Loic Serra è il nuovo volto alla guida dell’area chassis della Scuderia Ferrari, un incarico di enorme responsabilità che arriva a coronamento di una carriera iniziata quasi tre decenni fa alla Michelin. Il nome Serra non è ancora celebre tra i fan del motorsport, ma nel settore tecnico dell’automobilismo, la sua esperienza è ben nota e rinomata.
Indice
La carriera
Serra è il nome nuovo su cui la Ferrari sembra intenzionata a puntare per risolvere alcune delle criticità che hanno caratterizzato le ultime stagioni. Il suo passaggio alla direzione tecnica del Cavallino Rampante rappresenta una mossa strategica cruciale, specialmente in un momento in cui Ferrari punta alla rimonta per il titolo e a una stagione 2025 in F1 da protagonista assoluta.
La sua carriera fin qui è stata strettamente legata al mondo della tecnologia e della performance delle vetture, settori in cui ha dimostrato costanza e passione sin dai primi anni alla Michelin. Entrato nell’azienda francese 28 anni fa, Serra ha cominciato il suo percorso come ingegnere specializzato nei pneumatici. Di lì in poi ha rapidamente scalato le gerarchie, lavorando fianco a fianco con alcuni dei principali costruttori di auto.
La comprensione delle dinamiche di settaggio delle vetture per ottimizzare il contatto con l’asfalto sono stati elementi cruciali che hanno permesso a Serra di sviluppare un approccio ingegneristico pragmatico e dettagliato. È questo il prezioso bagaglio che porta con sé oggi a Maranello.
Nuove sfide
Dopo il lungo periodo in Michelin, Serra ha deciso di percorrere nuove sfide entrando nel mondo della F1. In realtà lo aveva già affrontanto, in Mercedes è stato uno degli artefici dei successi della squadra, contribuendo allo sviluppo del pacchetto aerodinamico e dell’assetto delle vetture che hanno dominato il mondiale dal 2014 in poi. Lì ha cominciato a lavorare a stretto contatto con ingegneri aerodinamici, progettisti e specialisti del motore, acquisendo quella versatilità e capacità di visione d’insieme che oggi lo rendono una figura chiave nel panorama della F1.
Con l’arrivo alla Ferrari, Serra si trova di fronte a una sfida completamente diversa. Ad attenderlo soprattutto le criticità sul fronte della gestione del telaio e del comportamento della vettura in condizioni variabili. L’area chassis è uno dei settori in cui il team italiano ha sofferto maggiormente negli ultimi anni, con problemi legati alla gestione delle gomme, GP Monza a parte, e alla tenuta su differenti tipologie di tracciati.
Dalla Scuderia
La Scuderia Ferrari HP ha comunicato di avere affidato il ruolo di Technical Director Chassis a Loic Serra: “Il tecnico francese classe 1972, come comunicato in precedenza, si unirà alla squadra a partire dall’1 ottobre. Loic in questo nuovo ruolo riporterà direttamente al Team Principal, Fred Vasseur.
A Serra faranno dunque capo le divisioni Chassis Project Engineering, affidata a Fabio Montecchi; Vehicle Performance, affidata a Marco Adurno; Aerodynamics, affidata a Diego Tondi; Track Engineering, affidata a Matteo Togninalli e Chassis Operations, affidata a Diego Ioverno, che mantiene anche la carica di Direttore Sportivo. Il ruolo di Technical Director Power Unit continua ad essere affidato ad Enrico Gualtieri, che rimane a diretto riporto di Fred Vasseur“.
La novità
L’ingresso di Loic Serra porta a Maranello un’ulteriore ventata di novità e un approccio scientifico, basato sulla precisione e sulla capacità di leggere i dettagli della vettura. Questo potrebbe essere esattamente ciò di cui la Scuderia ha bisogno per affrontare i problemi dal sottosterzo cronico alla difficoltà di generare il giusto carico aerodinamico in situazioni di bassa aderenza.
L’ingegnere sarà chiamato a lavorare in sinergia con i progettisti per sviluppare un pacchetto vettura che sia non solo veloce in qualifica, ma anche costante e affidabile durante tutta la gara. Per lui il ruolo di Direttore Tecnico area telaio, posto fin qui ricoperto da Fred Vasseur dopo l’addio di Enrico Cardile. Uno degli obiettivi principali sarà comunque migliorare la gestione dei pneumatici, un’area in cui Ferrari ha sofferto ripetutamente rispetto ai rivali ma che ultimamente ha portato anche grandi soddisfazioni.
Le aspettative per il futuro
Il suo approdo in Ferrari, rappresenta per molti osservatori, un passo verso la riscossa rossa. Dopo diverse stagioni altalenanti, la Scuderia continua a puntare su figure di alto profilo tecnico e su ingegneri in grado di portare innovazione e competenza. Serra ha già dimostrato di saper lavorare in ambienti competitivi e di saper gestire la pressione che accompagna un team di F1 ai massimi livelli.
Se riuscirà a portare nel team la precisione e la metodicità che lo hanno reso una figura di spicco nel mondo dell’automobile, la Ferrari potrebbe effettivamente tornare a competere stabilmente per il titolo mondiale, un obiettivo che manca ormai da troppo tempo e che con l’arrivo di Hamilton e le ultime prestazioni di Leclerc non può ancora attendere oltre.
Non solo un nome nuovo per i tifosi Ferrari, ma un simbolo di rinascita per una squadra che, pur rimanendo tra le più prestigiose, ha bisogno di nuove risposte tecniche concrete per tornare al vertice della F1.