Honda stupisce con la moto che non cade e segue il pilota

Ecco la moto del futuro di casa Honda che promette nuovi sviluppi nella guida autonoma, aumentando la sicurezza e il piacere di guida

Pubblicato: 28 Settembre 2024 11:08

Foto di Elena Panico

Elena Panico

esperta di automotive e mobilità sostenibile

Copywriter e Storyteller specializzata in Automotive. Da sempre appassionata di motori, mobilità sostenibile e tecnologia, ama viaggiare in scooter, scoprire in anteprima i nuovi modelli automobilistici.

Quando questo progetto, chiamato Honda Riding Assist, è stato presentato per la prima volta al CES, Consumer Electronic Show, di Las Vegas nel 2017, ha lasciato tutti i presenti a bocca aperta: una moto in grado di stare in piedi da sola e di seguire una persona mentre cammina. Una finzione scenica? Il frutto di una magia? No, un innovativo sistema che sfrutta la tecnologia robotica per realizzare una moto auto bilanciante, in grado di annullare il rischio di caduta.

L’incredibile progetto Honda

Il progetto, sviluppato nel centro di ricerca di Honda collocato nella Silicon Valley californiana, è stato naturalmente accolto con grande entusiasmo all’interno della manifestazione, tanto da vincere ben tre premi, nelle categorie “Best Innovation”, “Best Automotive Technology” e “Editors’ Choice Awards”, assegnati dalla rivista specializzata Popular Mechanics.

Nel video si vedono gli ingegneri mentre illustrano le caratteristiche della moto futuristica che riesce a stare in piedi da sola, grazie alla capacità di auto bilanciarsi per mezzo di sistemi di stabilizzazione collegati a sensori, telecamere e servomotori. Inoltre, grazie ai rilevatori anteriori e tramite l’attivazione di un comando, riconosce la presenza di una persona e la segue durante il percorso.

Le caratteristiche della moto del futuro

Il progetto Honda Rising Assist unisce la tecnologia sviluppata per il robot Asimo e quelle del dispositivo di mobilità personale UNI-CUB, una sorta di sgabello motorizzato, e la porta nel settore delle due ruote: rappresenta infatti una novità assoluta l’assenza di giroscopi e l’utilizzo della tecnologia steer-by-wire. Ad una velocità inferiore ai 5 km/h, sterzo e forcella vengono scollegati e la forcella è lasciata in gestione a una centralina elettronica che ne controlla i movimenti per mezzo di alcuni servomotori. La moto effettua quindi una continua analisi della sua posizione, correggendola in modo da non perdere l’equilibrio, spostando il peso da destra a sinistra.

Ad ogni modo, il pilota non perde mai il controllo della moto che resta gestibile in qualunque condizione sfruttando l’aiuto dei servomotori: al superamento dei 5 km/h di velocità, infatti, un sistema meccanico accoppia servo e avantreno restituendo il controllo meccanico al centauro.

Lo ricerca sulla tecnologia del bilanciamento e sul movimento autonomo, effettuato da Honda, consentono così di avere un supporto anche per il guidatore meno esperto, offrendogli un valido aiuto e evitando di cadere per la perdita dell’equilibrio. Sorprendente inoltre la possibilità, azionando un comando presente sull’avantreno della moto, che consente alla moto di seguire il proprietario in maniera del tutto autonoma.

Guida autonoma: cosa ci aspetta

L’introduzione del sistema Honda Riding Assist potrebbe avere un impatto significativo sulla guida quotidiana; infatti, la capacità della moto di mantenere l’equilibrio autonomamente riduce lo stress e la fatica del pilota, soprattutto nelle situazioni di traffico intenso o durante le soste frequenti. Inoltre, questa tecnologia potrebbe rendere le moto più accessibili a un pubblico più ampio, inclusi i neofiti e persone con disabilità, e, in generale, tutti coloro che potrebbero avere difficoltà a mantenere l’equilibrio. Una visione destinata, quindi, a migliorare la sicurezza e l’esperienza di guida.

Rappresenta, inoltre, un importante passo avanti verso la guida autonoma su due ruote e, grazie ai continui progressi nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, è possibile immaginare un futuro dove la moto potrebbe parcheggiarsi da sola o addirittura trasportare passeggeri senza bisogno di un conducente.