Nello scenario in cui stiamo vivendo, in cui la benzina ha raggiunto dei prezzi da brividi e la spesa per un pieno di carburante per le famiglie italiane è diventata molto faticosa, nel settore arrivano delle novità che potrebbero rivelarsi molto importanti per il nostro Paese.
Dopo aver riportato la denuncia degli imprenditori del comparto autotrasporti e degli stessi camionisti che vi lavorano, che hanno spiegato di dover pagare 1.200 euro per fare il pieno ad un camion (all’incirca uno stipendio medio di un italiano), oggi voltiamo pagina per un momento e annunciamo una grande novità: il ritorno della benzina Shell in Italia.
L’installazione delle nuove stazioni di rifornimento
Si parte da Ancona, nelle prossime settimane infatti verrà installato il primo di una lunga serie di distributori di carburante Shell (i punti vendita infatti saranno 500 in tutto). Torneremo a rivedere quelle insegne con la conchiglia gialla e rossa, che mancano nel nostro Paese ormai da anni, esattamente dal 2014, quando la Shell aveva ceduto tutta la sua rete di vendita di carburante alla Q8. Dopo 8 anni, ecco il grande ritorno.
La compagnia petrolifera che era anglo-olandese oggi è completamente inglese; nei giorni scorsi ha firmato l’accordo con Pad Multienergy in una location d’eccezione: il Museo storico Ferrari di Maranello. È Federico Petrolini a guidare la rete di vendita Pad; il brand della conchiglia tornerà nel Bel Paese, vedremo le insegne cambiare.
Non solo benzina: la ricarica per auto elettriche
La benzina, il gasolio e ogni carburante ordinario a marchio Shell saranno quelli che troviamo comunemente sul mercato italiano. Per quanto riguarda invece ad esempio la benzina VPower o altri prodotti speciali, verranno formulati direttamente negli stabilimenti di Shell e poi importati in Italia. Ma non è tutto, la società ha deciso di introdurre all’interno delle sue stazioni di servizio anche tutte le più svariate gamme di nuove alimentazioni, seguendo quale sarà lo sviluppo della domanda (tra cui idrogeno, metano liquido e anche colonnine per la ricarica delle auto elettriche).
Già oggi comunque i possessori della carta di credito Shell non hanno solo la possibilità di comprare carburanti nei 7.000 distributori Eni e Q8 ma anche di ricaricare le vetture elettriche (ne avevamo infatti parlato lo scorso anno) in 24.000 colonnine in Italia. Shell e Pad penseranno anche alla futura possibilità di ingrandire la rete di vendita con nuovi distributori, vediamo cosa succederà in futuro.
Ferrari e Alfa Romeo: cosa lega i brand storici italiani a Shell
Cenni storici: la benzina super nasce nel 1926 all’interno dei laboratori Shell di Genova, richiesta da Alfa Romeo di Milano da utilizzare per le gare. In poco tempo diventa lo standard internazionale delle benzine per auto. Qualche anno dopo, nel 1929, il giovane Enzo Ferrari stringe questo solido rapporto con Shell, che ancora si mostra indissolubile. La benzina ad alte prestazioni VPower di oggi è il risultato di quello che Shell ha prodotto basandosi sulle specifiche richieste dalla Ferrari per le gare.
Giorgio Delpiano, senior vice president Shell Fleet Solutions ed E-Mobility, ha commentato: “Siamo entusiasti di ritornare sul mercato retail in Italia”. Sottolinea il termine retail, perché è vero che Shell non faceva più parte della rete di distribuzione dei carburanti al dettaglio, ma ricordiamo che non ha mai abbandonato totalmente il Paese; è infatti a Cisliano (Milano) stabilimento di lubrificanti tra i più importanti in Europa, ma anche in Basilicata e altre città.