F1, GP Monza: il sovrasterzo “toglie” la pole alla Ferrari

Il Cavallino Rampante corregge la carenza di rotazione che scatena il sovrasterzo e limita il rendimento nei tratti lenti di Monza

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 31 Agosto 2024 18:17

La Ferrari ha lavorato duramente per ottimizzare la SF-24. Questo era l’obiettivo principale per la terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Monza 2024. Durante la notte, il team ha dedicato parecchio tempo allo studio con il simulatore per identificare le correzioni necessarie alla messa a punto. Il setup di base con cui il la squadra italiana si è presentata in pista era già molto buono. Riuscire a perfezionare le regolazioni grazie ai potenti calcolatori della gestione sportiva è stato fondamentale. Questa mossa ha permesso a piloti, tecnici e ingegneri di portare avanti il lavoro senza intoppi. Durante le Fp3 sono stati effettuati ulteriori ritocchi, in particolare piccole modifiche alle sospensioni per migliorare la performance delle vetture modenesi.

Prima della sessione classificatoria, nell’ultima ora a disposizione la Ferrari è migliorata. Va detto che il Cavallino Rampante ha trascurato completamente le prove con alto quantitativo di carburante a bordo. Questo nonostante nella giornata di ieri, la seconda parte dello stint con molta benzina avesse mostrato un consumo delle gomme leggermente superiore rispetto ai diretti concorrenti. Come detto, la scuderia si è concentrata sull’ottimizzazione del setup, grazie anche al lavoro svolto dagli ingegneri di pista per suggerire le regolazioni in ogni punto del tracciato lombardo. Questi interventi sono stati efficaci, in quanto la stabilità della SF-24 è senza dubbio aumentata.

Una certa carenza di rotazione era ancora presente nella prima parte delle Fp3, ma tramite un fine tuning, la vettura è stata regolata per minimizzarla. Meglio un leggero sovrasterzo, che la Ferrari pensava di saper gestire meglio. Questa l’idea. Il rendimento è migliorato un pelo alle due curve di Lesmo, dove le rosse sono riuscite a chiudere un po’ meglio la traiettoria interna. L’obiettivo era quello di aumentare la velocità in percorrenza e ottenere una top speed più alta nel tratto rettilineo che conduce alla Variante Ascari. Tuttavia, proprio in quest’area della pista, si sono presentate le maggiori criticità per la SF-24. In entrata, infatti, l’auto modenese non è sembrata capace di sfruttare al meglio il cordolo.

Per il resto non si notavano particolari problemi, e la costruzione della messa a punto sembrava poter funzionare. Le due Mercedes sono andate molto forte nelle libere, registrando i migliori tempi. Tuttavia, i “due Carlo” avevano effettuato i loro due ultimi tentativi con gomme usate. Considerando che il giro più veloce di Charles Leclerc, a poco più di un decimo dalla prestazione di Lewis Hamilton, è stato fatto con pneumatici vecchi di 9 tornate, il best lap era sicuramente alla portata del monegasco. Questa era la premessa che anticipava la qualifica, dove la Ferrari aspirava a recitare un ruolo da protagonista e, perché no, a conquistare tutta la prima fila, competitor permettendo.

F1, GP Monza: Ferrari “fregata” dal sovrasterzo

Sono 180 i millesimi persi da Leclerc solo in curva 1. Ci riferiamo all’ultimo suo tentativo in Q3, dove il monegasco è costretto a lottare con la numero 16 per via di un handling tutt’altro che perfetto. Considerando che alla fine della qualifica, il poleman di giornata Lando Norris, a bordo della sua McLaren MCL38, ha tagliato il traguardo sul rettifilo del circuito di Monza con un vantaggio di 140 millesimi sulla rossa, si può dire che, senza la sbavatura indotta dalla rossa, il ferrarista avrebbe potuto conquistare la partenza dal palo. Nell’inlap successivo alla sua prestazione, Charles si è aperto in radio disperandosi. In comunicazione con il suo ingegnere di pista, l’italo-olandese Bryan Bozzi, ha fatto sapere che guidare la SF-24 in questo tratto è stato davvero molto difficile per lui.

Per il compagno di squadra di Leclerc, le cose non sono andate molto diversamente. Anche lui ha patito diverse difficoltà alla prima chicane, e il suo tempo finale è stato di soli sei millesimi più lento rispetto a quello del compagno di squadra. Ferrari si morde le mani perché la possibilità di conquistare la prima fila era alla portata. Purtroppo, però, sebbene il bilanciamento fosse buono, durante la qualifica del Gran Premio di Monza è mancato qualcosa. Cerchiamo quindi di spiegare cosa è successo e perché le due vetture italiane hanno sofferto questo problema proprio nel momento decisivo. Come abbiamo spiegato in questi giorni, la squadra italiana ha scelto un carico aerodinamico inferiore al livello ottimale. Per gestire una configurazione del genere tutto dev’essere perfetto. Durante le libere, si era già manifestata una certa carenza di rotazione.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) Q3 - Monza 2024
Fonte: Getty Images
il monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Q3 – Gp Monza 2024

Per cercare di correggere questo fattore, i ritocchi alla messa a punto hanno optato per un compromesso che potesse minimizzare il sottosterzo. Così facendo si è preferito gestire il sovrasterzo. Elemento che alla fine dei conti, proprio nei tratti più lenti della pista, come alla prima e alla seconda variante, ha giocato un brutto scherzo alle rosse. In questo scenario va fatta una riflessione. Dobbiamo ricordare che le caratteristiche della Ferrari non hanno aiutato, poiché la SF-24, a differenza della McLaren, per esempio, tende a frenare molto tardi per guadagnare in ingresso. Mentre la MCL38riesce a chiudere molto bene le traiettorie delle curve e a sfruttare al meglio la velocità di percorrenza e la trazione.

Incolpare i piloti o i tecnici della Ferrari non sarebbe corretto. D’altra parte il lavoro svolto è stato comunque buono. Resta da capire se il fondo abbia offerto il carico adeguato. È ancora troppo presto per giudicare la nuova macro componente che comunque, come gli stessi protagonisti hanno spiegato, non ha la stessa importanza su questo tipo di circuito come su altri layout. Il rammarico c’è, inutile negarlo. Al cospetto dei propri tifosi la rossa voleva regalare un sabato magico ai suoi supporter. Qualifica comunque più che buona, considerando che i distacchi sono davvero minimi e la Red Bull di Max Verstappen è dietro di oltre 4 decimi. Attendiamo la gara per capire che tipo di rendimento offrirà la SF-24, tenendo presente che con il ritmo gara adeguato, sorpassare a Monza non è affatto difficile…