La terza sessione di prove libere era molto importante per la Ferrari. Torna in pista Charles Leclerc dopo il grave incidente che lo ha privato di tanta pista. Oggi la sua vettura è finalmente pronta dopo la sostituzione del telaio. Sarà decisivo per lui trovare subito confidenza con la SF-25, in quanto la sessione seguente è già quella ufficiale della qualifica, dove si andrà a comporre la griglia di partenza per il GP del Canada.
Indice
Ferrari mostra un bilanciamento migliorato
Le due rosse non scendono subito in pista. Il primo è il monegasco, dopo circa 10 minuti dall’inizio delle FP3, montano le Pirelli a banda gialla. Nell’outlap si controlla sulla numero 16 se tutto funziona e, a quanto pare, non c’è nessun tipo di problema dopo la marea di lavori svolti sull’auto. Charles, infatti, si lancia di immediato per ritrovare quella buona confidenza che aveva fatto vedere prima del botto nelle FP1.
Il suo primo tentativo è piuttosto cauto, utile a studiare le condizioni della pista e, al medesimo tempo, la messa a punto scelta per la vettura dopo lo studio al simulatore nella nottata. Cinque minuti più tardi pure Lewis scende in pista con la medesima configurazione. Pure per lui le Medium, un set nuovo di pacca. Dopo la conoscenza con la pista, Bozzi suggerisce la modalità Engine 1 al ferrarista.
Charles, pertanto, si lancia con la massima potenza sull’endotermico per avere un riscontro più effettivo. Il bilanciamento odierno sembra buono. Rispetto a ieri, per lo meno osservando la vettura numero 16, si nota una stabilità accettabile a centro curva e pare che il posteriore non sia così tanto ballerino come ieri. Resta da capire se i cambi di direzione sono migliorati, in quanto al momento non è semplice dirlo.
La trazione di Leclerc mostra un livello competitivo, superiore a quello del compagno di squadra. Con ogni probabilità lo stile di guida aiuta meno Lewis, che su questo tratto distintivo sembra essere un pelo in ritardo. Nell’ultimo tentativo il muretto box fa notare che le curve 6-7-8 possono essere migliorate. Nel mentre Hamilton si lancia pure lui in Engine 1. Handling buono ma non come quello del compagno. Finisce così il primo stint.
Charles vola sul passo gara, Lewis sistema il giro secco con le Medium
Rispetto a ieri, si nota che il team ha lavorato bene sul set-up. La rotazione pare ben equilibrata. Bene l’inserimento, con un minimo di sovrasterzo che aiuta ma non dà fastidio. Anche nelle fasi di uscita le cose sono migliorate. Manca un po’ di velocità in percorrenza, ma quello dipende dal fatto che il carico aerodinamico della SF-25 non è ancora all’altezza della situazione. La pausa non dura molto.
Si torna a calcare l’asfalto sempre con le Pirelli cerchiate di giallo, quelle dello stint precedente. A quanto abbiamo capito, è arrivato un leggero ritocco sulle vetture per bilanciare ulteriormente l’auto e sfruttare quanto più possibile il potenziale. Le Medium sono gomme piuttosto “semplici” da attivare e gestire. Attendiamo il riscontro con le Soft, che invece sono parse più problematiche.
In questa seconda sgambata si passa alla simulazione passo gara per Charles, che chiede i tempi da raggiungere per avere un buon andamento: si parla di 1.16 basso. Nei primi cinque giri il monegasco sta agilmente sotto, mostrando una buona costanza e una rapidità decisamente superiore rispetto alla simulazione di Hamilton nelle FP2. Inoltre, la guidabilità della sua vettura è davvero buona, zero sbavature.
Nel frattempo, Lewis realizza un programma di lavoro differente, cercando di affinare il suo feeling con la numero 44. Il britannico ci riesce, tanto che con le Medium stampa il miglior tempo della sessione. Le due rosse vengono chiamate ai box, dove verrà montato un set di Soft per realizzare l’ultima prova sul giro secco con la pista più gommata.
