F1, Ferrari lavora per affinare il setup low drag: analisi Fp2 Gp Monza

Ferrari ottimizza il rendimento della SF-24 sul giro secco, mentre deve ancora lavorare sul passo gara della SF-24

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 30 Agosto 2024 19:12

La Ferrari parte forte a Monza. Il team di Maranello sembra aver centrato l’assetto di base studiato al simulatore driver-in-the-loop. Una buona notizia per la storica scuderia italiana, che aveva assoluta necessità di non sbagliare il primo approccio con il Gran Premio di casa. Le Fp1 sono state interrotte dall’incidente di Antonelli. Il giovane pilota italiano, evidentemente ancora immaturo e con poca esperienza per gestire al meglio una monoposto di F1, ha perso il controllo del retrotreno della W15 alla curva Parabolica. La bandiera rossa ha “rubato” circa 10 minuti ai sessanta disponibili, necessari agli stewart per ristabilire le normali condizioni della pista dopo il botto di Kimi contro le barriere.

Wolff non ne ha fatto un dramma. Al contrario, ha cercato di tranquillizzare il suo pupillo, che senza dubbio ha messo Mercedes nei guai, lasciando il compito a Lewis Hamilton di testare le frecce d’argento. Al riavvio della sessione, la rossa è scesa in pista ancora con le Pirelli a banda gialla. L’obiettivo era verificare la messa a punto della SF-24 con una mescola che potesse offrire un rendimento costante, per diverse tornate. In questa configurazione l’handling era buono ma non ancora ottimale. L’atteggiamento un po’ troppo sovrasterzante ha limitato parte del rendimento e, nel caso di Leclerc, ha costretto il monegasco a un paio di correzioni pesanti nel settore centrale.

La musica cambia con le gomme Soft. Con l’extra grip offerto dagli pneumatici a banda rossa, la guidabilità delle SF-24 è migliorata. All’interno di questo contesto competitivo, è Sainz a soffrire qualche problemino di troppo. Mentre il monegasco massimizza l’aderenza della monoposto italiana, l’iberico fatica. Commette un paio di sbavature, una per tornata, che ovviamente pregiudicano il rendimento. Il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, cerca di rincuorarlo, poiché, a livello potenziale, la rossa numero 55 avrebbe potuto centrare il miglior tempo delle Fp1. Questo conferma il buon lavoro svolto dal team nella preparazione per il fine settimana più importante della stagione.

Nell’ultima parte della libere ecco le prove con alto quantitativo di carburante a bordo. Anche in questo caso l’handlingdella Ferrari si è dimostrato “sincero”. Con le gomme media, la simulazione del passo gara è stata a livello della super McLaren. Questo è il resoconto della prima ora di prove libere, durante le SF-24 sono scese in pista con il nuovo fondo modificato in diverse aree. Le prime sensazioni sono state positive, ma dovevano essere confermate nelle Fp2. Da segnalare, in conclusione, un piccolo problema sofferto da Leclerc. Dopo aver effettuato un paio di giri a velocità costante, nel primo run, è scattato un allarme di un sensore. Fortunatamente, si è trattato di un semplice errore software e non di un possibile problema di affidabilità.

F1, Gp Monza 2024: Ferrari funziona sul giro secco, meno sul passo gara

Lo scopo della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Monza era chiaro: ottimizzare la già buona messa a punto della SF-24. A conti fatti, possiamo dire che il team italiano ci è riuscito. Sebbene si tratti pur sempre di prove e non sia mai facile sino in fondo capire e commentare il rendimento di una monoposto di F1, le due Ferrari hanno mostrato un passo avanti nella gestione dell’auto. L’handling è migliorato rispetto alle Fp1, minimizzando il fastidioso sovrasterzo che aveva limitato la prestazione. Riuscire a far funzionare il set-up più scarico rispetto ai diretti competitornon è cosa semplice, ma la squadra italiana sembra proprio sulla giusta strada per riuscirci.

Entrambe le Ferrari hanno utilizzato la prima parte delle Fp2 per saggiare nuovamente le qualità della vettura con le Pirelli a banda gialla. Il confronto con le medesime coperture è stato utile, poiché, con condizioni di esercizio della monoposto similari, la SF-24 ha mostrato un comportamento senza dubbio migliore. Resta da limare una leggera carenza di rotazione in alcuni punti della pista, che non ha permesso alle vetture modenesi di esprimersi ancora al massimo delle possibilità. Il team di Maranello deve inoltre cercare un ulteriore miglioramento alla Variante Ascari, una chicane molto importante, in quanto oltre alla velocità di percorrenza conta parecchio l’uscita.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) SF-24 - Fp2 - GP Monza 2024
Fonte: Getty Images
il monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in azione a bordo della sua SF-24 – Fp2 – GP Monza 2024

Riuscire a farlo, significa guadagnare molta top speed nel tratto ad alta velocità di percorrenza che porta alla storica curva Parabolica. Con le Soft, il rendimento è naturalmente aumentato. Peccato che ai ferraristi sia rimasto “in canna” il secondo tentativo, a causa della bandiera rossa provocata dal botto di Magnussen contro le barriere della Lesmo 2. La bandiera rossa ha precluso un ulteriore run, che per gli avversari è stato utile a migliorare i propri riscontri cronometrici. Quando la sessione è ripresa, non c’era più tempo da dedicare al giro secco e le Ferrari, tornate alle Medium, sono passate alle prove con alto carico di carburante. I test con un elevato quantitativo di benzina a bordo pongono alcuni quesiti in merito alla messa a punto.

Il minor carico installato sulla Ferrari potrebbe aver inciso. Nella mini simulazione del passo gara Ferrari parte forte. Forse anche troppo con Leclerc, nonostante gli ingegneri di pista si fossero assicurati di ricordargli la “slow intro” necessaria con le mescole medie. Questo provvedimento era assai utile per non stressare eccessivamente le coperture Pirelli cerchiate di giallo e garantire il ciclo di vita adeguato. Il “time attack” di Charles è stato ben un secondo più veloce rispetto a Red Bull, McLaren e Mercedes. Aspetto che indubbiamente ha contribuito ad accelerare il degrado della gomma. Più lineare lo stint di Sainz, competitivo nella prima parte, ma non all’altezza delle aspettative nella seconda.

Lo studio che verrà realizzato al simulatore nella nottata porterà consiglio. In tutto questo va ricordato che, oltre al pacchetto da basso carico, Ferrari ha montato il nuovo fondo. Una macro componente essenziale per generare carico, che tuttavia necessita di una corretta validazione in pista. In conclusione, va sottolineato che la prima giornata di prove libere in Italia è stata senz’altro positiva per la storica scuderia modenese. Il compromesso aero-meccanico scelto può funzionare, ma deve ancora essere ottimizzato per offrire il massimo rendimento. Attendiamo la giornata di domani per capire se, a differenza delle scorse due edizioni, Ferrari avrà la forza per sfidare i migliori in gara e provare a vincere.