Essere biker, in America, vuol dire respirare aria nei polmoni a bordo di moto leggendarie. Non sono tanto le prestazioni a fare la differenza, quanto lo stile immortale. Il brand Harley-Davidson è diventato un simbolo per i centauri di tuttp il mondo, cominciando da progetti piuttosto elementari. Nel 1903, a Milwaukee, Williams Silvester Harley ed Arthur Davidson, grandi amici e appassionati di due ruote, furono i pionieri delle moto. Il primo modello non era altro che una bici con un motore poco potente che perdeva olio e trasmetteva pericolose vibrazioni alla guida. Se i due amici avessero mollato il progetto dopo il primo tentativo oggi non vi racconteremo la gamma del brand di motociclette più leggendario al mondo.
All’inizio dello scorso secolo i mezzi di produzione erano piuttosto rudimentali. Il concetto di artigianalità, in Harley-Davidson, non lo hanno abbandonato. E’ proprio quel rombo acuto e quel fascino storico a rendere mitico ogni modello. Le Harley sono state create per affrontare le infinite percorrenze della U.S. Route 66. Chi ha scelto una moto di Milwaukee ha sposato uno stile di vita. Negli ultimi anni il marchio americano ha provato ad abbracciare, senza grandi risultati, l’innovazione elettrica. Per un harleysta autentico rinunciare al suono distintivo di un motore termico ha rappresentato un incubo. I puristi hanno boicottate le innovazioni tecniche a zero emissioni. Per questo motivo non troverete alcun consiglio sulle nuove tecnologie alla spina, ma ci soffermeremo su un modello intramontabile.
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L’Harley-Davidson più amata al mondo
Non è agevole eleggere una regina in un listino che, nel tempo, ha proposto moto sensazionali. Alcuni modelli sono rimasti celeberrimi per anni, altri invece hanno perduto l’hype iniziale. L’obiettivo dei due padri fondatori Williams Silvester Harley ed Arthur Davidson era quello di produrre la motocicletta dei sogni e non, banalmente, una custom alla moda. I film hanno reso noti molti modelli, ma noi vi suggeriamo l’acquisto di una immortale Sportster 883. Rispetto alle sorelle maggiori è stata apprezzatissima per una guidabilità alla portata di tutti e un tocco di sportività che l’hanno resa adatta anche ai più giovani.
La Sportster, da iconica chopper, è arrivata a toccare la perfezione nell’evoluzione 883. Tutto nacque con il lancio, nel 1957, del modello che è diventato poi il più longevo di sempre. La tecnologia base dell’epoca è stata aggiornata per rispondere alle esigenze dei centauri moderni, tuttavia sul piano costruttivo è rimasta fedele a sé stessa. La Sportster venne lanciata per contrastare lo strapotere della Triumph che, in Europa, stava facendo faville. Lo sportivo modello dell’Harley, sin da subito, fece impazzire il pubblico per delle soluzioni tecniche innovative e un design accattivante. Rispetto alle sorelle maggiori motorizzate Panhead, ovvero dai Big Twin, risultava più agile e leggera. Non ha alcuna carenatura protettiva e il segno distintivo è il piccolo serbatoio a nocciolina che riflette il design light della Sportster.
L’importanza della 883 nella gamma Harley-Davidson
Per anni la Sportster 883 è stata l’entry level dell’azienda americana. Il progetto a stelle e strisce segnò dei traguardi anche nelle gare sportive nel Dirt Track. I modelli sportivi da competizione usavano la sigla XR per distinguerli dalle versioni stradali, battezzate XL. Le sfide tra possessori della Sportster sono continuate in campionati minori con piloti privati. La Sportster è stata la prima moto dotata di sospensioni posteriori. Agli albori l’unica cilindrata disponibile era 750 cm³. Dal 1954 la cubatura venne portata a 888 cm³. Con l’adozione del nuovo motore “Ironhead” il modello venne battezzato Sportster e venduto in due diverse motorizzazioni, 883 cm³ e 1000 cm³. La Harley-Davidson Iron 883 disponeva di ruote in alluminio pressofuso a nove razze che riducevano il peso complessivo della moto di 3,63 kg rispetto al modello precedente. La moto risultava più agile e comoda.
A fare la storia è stata anche la 883 con motore 1.202 centimetri cubici. Il propulsore è un tradizionale V di 45° con distribuzione ad aste e bilancieri, raffreddato ad aria, con due valvole in testa per cilindro. Una configurazione che è diventata il marchio di fabbrica del costruttore. La 883, pur rimanendo fedele alla tradizione, è diventata nota anche per le infinite personalizzazioni. La Sportster è un simbolo di sportività senza tempo e con la nascita del motore Evolution che prese il posto del motore Iron Head, venne alzata l’asticella. Venne innalzata la cilindrata e il blocco motore passò dal ghisa all’alluminio, migliorando la distribuzione e la lubrificazione.
Sulle Sportster venne presentata la trasmissione a cinghia dentata in Kevlar nel 1992 ed il cambio a 5 marce. I consumi si ridussero e furono migliorati il sistema di raffreddamento ad aria, la curva di coppia, le performance ed il peso. Nel 2004 vennero aggiunte ulteriori novità riguardo al telaio, riducendo con i silent block le vibrazioni del bicilindrico HD alla doppia culla. Il motore Evolution perfezionò il raffreddamento grazie ad alette e teste dei cilindri ridimensionate e pistoni più leggeri. Vennero anche modificate le bielle, gli alberi a camme ad alte performance, teste con aumentata portata di gas, erogazione della coppia e il regime aumentato a 6.000 giri.
L’evoluzione della Sportster Harley-Davidson
Nel 2006 è arrivata anche la versione 883 R, con l’addio al carburatore per l’adozione dell’iniezione elettronica per rispettare le leggi americane ed europee in tema di emissioni e consumi. I puristi storsero il naso ma negli anni successivi arrivarono delle versioni aggiornate molto accattivanti. La XL1200N Nightster del 2008 era un portento minimalista con un serbatoio piccolo e una sella bassa. In questa maniera si poteva godere di una guida molto rilassata e comoda. Il modello special della Nightster fece scalpore.
Nella famiglia Sportster arrivò, nel 2009, il modello XL883N Iron. Quest’ultima era caratterizzata da sospensioni ribassate e specchietti sotto il manubrio. Questa moto è diventata la seconda Harley-Davidson più venduta sul mercato nostrano dopo la storica 883. Dal 2014 tutta la gamma Sportster venne aggiornata con ABS, con un miglioramento anche dell’impianto frenante. L’anno dopo venne perfezionata la 883R con una sella lunga e trapuntata e l’Iron 883 con colorazioni opache. Nel 2021 viene svelata la Sportster S 2021, che sostituì, dopo 37 anni, la piattaforma Evolution. Nel 2022 l’Harley-Davidson ha deciso di puntare su altri modelli, dicendo addio alla produzione della gamma Sportster più amata dai centauri. I dipendenti hanno firmato l’ultimo esemplare uscito dalle factory di Milwaukee, facendo scendere una lacrimuccia agli appassionati della 883.