Test F1 Bahrain: Ferrari ha problemi di bilanciamento con la SF-25

Il team di Maranello si è concentrato sulla raccolta dati, per individuare il giusto bilanciamento della monoposto e massimizzarne le prestazioni

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 28 Febbraio 2025 09:00

Ferrari si appresta a partecipare all’ultima giornata di test collettivi in Bahrain. L’obiettivo è massimizzare il prodotto SF-25, cercando di aumentare la comprensione della vettura quanto più possibile. La curva di apprendimento è ancora lunga e la giornata odierna, con gli alfieri della Rossa al volante, risulterà cruciale per l’ultima raccolta dati. Un processo complicato che prevede lo sblocco di un ulteriore step di potenzialità della monoposto italiana. Nel mentre, è interessante commentare alcuni fattori, evidenziando il rendimento della vettura 2025 rispetto al mondiale scorso. Lo facciamo tramite alcuni dati telemetrici che ci consentono di realizzare un esame preliminare.

F1, Ferrari SF-25 è già più rapida dell’auto 2024

Ecco il confronto tra il miglior giro di Leclerc nella 2° sessione di test del 2025 e quello dell’anno scorso, sempre nelle prove di pista prestagionali di Sakhir a bordo della SF-24. Un primo assaggio di come la nuova Ferrari abbia realizzato passi in avanti. Prendendo in esame la telemetria a seguire osservano la percorrenza dello snake, ovvero nel tratto rapido del secondo settore composto dalle curve 5, 6 e 7. È davvero notevole la differenza di velocità a centro curva a favore della SF-25: parliamo di 14 km/h in più alla 6, mentre sono ben 16 i km/h di vantaggio alla 7.

telemetria Charles Leclerc
Fonte: Marco Iurlandino
Il confronto sulla telemetria di Charles Leclerc: Ferrari SF-24 vs Ferrari SF-25 – Test Bahrain il confronto sulla telemetria di Charles Leclerc: Ferrari SF-24 vs Ferrari SF-25 – Test Bahrain

L’aspetto interessante riguarda il fatto che l’ultima vettura di Maranello riesca ad andare molti metri prima sull’acceleratore e, come se non bastasse, si permette pure di non effettuare alcun tipo di lift off (parzializzare il gas), prendendo in pieno questo tratto del circuito di Sakhir. In linea di massima, sempre osservando la grafica, si nota come in ogni curva le velocità minime siano a favore della Ferrari SF-25. Stesso discorso per quanto riguarda la fase di accelerazione, dove la vettura 2025 può andare molto prima sul pedale, dimostrando il progresso effettuato dal team anche sul fronte della trazione.

Ferrari in pista con Charles Leclerc lavora sui freni 

Per questo ultimo giorno di test collettivi in Bahrain, Ferrari ha deciso di cambiare la formazione in campo. Ci riferiamo al fatto che, oggi, il primo dei ferraristi a scendere in pista sarà Charles Leclerc. Il monegasco avrà pertanto la possibilità di testare la SF-25 all’interno di un contesto differente, a livello ambientale, terminano il suo lavoro interrotto alle 17 di ieri pomeriggio. Al medesimo tempo, Lewis Hamilton potrà cimentarsi a bordo della rossa svolgendo una simulazione passo gara completa nel pomeriggio.  Inoltre, a quanto abbino capito, nel suo caso arriverà pure un test sperimentare per spingere al limite la monoposto modenese. Una mossa per mettere condizioni che avvicinano alla realtà, sul giro secco, per dar modo all’inglese di mettersi alla prova con tutti i vari comandi della Rossa sotto pressione.

