In viaggio con la BMW R 1300 GS: come ci siamo trovati nel tragitto casa-lavoro

Abbiamo provato come si comporta questa moto in uno dei modi di utilizzo più diffusi: il tragitto casa-lavoro.

Foto di Carlo Portioli

Carlo Portioli

esperto moto custom

Le moto e la musica, mia moglie e gli amici, la birra e le chiacchere ma più di tutto amo cercare di capire. Le mie opinioni sono espresse dall'alto di niente.

Pubblicato: 29 Luglio 2024 15:04

Se il R 1300 GS è senza dubbio perfetta per i viaggi su qualsiasi tratta e per qualsiasi grado di difficoltà, grazie alla sua capacità di mettere i propri pregi al servizio dei limiti del pilota lasciandogli solo il piacere della guida, ora proviamo a capire come si comporta questa moto in uno dei modi di utilizzo più diffusi: il tragitto casa-lavoro. Perché se un target del GS è senza dubbio il viaggiatore appassionato di mototurismo, altrettanto rilevante è il target “motociclista coi pirulini”.

Chi è? È Marco, 46 anni, dirigente d’azienda, che usa la moto nel tragitto casa-lavoro con camicia, pantaloni con riga e i mocassini con sotto i pirulini di gomma (da qui la definizione). Ma Marco cosa ha bisogno che faccia la sua R 1300 GS? Senza addentrarsi troppo nei meandri del neuromarketing, Marco vuole (chissà quanto consapevolmente) che la sua R 1300 GS sia in grado di trasmettere intorno a lui due messaggi opposti: uno più conformista ed esibitivo di appartenenza ad un certo ceto sociale e l’altro più anticonformista legato al tipo di mezzo, di essere un individuo pronto all’avventura (da qui il successo del modello GS Adventure anche sulle strade urbane).

Perché tutto questo? Perché Marco, come tutti noi, ha un disperato bisogno di essere accettato da quelli a cui ambisce di appartenere e, più di tutto, Marco vuole che ogni cosa che compra massimizzi le sue speranze di riprodursi. Davvero un R 1300 GS deve saper fare tutto questo? Certamente e penso anche che lo sappia fare alla grande. Ecco perché è una moto su cui convivono allestimenti della Parigi-Dakar e conducenti vestiti come il presentatore del TG1.

Per provare tutto questo ho sottoposto il mezzo al “test del pinguino” ovvero mi sono vestito anche io con abito scuro, camicia bianca, scarpe nere lucide con tanto di copri-scarpa del cambio (di cui mi vergogno terribilmente) e, vestito appunto come un pinguino, sono andato alla fantasmagorica convention aziendale.

Nella parte di tragitto in extra-urbana con traffico la R 1300 GS ha ancora una volta dato prova di essere una moto non solo potente ed affidabile, ma anche tutto sommato agile, per quanto sotto una certa altezza del guidatore (diciamo 180cm) è consigliato valutare in fase di acquisto una soluzione per avere la sella all’altezza giusta. Nel traffico cittadino, gli ingombri e il peso si fanno sentire, soprattutto si fa sentire la strana scelta di combinare frizione e gas entrambi un po’ lunghi, per cui si ha una sensazione di scarsa reattività in partenza. Niente a cui non ci si abitui in fretta, ma certamente è una cosa che si nota.

Durante il test del pinguino ho anche rischiato di passare alla storia come il più cretino dell’azienda quando, mentre stavo scendendo dal marciapiede davanti a centinaia di colleghi, ho pensato bene di dare sfoggio di agilità passando tra due paletti bassi di metallo. Ecco, in questo caso ho capito che le valigie BMW non passano dove invece passano i tuoi gomiti e le tue ginocchia. Centrato il paletto, tutti gli astanti si sono girati a causa del “DOOOONG!” mentre la moto si bloccava inclinandosi leggermente. Davanti a me si è aperto uno scenario inatteso ed apocalittico in stile “Costa Concordia”: il mezzo che si inclina di qualche ulteriore grado e poi, superato il punto di non ritorno, stramazza inesorabilmente sull’asfalto come un elefante abbattuto.

Ecco allora venire in mio soccorso la proverbiale forza della disperazione che ha trasformato la mia gamba sinistra in una sbarra d’acciaio grazie alla quale, recuperato l’equilibrio, ho potuto allontanarmi con una certa indifferenza. La seconda parte del test è stato quindi positivo soprattutto perché ho evitato per un paio di centimetri la madre di tutte le figure di m…..

L’efficacia della R 1300 GS in urbano va chiaramente proporzionata alla sua altezza e stazza, ma si tratta indiscutibilmente di un mezzo equilibrato che consente un uso quotidiano in città. Unico accorgimento: quando passate in spazi stretti ricordatevi prima se avete le valigie laterali, così potrete evitare di dover far confluire tutto il sangue del vostro corpo in un’unica gamba.