Mettersi alla guida di una moto da sempre è sinonimo di libertà. Il sound del motore, il vento tra i capelli e, quando possibile, i panorami mozzafiato, sono tutti ingredienti di una ricetta perfetta: la felicità del motociclista. In questo equilibrio delle volte può capitare che si intrometta un elemento estraneo in grado di alterare tutto. Stiamo parlando dello stile. Ebbene sì, in alcuni casi i costruttori hanno dato via libera ai propri centri design lasciando che creassero delle opere poco comprensibili ai più. Anche le scelte tecniche, come ad esempio l’utilizzo di tre ruote, hanno spesso contribuito ad alimentare il mito delle moto strane. Scopriamo i modelli più bizzarri.
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BMW CE 04: elettrico e anticonformista
Che la BMW, specie negli ultimi anni, stia sperimentando in maniera ossessiva nel design è cosa nota. Le vetture della Casa bavarese, infatti, hanno spesso sollevato critiche per via di uno stile più incline ai gusti del mercato orientale che di quello europeo. Che dire allora di quanto fatto nel settore delle due ruote con il CE 04? Lo scooter elettrico del costruttore dell’elica può far parte senza ombra di dubbio di questa bizzarra classifica delle moto strane grazie al suo stile decisamente anticonformista fatto di linee test che non mascherano affatto un passo lunghissimo sottolineato da una sella parzialmente sospesa ed in grado di ospitare comodamente due passeggeri. Se vi piace farvi notare, ed abbracciare la mobilità elettrica, il BMW CE04 è il mezzo che fa per voi.
Bimota Tesi H2: se la tecnica prevale sullo stile
Gli appassionati delle due ruote sono consapevoli del valore del brand Bimota. Il costruttore italiano si è sempre caratterizzato per scelte controcorrente e la prova è data dalla Tesi H2. La moto tricolore, però, più che per il design entra in questa classifica delle moto strane per le scelte tecniche a partire dal motore. Il cuore pulsante, un 4 cilindri 4 tempi DOCH sovralimentato in grado di erogare la bellezza di 232 CV, è custodito all’interno di un telaio in alluminio ricavato dal pieno, mentre la classica forcella è sostituita da un elemento orizzontale con sistema di sterzo integrato nel mozzo. I dettagli in carbonio, la verniciatura realizzata a mano e i cerchi forgiati sono ulteriori dettagli che sottolineano l’esclusività della Bimota Tesi H2.
MV Superveloce 800: il fascino del vintage
Chi non ha mai sognato almeno una volta di sedersi in sella ad una moto del passato e provare i brividi dei piloti di un tempo? Proprio partendo da questo presupposto è scoccata la scintilla nell’ufficio progettazione della MV Agusta: realizzare una moto dal sapore vintage ma dotata di tutta la tecnologia più recente. Così ha presto vita la MV Superveloce 800, una due ruote che nello stile richiama l’epoca d’oro di Giacomo Agostini grazie soprattutto al look del cupolino, estremamente rastremato e dotato di un faro singolo circolare, e della coda, piccola, snella ed in grado di ospitare un singolo elemento luminoso in costante richiamo agli anni d’oro del motociclismo.
Piaggio MP3: il primo scooter rivoluzionario
Fino a qualche anno fa quando si pensava ai mezzi a tre ruote marchiati Piaggio il pensiero non poteva non cadere sulla mitica Ape. Da qualche tempo, però, la storia è cambiata ed il merito è senza ombra di dubbio del Piaggio MP3. Lo scooter della Casa italiana, infatti, ha destato molto scalpore quando è stato presentato al mercato nell’ormai lontano 2006. La scelta del costruttore di dotare l’MP3 di due ruote anteriori aveva fatto storcere il naso a molti, ma una volta su strada non si è percepita alcuna differenza alla guida rispetto ad un mezzo tradizionale. Il successo commerciale ha dato ragione alla Casa italiana ed ancora oggi, nonostante sia uno dei maggiori rappresentanti della categoria delle moto strane, il Piaggio MP3 continua a essere presente nei listini.