L’ultimo atto del weekend magiaro è andato in archivio. Una gara sulla quale Ferrari non nutriva particolari sogni di gloria. Lo status negativo della SF-24 è ostinato, non molla la presa. Malgrado la pletora infinita di esami, studi e provvedimenti presi, infatti, i soliti problemi si palesano senza fare una piega. Dopo un venerdì tutto sommato buono e speranzoso le Fp3 riportano sul pianeta terra le rosse.
Segue una qualifica non all’altezza dove i “due Carlo” cercano di dare il massimo ottenendo risultati scarsi. Ancora una volta il compromesso aero-meccanico scelto per costruire la messa a punto della vettura italiana non ha funzionato sul giro secco.
Passiamo alla corsa. Carlos Sainz sbaglia la partenza. La numero 55 pattina troppo e offre il fianco agli avversari. Uno di questi è il suo compagno di squadra che senza pensarci due volte, alla pari di Lewis Hamilton lo infila in curva 1. Budapest non è una pista da sorpassi. L’unico rettilineo peraltro nemmeno molto lungo, non presenta grandi chance per attaccare gli avversari e così, oltre il contro sorpasso di Norris ai danni Verstappen, non succede molto durante le prime dieci tornate. Poco dopo in casa Ferrari si inizia a parlare di gomme e strategie. Gli ingegneri del Cavallino Rampante sono molto interessati ai dati relativi al consumo gomme.
Per questo, oltre a chiedere diverse volte il così detto “tyre phase update”, consigliano le velocità di percorrenza da mantenere in determinate curve per non stressare troppo le coperture. Idem per i consigli relativi al bilanciamento di frenata. Per quanto riguarda la tattica si parla del “Piano A” anche se poi viene scelto quello B.
Ovviamente possiamo solo supporre di che strategia si tratti, in quanto queste denominazioni cambiano per ogni Gran Premio. Considerando che Hamilton e Norris hanno effettuato la propria sosta molto presto, seguiti da Piastri il giro successivo, la volontà era quella di allungare il più possibile il primo stint. Le due Ferrari si trovano quindi seconda e terza alle spalle di Verstappen che al pari dei ferraristi ha scelto di tardare il cambio gomme.
Leclerc alla caccia di Verstappen tenta l’undercut
Tornata 21, Sainz viene richiamato ai box per passare alle gomme Hard con un piccolo ritocco al carico anteriore: un punto in più per bilanciare ulteriormente la downforce sui due assi. Leclerc si sentiva molto bene nel primo stint, per questo ha chiesto e ottenuto 3 tornate supplementari. Come il compagno sceglie le Pirelli a banda bianca. Nella girandola dei pit stop è il futuro ferrarista a guadagnarci, in quanto Lewis strappa il terzo posto al campione del mondo in carica. Nelle tornate successive si etra nella solita fase di stallo del Gran Premio, dove si gestisce la monoposto per cercare di capire le potenzialità nei confronti dei rivali.
Sainz ha incontrato maggiori problemi di ritmo rispetto al compagno. Lo spagnolo si è aperto in radio più di una volta, sostenendo che le coperture cerchiate di bianco non gli davano il feeling atteso. Una monoposto front-limited, questo il commento, che non gli consente di sfruttare appieno il potenziale della sua SF-24. Al contrario Leclerc si sente piuttosto bene e lo dimostra accorciando il gap su Verstappen. L’olandese aveva recuperato il terreno perso nel primo stint su Hamilton ma, giunto negli scarichi della W15 ha subito il tappo del sette volte campione del mondo di F1. Fattore che appunto ha aiutato non poco la rimonta di Charles nei confronti di Max.
Le due McLaren hanno mostrato un ritmo irraggiungibile per tutti nella seconda parte della gara e così, poco a poco, si forma questo trenino capeggiato da Lewis, seguito da Verstappen e Charles. Il britannico resiste quanto può sino a quando, tornata 41, è costretto alla sosta. Ferrari ne approfitta e cerca l’undercut su Max copiando la strategia di Mercedes. Una fermata in contemporanea con il futuro compagno di squadra per passare alle gomme medie. Bozzi chiede il massimo impegno al monegasco, gli offre la possibilità di utilizzare una mappatura del sistema ibrido migliore e lo invita a spingere il più possibile.
Max ha preferito restare in pista e allungare il suo secondo run alla stregua di Carlos Sainz. In questo preciso momento della gara restava da capire quale delle due strategie fosse più redditizia. Sebbene con questa mossa in appena tre tornate Charles si fosse preso la posizione virtuale su Verstappen, infatti, percorrere 30 giri con le mescole a banda gialla era senza dubbio una grande sfida. Ferrari ha scelto di diversificare la tattica, perché Sainz prende la corsia box 8 tornate più tardi per montare gli pneumatici Medium. Solo al passaggio 50 Max rientra a box per scegliere la Pirelli a banda gialla. L’olandese torna in pista dietro a Leclerc, con un gap di circa 6 secondi, ma con ben 10 giri in meno sulle gomme.
Ferrari batte Red Bull anche grazie a Hamilton
La differenza di rendimento si palesa di immediato, tanto che in circa 3 giri Verstappen è già negli scarichi della SF-24, mentre Sainz viaggia in terra di nessuno e occupa la sesta piazza. Giudicare a posteriori una strategia è sempre facile. Ferrari sapeva di non avere il passo per raggiungere e passare Verstappen. Ragion per cui, alla fine del secondo stint, ha scelto di giocarsi la carta undercut e vedere cosa succedeva. Il tutto sapendo che poteva essere una mossa inutile, tenendo presente i commenti negativi di Hamilton che si era lamentato di essersi fermato troppo presto. L’inefficienza strategica si palesa al giro 57, quando Max svernicia Leclerc.
Fondamentalmente la gara delle rosse dovrebbe finire qui, se non fosse che per l’incontro ravvicinato tra Lewis e Max che pregiudica l’olandese. Un contatto che ha fatto perdere la quarta piazza a Verstappen che a quel punto non aveva più il ritmo per passare nuovamente Charles. Ferrari ha condotto una buona gara ottenendo il massimo. Un quarto e sesto posto che non piace ma era inevitabile perché anche la Mercedes di Hamilton aveva più passo. Per fortuna la qualifica deficitaria di Perez e Russell ha reso il quadretto meno amaro, poiché in condizioni normali pure loro due sarebbero finiti davanti alle rosse. Messo in cascina un altro weekend deficitario si volta pagina verso SPA. Tracciato dove purtroppo le cose potrebbero andare decisamente peggio…