Continuano le sorprese nel mondo della F1, dopo 19 anni di proficua collaborazione Adrian Newey lascerà la Red Bull. Il noto Chief Technical Officer saluterà il Red Bull Technology Group nel primo trimestre del 2025. Le sue competenze ora si sposteranno sullo sviluppo finale e la consegna della RB17, la prima hypercar di Milton Keynes. Rimarrà coinvolto e impegnato nel progetto fino al suo completamento dopodiché si apriranno le trattative per un nuovo capitolo della sua storia in F1.
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La notizia
Primo maggio che rimarrà negli annali di casa Red Bull, il suo team racing ha annunciato l’addio di Adrian Newey. Indiscrezioni degli ultimi giorni avevano anticipato la separazione ma ora è ufficiale. Dopo 118 vittorie e 101 pole tra cui la prima storica doppietta della Toro Rosso di Sebastian Vettel a Monza nel 2008, Newey e Red Bull concludono la collaborazione. Durante la loro avventura sono arrivati ben 13 titoli, 3 dei quali sono arrivati consecutivamente con Max Verstappen dal 2021, inoltre è nato e si è consacrato il mito RB. Insieme al suo team ha battuto tutti i record nella storia della Formula 1 e ha creato una vettura che passerà nella storia del motorsport come una delle migliori.
Il futuro in F1
Una volta completato il progetto hypercar, Adrian Newey dovrà scegliere quale nuovo capitolo iniziare della sua già prestigiosa carriera. In molti lo danno ancora troppo legato alla F1 e sia Ferrari sia Aston Martin sono due team disponibili pronti a concretizzare i suoi prossimi progetti dal 2026. In passato lo stesso Newey ha condiviso parole di stima per entrambi ma anche per i piloti che correranno per loro. Sono team che hanno il potenziale economico per poterlo corteggiare concretamente e per affidargli un nuovo stimolante progetto.
Non mancano però le voci secondo cui potrebbe sognare una riunione con Williams e scommettere nella ricostruzione di prestazioni e fama del marchio visti i pessimi risultati degli ultimi anni. Occhi puntati anche sull’Audi che potrebbe corteggiarlo per il suo ingresso nel circus, tutto è possibile in F1.
Le altre opzioni
Se Adrian Newey all’età di 66 anni vorrà dire basta alla F1 e godersi la meritata pensione, non si escludono anche altre opzioni. La sua passione per la 24h di Le Mans, gara in cui ha anche gareggiato, potrebbe coinvolgerlo attivamente nel mondo dell’Endurance che nell’ultimo anno è esploso mediaticamente e sta attirando sempre più personaggi di punta del motorsport.
Non solo, ha già lavorato anche alla realizzazione del videogioco Gran Turismo 5 e quindi potrebbe avere più tempo e passione da dedicare a progetti simili. Se F1 di EA Sports confermerà nei prossimi anni le proprie ambizioni di gioco ufficiale del circus, non si esclude di poterlo vedere attivo e partecipe come firma prestigiosa del team di sviluppo.
Le parole di Newey
“Da quando ero un ragazzino, volevo essere un designer di auto veloci. Il mio sogno era quello di essere un ingegnere in Formula 1 e ho avuto la fortuna di rendere quel sogno una realtà. Per quasi due decenni è stato il mio grande onore aver giocato un ruolo chiave nei progressi della Red Bull Racing dal nuovo arrivato al team pluripremiato. Sento che ora è un momento opportuno per consegnare quel bastone agli altri e cercare nuove sfide per me stesso.
Vorrei ringraziare le molte persone straordinarie con cui ho lavorato in Red Bull per il loro talento, dedizione e duro lavoro. È stato un vero privilegio. Vorrei anche ringraziare gli azionisti, il compianto Dietrich Mateschitz, Mark Mateschitz e Chalerm Yoovidhya per il loro incrollabile supporto durante il mio tempo alla Red Bull, e Christian, che non è stato solo il mio socio in affari ma anche un amico delle nostre rispettive famiglie. Inoltre, grazie a Oliver Mintzlaff per la sua gestione e Eddie Jordan, mio caro amico e manager” il commento di Adrian Newey dopo l’annuncio della Red Bull.
Il saluto della Red Bull Racing
“Tutti i nostri più grandi momenti degli ultimi 20 anni sono arrivati con la mano di Adrian sul timone tecnico. La sua visione e la sua genialità ci hanno aiutato a 13 conquistare titoli in 20 stagioni. La sua eccezionale capacità di concettualizzare oltre la F1 e portare la più ampia ispirazione sul design delle grandi prix car, il suo notevole talento per abbracciare il cambiamento e trovare le aree più gratificanti delle regole su cui concentrarsi, e la sua incessante volontà di vincere hanno aiutato Red Bull Racing a diventare una forza maggiore di quanto penso che anche il compianto Dietrich Mateschitz avrebbe potuto immaginare. Più di questo, gli ultimi 19 anni con Adrian sono stati molto divertenti.
Per me, quando Adrian è entrato a far parte della Red Bull, era già un designer superstar. Due decenni e 13 campionati dopo se ne va come una vera leggenda. È anche mio amico e qualcuno a cui sarò eternamente grato per tutto ciò che ha portato alla nostra partnership. L’eredità che lascia alle spalle echeggerà attraverso le sale di Milton Keynes e RB17 Track Car sarà un testamento e un’eredità adeguata al suo tempo con noi” il commento di CEO Christian Horner.