. Insistere ancora e ancora potrebbe provocare dei danni, rigando la carrozzeria. Si consiglia, invece, di spruzzare un nuovo strato di sgrassatore, dando tempo al liquido di agire, per poi ripassare il panno.

Lavare la moto, però, non basta. Lasciarla totalmente bagnata è garanzia di aloni in ogni sezione della carrozzeria. È necessario asciugare con grande attenzione. Il grosso dell’acqua può essere rimosso con un panno in cotone. Le aree della carrozzeria più delicate e le sezioni cromate, invece, necessitano di un panno in pelle o finta pelle, approfittandone per aggiungere del lucidante.

Menzione a parte merita il motore. Si tratta, infatti, di un’area particolarmente delicata. Eccedere con i getti d’acqua potrebbe generare problematiche non di poco conto. La prima cosa da fare è spruzzare del lavamotore specifico. Questo non dovrà entrare a contatto con la carrozzeria. Per questo motivo occorre agire con cautela. Si lascia agire il tutto per svariati secondi, per poi risciacquare.

La fase di lavaggio di quest’area richiede molta acqua. Ciò non vuol dire, però, sfruttare un forte getto della pompa o riversare l’intero secchio ricolmo preparato. Nel caso di un sistema professionale, si consiglia di sfruttare il getto a pioggia. L’alternativa fai da te è data da un classico annaffiatoio da giardino con getto a doccia. È infatti possibile riempirlo e lasciar cadere l’acqua delicatamente, stando alla larga da effetti a cascata deleteri.

Prodotti per lavare la moto

Per un corretto lavaggio della moto è necessario avere accesso a grandi dosi d’acqua. È inutile dire che sarà questa la protagonista del processo. Avendone la possibilità, sarebbe preferibile poter disporre di un tubo collegato al rubinetto. In questo modo si potrebbe aprire e chiudere a piacimento, potendo vantare anche gli effetti benefici di un getto. Nel caso in cui questo non fosse possibile, si potrebbe optare per un secchio colmo d’acqua, così da avere rifornimenti sempre pronti.

Sul fronte spugne, sarebbe preferibile utilizzare quelle di tipo sintetico. In questo modo si avrà tra le mani uno strumento sufficientemente abrasivo per riuscire a eliminare svariati strati di sporcizia residua. La spugna che si intende utilizzare dovrebbe essere il primo elemento a essere pulito. Un processo da svolgere con grande attenzione, concentrandosi su eventuali residui incastrati. Un solo piccolo sassolino può comportare gravi danni alla carrozzeria, strofinando il tutto sulla superficie del mezzo. Se è vero, infine, che è necessario avere a disposizione una spugna alquanto abrasiva, si deve restare alla larga da quelle caratterizzate da sezioni con “pagliette”. Queste potrebbero, infatti, provocare seri danni.

Impossibile non avere a portata di mano dello shampoo da auto e moto. Qualcosa di specifico è preferibile ma, in alternativa, è possibile sfruttare anche dei prodotti casalinghi. È importante che non siano in polvere e che non producano eccessiva schiuma. Discorso simile per quanto riguarda gli sgrassanti. Ne esistono di vari tipi in commercio, specifici per auto e moto. È però possibile sfruttare alternative casalinghe.

Non si può fare a meno di un panno, sia esso in pelle di daino, finta pelle o in cotone. L’importante è che riesca a svolgere il proprio compito: asciugare per bene la superficie della moto. I più attenti alla salute delle proprie mani utilizzeranno dei guanti. Se lo si fa in cucina, quando decidiamo di pulire i piatti, perché non quando si sfruttano detersivi di vario genere per ridare splendore al proprio veicolo.

Lavare la moto: consigli pratici

È bene sapere come l’acqua calda sia preferibile a quella fredda quando si lava la moto. Ciò è dovuto al fatto che le alte temperature tendono a sciogliere lo strato di sporco accumulato. Chi ne ha uno nel proprio giardino, potrebbe avere la tentazione di sfruttare un idropulitore. Il suo potente getto viene adoperato principalmente per le auto. Nel caso di una moto si dovrebbe prestare maggiore attenzione alle sezioni interessate dalla violenta fuoriuscita d’acqua. Si consiglia di posizionarsi a una distanza di sicurezza, ottenendo un ottimo risultato e, al tempo stesso, evitando problematiche di vario genere.

Un compressore ad aria può aiutare a rimuovere elementi incastrati in alcune sezioni sottostanti della carrozzeria, come il resto della ruota anteriore. È utile, inoltre, per rimuovere gli eccessi d’acqua al termine del lavaggio. Non si tratta, però, di un’alternativa all’asciugatura con panno.

Non è da escludere che i cerchi possano risultare alquanto sporchi anche dopo averli puliti per bene. Ciò è dovuto al fatto d’aver fatto trascorrere molto tempo dall’ultima volta che si è deciso di lavare la moto. In casi del genere, è possibile sfruttare degli sgrassatori specifici, che abbiano un impatto più deciso (da non riutilizzare in seguito, in caso di nuovo lavaggio ravvicinato temporalmente). Si potrà, così, riuscire a sciogliere lo sporco, rimuovendolo con un bel po’ d’olio di gomito.