Numeri da record per il Motoraduno Internazionale della Moto Guzzi a Mandello del Lario, paese dove c’è ancora lo stabilimento originario, risalente al 1921, esattamente 101 anni fa. Quest’anno grandiose le celebrazioni del centenario, rimandato a causa delle restrizioni legate al Covid.
Già dall’inizio della scorsa settimana, ma in particolare da mercoledì, la cittadina sulle sponde del lago di Como (di soli 10.000 abitanti circa) ha iniziato a essere invasa da motociclisti che provengono da ogni parte del mondo: dai più vicini europei, soprattutto tedeschi, agli appassionati del marchio delle Ali Spiegate, che hanno viaggiato sin qui dall’America e dall’Australia.
Le strutture ricettive di Mandello e dei paesi limitrofi erano al completo, già da più di un anno i motociclisti e gli amanti delle due ruote avevano prenotato il loro posto per le giornate dall’8 all’11 settembre 2022, proprio per immergersi nella splendida atmosfera che si è effettivamente respirata in questi giorni di festa nella cittadina mandellese.
Indice
Mandello del Lario: dove nacque il primo prototipo
È proprio qui a Mandello che più di 100 anni fa ha preso vita il primissimo prototipo della Moto Guzzi, conservato ancora oggi al Museo nello stabilimento di Mandello. Carlo Guzzi – da Milano trasferitosi a Mandello in seguito alla morte del padre, dove aveva una casa vacanze che poi è diventata la dimora di famiglia – e Giorgio Ripamonti, suo amico. Proprio nell’Antica Officina del Ripamonti è nata la prima Moto Guzzi, l’esemplare che però ai tempi venne battezzato G.P. (Guzzi-Parodi)
E la storia la sappiamo. Ma soffermiamoci sul luogo in cui è nata proprio questa primissima motocicletta, io sono stata lì e ho parlato con il signor Giovanni Trincavelli, il pronipote del Giorgio Ripamonti, che oggi vive dove il prototipo è nato, in quella che è la sua casa di famiglia, dove ha creato un piccolo museo, un B&B e diverse attività a conduzione familiare, oltre a delle opere d’arte meravigliose. Tutto nasce proprio grazie ai ricordi, alle testimonianze dirette e a tutti i cimeli raccolti.
Nei giorni scorsi la signora Elena Bagnasco, con la madre Marina Parodi (la figlia di quel Parodi che diede vita al sogno Moto Guzzi, la storia l’abbiamo raccontata) è stata in visita a Mandello del Lario. Le due donne sono passate per salutare il signor Trincavelli e mostrare anche alla signora Parodi (la figlia Elena Bagnasco lo aveva già visto lo scorso anno) il murales, dove è ritratta anche lei quando era bambina, grazie a una foto antica nelle mani di Trincavelli.
Hanno raccontato questo incontro come un momento molto emozionante, in cui la signora Marina Parodi ha svelato degli interessanti aneddoti e ricordi. Nella serata di giovedì proprio lì nell’Antica Officina dove è nato il prototipo c’è stata una grande festa: tutti in abiti anni Venti, a ricordare quella meravigliosa epoca antica dove tutto ha avuto inizio.
E poi balli e canti per l’intera serata, che hanno attratto visitatori venuti a Mandello da ogni parte d’Italia e del mondo. Un meraviglioso clima di festa e convivialità. Anche nella piazza del mercato a Mandello basso l’atmosfera era magnifica: cucina aperte per gustare le prelibatezze del luogo – tra cui polenta, pizzoccheri, formaggi, carne e molto altro ancora – e aperture delle danze con un gruppo sul palco pronto a intrattenere le centinaia di persone presenti.
Il paese era colmo di gente, tantissime le moto parcheggiate ovunque, altrettante le persone che passeggiavano per le vie. Molti i punti ristoro dove le attività commerciali mandellesi hanno provveduto a preparare birre, panini e altre prelibatezze da mattina e sera per tutto il fine settimana.
Gli eventi dedicati a Moto Guzzi
Si sono susseguiti moltissimi eventi legati al mito delle due ruote. Come avevamo già avuto modo di vedere nel programma nei giorni scorsi, da giovedì a sabato tra il piazzale della stazione, il parcheggio vicino alla Moto Guzzi, la piazza del mercato in zona lago e la piazza del Comune in centro, tante le manifestazioni organizzate per intrattenere il pubblico, decine di migliaia di presenti per festeggiare insieme il centenario della Moto Guzzi.
Tra queste abbiamo visto i test ride organizzati per i bimbi, a bordo delle mini moto elettriche, il freestyle show di Ema Angius e dei compagni – salti impressionanti con loro moto da cross e trial – e anche lo show di moto nel Muro della Morte (Wall of Death), un vero e proprio spettacolo, da adrenalina pura. Tante le mostre, fotografiche e non, legate alla Moto Guzzi, ma non solo.
È stata organizzata anche una parata di moto d’epoca, l’accensione dei motori, la visione di un cortometraggio dedicato alla storia di Moto Guzzi e alla sua nascita, avvenuta esattamente il 15 marzo 1921. E ancora il giro con le tipiche barche del lago di Como, le Lucie, e molti altri momenti di festa. Per tutto il week end in piazza del Mercato i volontari hanno cucinato ininterrottamente, sfamando i presenti, insieme ai vari punti ristori, decine sparpagliati in tutte le vie del paese. Una festa meravigliosa e ben riuscita.
La visita al Museo Moto Guzzi
All’interno dello stabilimento è stato recentemente rinnovato il Museo dedicato alla Moto Guzzi, un’esposizione interessante e suggestiva di moto, dedicata ad appassionati e non. All’interno è possibile vedere diversi esemplari prodotti dalla Casa motociclista sin dai suoi esordi. Proprio così, oltre ai bellissimi modelli moderni, che Moto Guzzi vende oggi sul mercato ottenendo ancora un buon successo, all’interno del museo è possibile vedere tutti i modelli vintage, dagli anni Venti ai giorni nostri.
Ci sono i più piccoli, quelli che oggi chiameremmo “cinquantini”, ma anche moto da Gran Turismo e da strada. È possibile vedere le prime moto da corsa, con cui la Squadra Moto Guzzi correva nelle competizioni nei suoi anni d’oro. Non è tutto: nel museo ci sono i modelli delle Forze dell’Ordine, con livrea dedicata, alcuni disegni antichi, l’esposizione dei motori, immagini storiche che raffigurano lo stabilimento e Mandello del Lario dagli anni Venti a oggi.
Un angolo è dedicato anche al famosissimo pilota Omobono Tenni: c’è una statua che lo rappresenta, e anche la sua tuta. I visitatori hanno la possibilità di vedere con i propri la Galleria del Vento, Moto Guzzi è stata la prima ad averne una, dove venivano collaudate le moto prodotte. Si possono visitare poi alcune parti dello stabilimento, dove attualmente vengono prodotte le due ruote dell’Aquila ad Ali Spiegate.
Anche nella corte interna della fabbrica nei giorni scorsi, in occasione del motoraduno, è stato allestito un palco, con intrattenimento curato da Virgin Radio, e c’erano tanti food truck per assaggiare diverse prelibatezze. Per gli interessati, era possibile fare le foto su alcuni dei modelli di punta della gamma, tra cui la V100 Mandello – realizzata proprio in occasione dell’anniversario – e fare test ride per provare e toccare con mano le creature di Moto Guzzi. Un fine settimana indimenticabile.