Dopo la vittoria della Ferrari e di Charles Leclerc in quel del Principato di Monaco, la F1 lascia, per il momento, il vecchio continente per spostarsi a Montreal, dove questo fine settimana andrà in scena il GP Canada, nona prova del Mondiale 2024. Dopo il cittadino che ha visto ritornare sul gradino più alto del podio il monegasco del Cavallino Rampante, il Circus si appresta a disputare un’altra corsa su un tracciato che potremo definire come un “semi cittadino”. E chissà che non possa portare, ancora, fortuna alla Ferrari.
Possiamo dire che, quasi all’alba del nuovo regolamento tecnico che farà il suo debutto dal 2026, la F1 è riuscita nel suo intento. Ossia accorciare il gap tra i top team e rendere le gare imprevedibili. Infatti, non solo Leclerc ha interrotto la scia positiva di Verstappen ma Lando Norris, con la McLaren, è riuscito nell’impresa prima del monegasco, in occasione del GP Miami.
Sul circuito intitolato al leggendario Gilles Villeneuve, se Red Bull e McLaren hanno la certezza di potersi giocare le posizioni che contano, la Ferrari, che arriva a Montreal galvanizzata dopo il successo nel Principato, se in gara può giocarsela maggiormente con le avversarie, in qualifica deve obbligatoriamente fare un passo in avanti se vuole tenere il passo di Red Bull e McLaren.
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Red Bull favorita ma occhio all’asfalto
Nonostante nella classifica piloti Leclerc sia ad appena trentuno punti da Verstappen, la Red Bull continua a essere la favorita per la vittoria nel GP Canada. Eppure, a Montreal potrebbero non essere tutte rose e fiori per la RB20. Gli alti cordoli del circuito intitolato a Gilles Villeneuve potrebbero mettere nuovamente in difficoltà la Red Bull.
Sebbene si tratti di un circuito poco impegnativo per gli pneumatici, il tracciato di Montreal è stato interamente riasfaltato e i cordoli sono stati modificati. E proprio il prepotente utilizzo di quest’ultimi potrebbe rendere il fine settimana di Verstappen e Perez più complesso rispetto a un anno fa. Difficoltà che potrebbero aprire una finestra a McLaren e Ferrari che hanno ben figurato su una pista, come quella di Monaco, per certi versi simile a quella di Montreal.
Nonostante la Mercedes sia ancora parecchio distante dalle dirette avversarie in campionato, anche in occasione del GP Canada la scuderia tedesca proseguirà il proprio programma di sviluppo che sta portando avanti da qualche gara (e con risultati incoraggianti). L’obiettivo del team di Brackley, ovviamente non è quello di andare a insidiare i primi della classe, ma quanto provare a dare una svolta all’ennesima stagione deludente.
Anche se gli ultimi aggiornamenti portati in pista tra Miami e Monaco hanno aiutato la Mercedes a distanziare Aston Martin (sempre più scuderia di mezza classifica), Hamilton e Russell si trovano ancora a dover gestire una W15 ancora troppo difficile per essere compresa appieno.
Il mercato piloti si muove
Se per il momento è ancora un mistero la futura destinazione di Carlos Sainz, la F1 sbarca a Montreal nel vivo del mercato piloti. Complice sicuramente anche quanto avvenuto tra i due alfieri di Alpine a Monaco, pochi giorni fa proprio la scuderia transalpina ha reso noto che il contratto di Esteban Ocon, in scadenza a fine anno, non sarà rinnovato. Ben prima dell’incidente al Portier con Gasly, il pilota francese era attivo sul mercato. Sebbene quello della Haas sia uno dei sedili più gettonati per Ocon, non possiamo nemmeno escludere che il 27enne possa accasarsi in Audi, nel caso in cui Sainz declini ufficialmente l’offerta.
E per un pilota che va ce n’è uno che rimane. Nonostante il rendimento di Perez nelle ultime gare non sia così esaltante rispetto ad inizio campionato, Checo è stato confermato dalla Red Bull e correrà al fianco di Max Verstappen fino al 2026. Non è un mistero che la scuderia austriaca abbia intrattenuto delle conversazioni con Carlos Sainz nelle scorse settimane. Ma l’interesse per il pilota spagnolo, con il rinnovo di Perez, è stato ufficialmente rimandato al mittente. Probabilmente la Red Bull ha deciso di puntare sulla stabilità lasciando trasparire la volontà di orientare tutte le proprie forze su una sola punta (Verstappen per l’appunto). Una situazione che non avrebbe potuto realizzarsi con Sainz in squadra che, finora, è stato uno dei pochi piloti capaci di impensierire Verstappen seriamente in gara.
Pioggia protagonista?
Il rischio di pioggia sarà una costante di questo fine settimana. E potrebbe trasformare il GP Canada nel più imprevedibile, e perché no sorprendente, della stagione. Nonostante il meteo ballerino che ha rischiato di bagnare la gara di Monaco, in Canada sembra che l’arrivo della pioggia sia tremendamente reale. Se al venerdì potrebbero riuscire a disputare le sessioni di prove libere all’asciutto, il sabato e la domenica le precipitazioni potrebbero fare capolino sul tracciato per l’intera giornata. Se il meteo giocherà sicuramente un ruolo fondamentale in qualifica, essendo quella di Montreal una pista che non lascia troppo spazio agli errori, la domenica la pioggia potrebbe essere la protagonista principale del GP Canada.
Ocon sostituito nelle FP1
E, dopo l’annuncio dell’addio ad Alpine a partire dalla fine dell’anno, il GP Canada non comincia nel migliore dei modi per Esteban Ocon. Il pilota francese, in occasione della prima sessione di prove libere sarà sostituito da Jack Doohan. L’australiano, che prenderà il posto del transalpino al volante della A524 per una sessantina di minuti, si tratterà del debutto in una sessione ufficiale del Mondiale 2024. Ma non è una prima volta assoluta per Doohan che già prese parte alle FP1 del GP di Abu Dhabi nel 2023.
E sarà un test importante per il figlio d’arte. Potrebbe essere che Alpine abbia deciso di mettere alla prova il pilota australiano per capire se possa essere il candidato adatto per affiancare, magari, Gasly a partire dal 2024. Ma in lizza per il sedile di Alpine non c’è solo il giovane Doohan. Nella rosa dei pretendenti spicca anche il nome di Zhou. L’attuale alfiere della Stake F1, oltre ad avere maggiore esperienza rispetto all’australiano può contare sugli stretti rapporti commerciali tra il mercato cinese e il gruppo Renault.