L’avvicinamento alla stagione MotoGP prosegue a ritmo serrato tra test e presentazioni dei team. Tra le squadre del Motomondiale, l’ultima in ordine cronologico a svelarsi è stata Honda HRC con un evento esclusivo in scena a Madrid, al Warner Music Station. Un 2024 in cui la Casa giapponese è chiamata a invertire la rotta e aprire un nuovo ciclo dopo l’addio di Marc Marquez, con cui ha condiviso ben undici stagioni di gioie e successi, ma anche difficoltà (soprattutto negli ultimi 4 anni).
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Honda, un cambio look radicale
Come detto, Honda inizierà il 2024 senza Marc Marquez, uno dei piloti che più hanno lasciato il segno nella storia della Casa giapponese. Un importante cambiamento, che si è riflesso ‒ più o meno volutamente ‒ anche nella livrea della nuova RC213V, totalmente rinnovata rispetto a quella delle precedenti stagioni a cui eravamo abituati. I toni caldi dell’arancione e del rosso hanno lasciato spazio al blu notte che ora domina la parte centrale della moto e del cupolino. Resta comunque forte la presenza di Repsol, con cui Honda celebra proprio quest’anno i trent’anni di collaborazione: i colori dello storico sponsor spagnolo sono presenti nei profili della moto e nella tuta, quest’ultima non particolarmente diversa rispetto a quelle degli anni passati.
Le novità, però, non finiscono qui. Il team factory della Casa giapponese, infatti, avrà una line-up inedita e, dopo anni, non più interamente spagnola: al fianco del confermato Joan Mir troviamo Luca Marini, fresco di approdo in HRC dopo l’esperienza in VR46. Una sfida per il pilota marchigiano, che si ritrova sì in un team ufficiale, ma alle prese con la necessità di recuperare quanto più in fretta possibile il gap tecnico dai costruttori europei.
Marini: «Tanto lavoro da fare, ma la strada è quella giusta»
Pronto a fare il suo esordio in un team ufficiale, Luca Marini si presenta carico in vista di questa nuova esperienza. Dopo anni insieme al team del fratello Valentino Rossi, ora ‘Maro’ sa di essere fuori dalla propria comfort zone e di fronte a una grande sfida: riportare la Casa dell’Ala dorata al top e, soprattutto, farlo nel minor tempo possibile. Una stagione, dunque, che si preannuncia come “anno zero” per Honda: «C’è tanto da lavorare, ma abbiamo preso la direzione giusta. Dobbiamo iniziare la remontada».
C’è tanta determinazione nelle parole in spagnolo di Luca, apparso sorridente e pronto a dare il massimo: «La moto è molto bella, speriamo che sia anche veloce. Sono molto emozionato: essere in questa squadra è un sogno, ogni volta che entro nel box è incredibile. Vogliamo tornare a lottare per la vittoria quest’anno, questo è il nostro obiettivo. Sono certo che già in questa stagione potremo lottare per il podio». Mete ambiziose, anche se Marini è ben consapevole di quella che è la situazione attuale di Honda: «È chiaro che questo non è il momento migliore per questa moto storica, ma siamo qui per tornare in cima al mondo. Questa è la spinta che mi fa essere qui oggi, un obiettivo comune per il quale stiamo lavorando tutti insieme. Le motivazioni non mancano, così come la voglia di impegnarsi. C’è tanto da lavorare, ma siamo sulla strada corretta».
Infine, non è mancato un commento su Marquez, il suo “illustre” predecessore in HRC: «Marc in Honda rappresenta un pezzo di storia, ma io voglio fare lo stesso».
Mir e Puig all’unisono: «Vogliamo tornare competitivi»
Insieme a Luca Marini, presenti all’unveiling della Honda 2024 c’erano anche il compagno di squadra Joan Mir e Alberto Puig, Team Manager di HRC.
Il pilota di Maiorca, alla sua seconda stagione con Honda, da quest’anno avrà al suo fianco Santi Hernandez, storico ingegnere di pista (nonché uomo di fiducia) di Marc Marquez. Una novità importante per Mir, chiamato a riscattarsi dopo un 2023 in ombra e ben al di sotto delle aspettative: «Sarà una stagione importante per me, la più importante della mia carriera. Sono disposto a tutto pur di tornare davanti, così come lo è Honda». Lo spagnolo ha poi commentato i recenti test di Sepang, mostrando un cauto ottimismo: «Mi sono divertito a guidare la nuova moto. Iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel».
Una conferma dell’importante lavoro di sviluppo fatto dalla Casa giapponese è arrivato anche dalle parole di Alberto Puig: «I test di Sepang sono stati molto interessanti perché avevamo bisogno di trovare una direzione. I piloti hanno visto la differenza da Valencia: abbiamo ancora molte cose da migliorare, ma abbiamo compiuto dei passi avanti interessanti. Cercheremo di sfruttare al massimo le concessioni e di tornare a quelle posizioni che ci appartengono di più». Il Team Manager ha spiegato più nel dettaglio le modifiche effettuate: «Era importante lavorare sulla questione del peso. Per toglierlo, bisogna riprogettare molte parti e noi abbiamo fatto un lavoro esaustivo in poco tempo. Per quanto riguarda il motore, è stato rivisto in molte parti, che è più difficile che rifarlo da zero. Durante la stagione la svilupperemo ancora, probabilmente a settembre sarà molto diversa rispetto a quella attuale».