Lewis Hamilton è un pilota da record. I numeri ci ricordano sempre che il britannico ha stabilito – quasi – tutti i primati della Formula 1: titoli piloti (in coabitazione con Michael Schumacher), gran premi vinti e pole position. Nessuno è come lui. Alla lunga lista di traguardi ottenuti in questi diciotto anni di carriera se ne è aggiunto un altro, conquistato sul tracciato di Monaco, il simbolo del calendario del Circus, che corrisponde a: il maggior numero di giri veloci realizzati da un pilota con la stessa scuderia. Il binomio Hamilton-Mercedes è leggendario, anche se ai titoli di coda. Questo è probabilmente l’ultimo guizzo.
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Il record ottenuto da Hamilton a Montecarlo
Lewis Hamilton non ha vissuto un weekend da favola nel Principato di Monaco. Dopo un venerdì allettante, nel quale ha fatto segnare il miglior tempo delle prove libere 1, il britannico è crollato con la sua Mercedes che è lontana parente di quella che ha dominato l’era ibrida per otto lunghissimi anni. Ciononostante, il grande campione è stato autore di un guizzo famelico, un acuto all’interno di una stagione che si prospetta molto complicata. Con il giro veloce acciuffato sulle strade di Montecarlo, Hamilton ha siglato il suo personalissimo “fast lap” numero 54 a bordo di una freccia d’argento.
Numero che gli ha permesso di scavalcare in questa graduatoria Michael Schumacher, che insieme alla Ferrari aveva stoppato il contatore a 53. Il Kaiser, tuttavia, resta il leader della classifica generale dei giri veloci, con lo straordinario record di 77 fast lap. Il secondo è ovviamente Sir Lewis Hamilton, che insegue a undici lunghezze di distanza. Difficile, però, che riesca a ad accorciare il divario quest’anno dato che la monoposto anglo-tedesca è indiscutibilmente la quarta forza della griglia.
Una convivenza difficile
Mancano ancora 16 tappe alla fine di una stagione che appare tribolata per Lewis Hamilton. La Mercedes W15 non riesce a trovare i picchi prestazionali delle altre prime forze del campionato (Red Bull, Ferrari e McLaren) e in alcuni tracciati deve persino guardarsi le spalle dall’Aston Martin, che talvolta riesce a stargli davanti. In attesa di passare in Ferrari, a partire dall’inizio del prossimo anno, Hamilton deve portare avanti una convivenza da separato in casa che sembra molto difficile.
In Mercedes sembrano privilegiare il compagno di box, George Russell, che anche il prossimo anno sarà al servizio di Toto Wolff. Niente di strano, ci mancherebbe, però gli aggiornamenti finiscono nelle mani del giovane pilota con precedenza, rispetto a quanto non accada al vecchio leone pluridecorato. A Monaco Russell ha ottenuto un’ala anteriore determinante per avere più performance, mentre Hamilton è rimasto al palo e – inevitabilmente – ha terminato la gara alle spalle del suo collega di team.
La speranza chiamata Ferrari
Per andare a caccia di altri primati di una carriera stellare ma che inevitabilmente volge verso il tramonto, se non altro per motivi anagrafici, Hamilton spera nella Ferrari. Il Cavallino sembra la scuderia ideale per togliersi le ultime soddisfazioni all’interno di uno sport nel quale il britannico è riuscito ad arrivare più in alto di quasi tutti.