I limiti della rossa che pesano nell’economia del giro
Il primo a tornare in pista è Lewis. L’inglese lavora parecchio sull’avantreno, zigzagando nei tratti rettilinei per attivare le Pirelli C6 per poi lanciarsi. Il suo giro è abbastanza pulito ma non perfetto. Tra la 6 e la 7 una piccola indecisione, un pelo largo al tornantino 10 e una piccola correzione sull’ultima chicane. Peccato, perché il riferimento è comunque molto buono. Leclerc è più pulito ma pure più lento.
Come previsto, la gomma rossa non si adatta bene come la gialla alla vettura italiana. Bozzi suggerisce un double cool, mentre il monegasco preferisce un giro solo per poi ottimizzare tempo e prestazione. Mettendo a confronto i ferraristi si nota come Leclerc paga nel T2, dove non riesce ad essere efficace quanto il compagno. Ma nel giro successivo si migliora parecchio e sfiora il tempo di Lando.
Il settore dove la Rossa soffre di più è il secondo, dove serve carico combinato con una buona transizione dei pesi nei cambi di direzione per avere una percorrenza ottimale. McLaren ha un livello superiore, ma Charles è stato bravo a guidare sopra i limiti della Rossa. È un po’ questo l’unico piccolo limite della SF-25 che potrebbe pesare. Resta poi il tema gomme, perché le Soft non sono facili da usare.
Classifica Prove Libere 3, GP Canada 2025:
- Lando Norris (McLaren)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- George Russell (Mercedes)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Fernando Alonso (Alpine)
- Kimi Antonelli (Mercedes)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Carlos Sainz (Williams)
- Alexander Albon (Williams)
F1, GP Canada 2025: resoconto Fp2
Nella Fp2 la rossa parte con un solo pilota. L’incidente di Leclerc è più grave del previsto e il solo Lewis si deve accollare tutto il programma di lavoro. Il britannico da il massimo ma si nota come il feeling con la SF-25 sia ancora molto lontano da quello del compagno.
Hamilton studia il set-up della SF-25
La seconda sessione di prove libere del GP del Canada è nelle mani di Hamilton. C’è infatti solo il britannico in pista, in quanto la vettura numero 16 è troppo danneggiata per prendere parte alle FP2. L’inglese scende in pista senza perdere tempo. Lo fa con le gomme Medium, mescole non ancora utilizzate oggi. Con le Pirelli a banda gialla, l’ex Mercedes potrà realizzare una serie di giri push per studiare i ritocchi realizzati al setup.
I primi tentativi di Lewis mostrano una vettura non ancora ben bilanciata. All’handling manca ancora qualcosa per concedere più confidenza. Per il momento il grip sembra buono ma non ottimale. Si nota un certo lavoro sullo sterzo a centro curva, che di fatto fa perdere al ferrarista tempo prezioso. Al terzo tentativo, dopo un cool down lap, in curva 1 la numero 44 prende la via di fuga per evitare il bloccaggio.
Adami rasserena la situazione e chiede di passare alla mappatura Engine 1 sull’endotermico, per poi passare al seguente intento. Lewis prepara nuovamente le gomme e si lancia con la massima potenza del motore a combustione interna. Va detto che in questo passaggio ha preso un sacco di traffico e, proprio per questo, il muretto gli concede un ulteriore tentativo per spingere ancora prima di terminare il run.
Osservando l’handling della numero 44 dopo il ritocco sulla messa a punto, si nota un atteggiamento votato al sovrasterzo in ingresso curva. Va senza dubbio gestito questo fenomeno che può aiutare nella rotazione, perché va ad alleggerire pericolosamente il retrotreno della monoposto. Finisce così questa prima sgambata con le medie, in attesa di capire il resto del programma.
SF-25, manca lo step sul bilanciamento
Interessante il commento in radio di Hamilton alla fine del run, quando chiede aiuto sull’ultima curva per gestire al meglio il posteriore che tende a scivolare troppo. Nella seconda apparizione in pista del sette volte campione del mondo di F1 ci sono le gomme Soft. La mescola C6 offrirà un extra grip alla monoposto italiana. Terminato il giro, Lewis fa sapere che le gomme si sono attivate molto velocemente.
Il passaggio è abbastanza pulito, ma a livello di tempi pare che non ci sia una grande differenza con la Medium. Di fatto va considerato che parliamo di due mescole molto morbide, e la gialla, con le attuali condizioni di pista, sembra pure rendere meglio. Lewis si trova in seconda piazza; davanti c’è Russell che fa meglio di due decimi proprio con le Medium. Adami si congratula comunque e lo invita ai box.