Anzitutto, notiamo una differenza per quanto concerne l’engine cover. Rispetto alla giornata di ieri pomeriggio, la SF-25 numero 16 monta un cofano motore più stretto, considerando le temperature più basse del mattino. Un esperimento per capire come vengono gestite le temperature interne della power unit italiana e le varie componenti sotto il cofano. In questo primo run, Leclerc monta un treno di Pirelli C3, con il quale sta realizzando dei giri push. La pista non è ancora gommata, c’è molta sabbia portata dal vento. Per ora la Rossa pare un pelo scomposta, ma, come detto, le condizioni non sono ancora ottimali. Interessante notare che sul secondo flap dell’ala posteriore c’è del flow viz, una mossa per studiare i flussi una volta aperto il sistema DRS. Anche il secondo run non è molto lungo. Ancora box dove il team sta verificando la messa a punto relativa all’impianto frenante. C’è un piccolo problemino su dischi e pastiglie dei freni.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) SF-25
Fonte: Getty Images
Il monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-25 – Test Bahrain giorno 3

Questo aspetto è molto interessante e si rifà allo stile di guida del monegasco. Ferrari deve ancora lavorare per quanto riguarda le frenate. Nella giornata di ieri, di fatti, abbiamo notato che il rendimento di Leclerc su questo fondamentale non ha mostrato un’ottima competitività. Solitamente il monegasco emerge in staccata. Senza dubbio questo approccio è dovuto anche alla nuova sospensione pull-rod che, ovviamente, fornisce un feeling assai differente, in frenata, rispetto alla passata stagione. Anche per questo si sta lavorando sull’anteriore della monoposto, per cercare di offrire al ferrarista un’impostazione migliore su questo aspetto. Oltre al lavoro in essere, è stata regolata anche la sospensione pull-rod all’avantreno. Ci sembra di capire che si tratti di un esame volto a migliorare il rendimento della vettura in questa area.

Ferrari, Leclerc torna in pista e soffre sottosterzo

Charles Leclerc ha ripreso le attività in pista a bordo della SF-25. Al momento non emergono variazioni significative, considerando anche che il pilota monegasco ha nuovamente preso una traiettoria larga in curva 4 e, allo stesso modo, in curva 13 la linea seguita non appare pulita come quelle messe in mostra ieri da Lewis Hamilton. Il numero 16 del Cavallino Rampante sta lavorando per affinare il feeling con la monoposto, in una sessione che si sta rivelando più impegnativa del previsto.

Facendo un confronto tra la Ferrari e la McLaren guidata da Lando Norris, appare evidente come la vettura di Woking sembri accusare maggiori difficoltà rispetto alla Rossa. La MCL39 mostra un comportamento instabile sia in ingresso sia in uscita curva, faticando a trovare il giusto bilanciamento quando si torna sull’acceleratore. Si notano diversi errori, con il britannico che spesso finisce largo e lungo in vari punti del tracciato. Il sottosterzo si manifesta per poi trasformarsi in sovrasterzo. Inoltre, il vento sembra disturbare sensibilmente il comportamento aerodinamico delle vetture. Da segnalare, almeno, che la SF-25 sembra gestire meglio queste condizioni e mantenere un comportamento più stabile in pista.

Nel mentre dobbiamo sottolineare che le condizioni della pista non sono buone, in quanto l’intero schieramento sta affrontando enormi difficoltà. Basta dare un’occhiata alla Red Bull di Verstappen: il sottosterzo che sta accusando è decisamente marcato, trasformando la guida dell’olandese in una sfida continua. Anche la McLaren non se la passa meglio, sebbene nel caso di Norris il problema di rotazione sia meno evidente. Per quanto riguarda Charles, il suo giro ha evidenziato diverse imperfezioni. In curva 4 si è trovato alle prese con un fastidioso sottosterzo, mentre in curva 10 non è riuscito a dare gas in modo efficace, ritardando l’accelerazione a causa di una correzione in uscita. In curva 13 ha preso una traiettoria troppo interna, mancando il punto di corda, e in curva 14 la situazione non è migliorata. Non si tratta di un buon segnale, ma è un limite che, a conti fatti, sta condizionando anche gli altri piloti top.