L’inglese sembra limitatamente soddisfatto della guidabilità, chiedendo un ritocco di due click sull’ala anteriore per bilanciare l’auto. Dopo la modifica dei meccanici torna in pista e si lancia ancora. Ma in uscita da curva due soffre un sovrasterzo che lo costringe a mollare l’acceleratore. Si rilancia al passaggio seguente ma non si migliora, per poi tornare ai box e concludere anche questo secondo stint.
Analizzando la vettura, si notano alcuni limiti. Parliamo principalmente del sovrasterzo in entrata o uscita, a seconda delle curve, che non è ancora gestito al meglio. La trazione è buona, ma non come quella di Charles nelle FP1. Mentre nei cambi di direzione la vettura sembra abbastanza al limite, dove una piccola sbavatura può far perdere stabilità di marcia a centro curva. Il compromesso meccanico deve ancora migliorare.
Passo gara non all’altezza
Quando mancano poco più di 15 minuti al termine della sessione, la Rossa torna in pista con un set di Pirelli cerchiate di giallo usate. Si procede pertanto alle prove con tanta benzina a bordo, dove i primi due passaggi saranno realizzati in Engine 1 per simulare la partenza del Gran Premio. Con le velocità di percorrenza più basse, la SF-25 si presenta più stabile rispetto al giro secco.
Come per le FP1, anche in questa sessione parliamo di uno stint di 11 tornate. Adami offre diversi suggerimenti relativi alle mappature da utilizzare per gestire al meglio la vettura. Parliamo principalmente del differenziale a centro curva e del brake shape. Ma osservando i tempi, pare che il passo non sia eccezionale. La forbice sui lap time si allarga parecchio, e già dal giro quattro la Rossa gira un secondo più lenta.
Tre tornate su questo ritmo, per poi riabbassare i tempi, per poi risalire. In tutto questo, tra l’altro, Lewis fa notare il graining sull’anteriore sinistra piuttosto fastidioso. I tempi del britannico sono tutt’altro che buoni: lo si evince dal fatto che la Sauber di Hulkenberg, che era stata sorpassata a inizio stint, riprende Lewis e lo supera quando mancano tre tornate al termine della simulazione. Uno scenario difficile da commentare.
Serve tanto lavoro alla Ferrari
Per completare il pezzo, le ultime considerazioni. Il fatto che manchi all’appello la vettura di Leclerc rende il compito di comprensione sull’auto decisamente più complicato. Con l’unico feedback di Lewis, ribadiamo i concetti visti in precedenza: vettura con un bilanciamento buono ma ancora insufficiente per fare bene. Serve migliorare l’handling per portare più velocità a centro curva, dove la SF-25 non è perfetta.
Sulla gestione gomme con alto quantitativo di carburante, il passo realizzato sembra addirittura all’indietro. La notte al simulatore sarà fondamentale per mettere tutti i pezzi del puzzle assieme e trovare la giusta combinazione sulla messa a punto, nel tentativo di correggere l’equilibrio della monoposto che non ha consentito di spingere al massimo. Domani le Ferrari in pista saranno due nelle FP3, e questo sarà un bene…
Classifica Prove Libere 2, GP Canada 2025:
- George Russell (Mercedes)
- Lando Norris (McLaren)
- Kimi Antonelli (Mercedes)
- Alexander Albon (Williams)
- Fernando Alonso (Alpine)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Carlos Sainz (Williams)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Liam Lawson (Racing Bulls)
GP Canada 2025, resoconto Fp1
Nessuna novità tecnica per la Ferrari in versione Montreal. Questo significa che il team di Maranello dovrà ancora una volta dare il massimo con quello che ha, nell’attesa dei prossimi aggiornamenti che possano correggere la vettura italiana. Nel mentre si tratta di ottimizzare il rendimento attraverso la ricerca del setup. Per il Canada il compromesso non sarà semplice, sebbene il Cavallino Rampante sia convinto di poter dire la propria, soprattutto sulla distanza dei 300 chilometri.
Il team studia l’handling della SF-25
Gli alfieri della Rossa sono a bordo delle proprie vetture. Dopo i soliti controlli di rito, i ferraristi abbandonano la corsia box. Per la prima sgambata canadese, le due vetture italiane scendono in pista con le Pirelli a banda rossa. Il cambio è impostato su GX3, per avere una cambiata rapida ma non troppo aggressiva. Lewis spinge subito, mentre Charles preferisce realizzare un giro di preparazione per le gomme C6.
I primi tentativi sono piuttosto blandi, per cercare di capire lo stato della pista che, in questo momento, pare piuttosto trafficata. Le caratteristiche della SF-25 sono sempre le stesse: si nota qualche indecisione in entrata con la tendenza al sottosterzo e, per il momento, i cambi di direzione più lenti non risultano molto precisi. Mentre Lewis fatica a gestire bene le gomme, pare che il suo compagno sia più bravo a gestire la temperatura target.
In questo caso parliamo principalmente di quella alla superficie. Specie nel primo e secondo settore le gomme non sembrano ancora pronte per Leclerc, mentre nel T3 è il più rapido. Resta da capire se è dovuto al tipo di setup scelto e parliamo di una mera sclera relativa all’attivazione delle coperture. Considerando che gli intertempi del monegasco migliorano tra T1 e T2 nei giri successivi, era una questione legata alla fiducia del pilota sommata alla maniera di usare i compound.
Leclerc a muro, Hamilton un pelo indietro a Charles
Va detto che l’assetto di base della SF-25 pare piuttosto centrato, per lo meno sulla numero 16. Nemmeno il tempo di fare i complimenti al monegasco ed arriva l’inatteso. Charles si lancia per l’ennesimo tentativo, in un giro dove peraltro aveva preso traffico e poteva alzare il piede. Arriva lungo in curva 3, cerca di mantenere la traiettoria ma la sua vettura va dritta contro il muro, rompendo la sospensione anteriore sinistra.
La direzione gara espone la bandiera rossa e tutte le vetture tornano ai box. Un errore sciocco per Leclerc. Una distrazione che gli costa caro. Un vero peccato, in quanto stava prendendo molta confidenza con il mezzo. Una decina di minuti più tardi riparte la sessione. Lewis si lancia nuovamente, sempre con Soft. Rispetto a Charles deve ancora trovare feeling con la SF-25, per sfruttare al meglio le caratteristiche della Rossa.
Nemmeno un giro e pure Lewis perde il controllo della vettura. Nel suo caso parte il posteriore alla frenata del tornantino numero 10. Si gira, ma per fortuna senza conseguenze. Rientra così ai box per montare un altro treno di gomme. In linea generale pare che la trazione della Ferrari sia molto buona. Tuttavia, l’handling è sicuramente migliorabile.
Serve gestire meglio la carenza di rotazione, che di fatto ha indotto all’errore Charles finendo contro le barriere. Quando il britannico torna in pista non mostra miglioramenti significativi. Inoltre, parla di un problema relativo al delta sul volante. Il muretto box ne prende atto, suggerendogli di sacrificare l’entrata di curva 3 e 10 per avere più vantaggio nella fase di accelerazione in uscita.
La SF-25 ha potenziale in assetto gara
L’ultima parte della sessione viene dedicata alle prove high fuel per Hamilton, una priorità che il team ha voluto per studiare le mescole con tanta benzina a bordo. La simulazione mette assieme 11 tornate. In linea generale abbiamo visto una rossa abbastanza pulita che però deve migliorare nella fase di ingresso curva. I tempi sono piuttosto lineari. Dopo un time attack di 1.16.9s, l’inglese resta sul 17 basso.
Solo verso la fine dello stint le gomme soffrono un cliff prestazionale. Per concludere, possiamo dire che il potenziale della Ferrari potrebbe essere buono. Resta del lavoro da fare per affinare al messa a punto e bilanciare maggiormente l’auto. Si tratta di trovare l’equilibrio di efficace, che possa permettere alle rosse di spingere al massimo gestendo sottosterzo e sovrasterzo.
Classifica Prove Libere 1, GP Canada 2025:
- Max Verstappen (Red Bull)
- Alexander Albon (Williams)
- Carlos Sainz (Williams)
- George Russell (Mercedes)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Isack Hadjar (Racing Bulls)
- Lando Norris (McLaren)
- Liam Lawson (Racing Bulls)
- Pierre Gasly (Alpine)
- Charles Leclerc (Ferrari)