Ferrari prova il passo gara con Leclerc

Dopo alcune regolazioni alla vettura, il problema iniziale di rotazione è stato risolto, ma ha lasciato il posto a una tendenza al sovrasterzo. Nonostante ciò, la monoposto continuava a mostrare un comportamento instabile, non offrendo la guidabilità ideale. Leclerc ha lavorato per migliorare il bilanciamento, ottenendo solo risultati parziali. Situazione analoga si è verificata nelle brevi simulazioni di passo gara, effettuate dopo aver caricato una quantità maggiore di carburante. Anche in questa fase, la monoposto ha evidenziato alcune criticità, con tempi che hanno subito un incremento più rapido del previsto. Parallelamente, Antonelli sembrava impegnato in un programma simile, con la W16 che si è dimostrata più costante e meno influenzata dalle condizioni del tracciato. Tuttavia, questa discrepanza può essere attribuita in gran parte alla diversa gestione del carburante, poiché la SF-25 aveva a bordo un quantitativo significativamente superiore.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) SF-25
Fonte: Getty Images
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in azione a bordo della SF-25 – Test Bahrain giorno 3

Nel successivo test, sempre con mescola Pirelli C3, la Ferrari ha evidenziato segnali di miglioramento sotto il profilo della guidabilità. Questo ha permesso una progressione dei tempi più solida e regolare. Contemporaneamente, anche Verstappen ha svolto una simulazione con un alto quantitativo di carburante. I suoi tempi sul giro si sono rivelati estremamente costanti e mediamente inferiori di circa quattro decimi rispetto a quelli di Leclerc. Tuttavia, anche in questo caso, la RB21 ha girato con un carico di benzina più leggero, influenzando il confronto diretto. Poco dopo, a margine di un ulteriore sosta, il monegasco torna in pista dove mostra un rendimento ancora migliore, grazie ad un bilanciamento più neutro che gli consente di massimizzare l’handling della monoposto.  Termina così l’ultima sgambata di Charles nei test pre stagionali, con Lewis Hamilton pronto salire in sella della SF-25 per il test pomeridiano.

F1, Hamilton raccoglie dati con una SF-25 sovrasterzante   

Appena la sessione entra nel vivo, Hamilton si lancia immediatamente sul tracciato con la sua SF-25, equipaggiata con gomme Pirelli C3. Fin dai primi passaggi, l’auto evidenzia una certa instabilità nella parte posteriore, dando l’impressione di non essere del tutto bilanciata. Le condizioni dell’asfalto, tutt’altro che ottimali, sembrano amplificare questa sensazione, rendendo la guida più impegnativa. Nel complesso, la vettura mostra un comportamento piuttosto vivace al retrotreno, ma il pilota britannico pare a suo agio nel gestire questa caratteristica, dimostrandosi più a proprio agio rispetto a una macchina con tendenza opposta.

Sembra che la squadra italiana abbia optato per un approccio alternativo in questa fase iniziale della sessione, approfondendo l’analisi del setup per esplorare le risposte della monoposto a diverse regolazioni. Nel frattempo, Hamilton prosegue il suo stint in pista, accumulando dati preziosi per il team. Circa dieci minuti più tardi il pilota inglese fa ritorno ai box e si intrattiene in un approfondito confronto con il suo ingegnere, analizzando dati e sensazioni per preparare al meglio il prossimo stint. Nel frattempo, i tecnici intervengono con una piccola regolazione sull’ala anteriore. Finalmente si torna in pista. Analizzando un on-board del pilota britannico, si nota una leggera difficoltà dopo la prima curva, dove, nel cambio di direzione verso curva 3, la monoposto italiana appare meno stabile di prima.

La frenata in ingresso della 4 è ben eseguita, così come il passaggio nel successivo snake (curva 5-6-7), sebbene rispetto al compagno di squadra debba modulare l’acceleratore fino al 15%. Alla curva 8 prende una traiettoria leggermente più ampia, mentre in uscita dalla decima una reazione improvvisa del posteriore lo costringe a correggere. Mossa che di riflesso rallenta la ripresa della trazione. Ottimi passaggi alla 11, 12 e 13, mentre alla 14 non riesce a chiudere perfettamente la corda. La scuderia di Maranello continua a raccogliere dati preziosi con Lewis Hamilton al volante, mettendo alla prova un assetto con una tendenza al sovrasterzo. Il britannico sta portando avanti il lavoro avviato in mattinata dal suo compagno di squadra, con l’obiettivo di valutare le reazioni della monoposto alle regolazioni del set-up. Analizzando un on-board del sette volte campione del mondo, si nota ancora qualche incertezza a centro curva 2 e una traiettoria leggermente ampia alla 4.

Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) SF-25 - Test Bahrain 2025
Fonte: Getty Images
Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-25 – Test Bahrain 2025

Nel complesso, però, la guida risulta piuttosto pulita, a eccezione dell’apice della 13, non perfettamente raccordato. Va inoltre considerato che le condizioni della pista, influenzate dal vento e dalle temperature più alte, stanno rallentando i riferimenti cronometrici rispetto alla giornata precedente. Dopo una lunga sosta, il britannico torna in pista con le Pirelli C4. Si tratta però di un passaggio rapido per verificare la configurazione che verrà utilizzata nello studio high fuel, previsto nei prossimi minuti. Lo stint di Hamilton è durato circa una decina di tornate, con rientro ai box nell’ultima. In questo contesto competitivo, il britannico montava un treno di gomme medie, le C4 per l’esattezza. Il rendimento a livello cronometrico non è particolarmente positivo rispetto a quello della McLaren, tenendo però presente che la Ferrari ha deciso di svolgere tutti questi test con il serbatoio pieno. Il tempo di attacco è stato di 36.4, seguito dai seguenti riscontri cronometrici: 36.6, 36.8, 36.4, 37.2, 36.8, 36.8, 38.0, 37.0, 37.7. Per quanto riguarda l’handling, è risultato generalmente buono e pulito. L’atteggiamento sovrasterzante è rimasto, sebbene con più peso a bordo sia apparso meno invasivo.

Ferrari, Leclerc non è ottimista

Nel frattempo, Leclerc parla in conferenza stampa. Durante la riunione con i media, Leclerc ha espresso qualche perplessità nel confermare le sensazioni positive del giorno precedente. Il pilota monegasco ha sottolineato che il bilanciamento della monoposto rappresenta ancora una sfida, complicata ulteriormente dalle mutevoli condizioni ambientali: freddo e pioggia ieri, caldo intenso oggi. Questo rende più difficile fare un confronto diretto con la vettura dello scorso anno, lasciandolo con qualche incertezza. Un aspetto incoraggiante è la conferma dei dati provenienti da simulatore e CFD, che trovano riscontro anche in pista. Tuttavia, il nodo centrale rimane la ricerca di un equilibrio ottimale per la monoposto, un aspetto su cui la squadra sta lavorando senza sosta.

D’altro canto, la conoscenza della vettura è progredita sensibilmente in questi giorni, e il programma di sviluppo proseguirà attraverso ulteriori test al simulatore. L’obiettivo è affinare gli ultimi dettagli in vista dell’appuntamento di Melbourne. La raccolta dati in pista si rivela cruciale, poiché consentirà di aggiornare le simulazioni con parametri più accurati, migliorando la preparazione del team per le prossime sfide. Nell’ultima due Lewis ha realizzato pochi run, in quanto il team ha ritenuto inutile continuare a girare senza un corretto bilanciamento della vettura. Per questo, quando mancava circa un’ora al termine della sessione, Ferrari ha tirato su le barriere davanti ai box e ha dato per conclusi i pre season test in Bahrain. Resta da capire se la rossa non abbia sofferto un problema tecnico che ha costretto ad alzare bandiera bianca anzi tempo.

  • George Russell (Mercedes) 1:29.545
  • Max Verstappen (Red Bull) +0,021
  • Alexander Albon (Williams) +0,105
  • Oscar Piastri (McLaren) +0,395
  • Pierre Gasly (Alpine) +0,495
  • Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) +0.800
  • Yuki Tsunoda (Racing Bulls) + 0,952
  • Esteban Ocon (Haas) +1,183
  • Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) +1,266
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) +1,343