MotoGP, Bagnaia rivela il segreto di Marc Marquez sulla Ducati

Nella prima metà del campionato 2025 Pecco Bagnaia è stato surclassato da Marc Marquez. L’italiano ha compreso il punto di forza dello spagnolo

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Davide Russo

Giornalista automotive

Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. Il suo motto: ''I believe that everyone has a calling, Motorsport is my true passion!''.

Aggiornato: 1 Luglio 2025 15:52

Con la vittoria in Olanda, Marc Marquez ha agganciato una leggenda italiana. Il leader della classifica mondiale ha eguagliato a quota 68 trionfi in top class Giacomo Agostini. Ad Assen il catalano, nonostante non fosse il più veloce in pista, ha vinto d’esperienza. È scattato dalla quarta casella e, una volta issatosi in prima posizione, non ha più lasciato uno spiraglio agli avversarsi. Ci hanno provato Alex Marquez nella SR e Marco Bezzecchi nel GP a scalfire la P1 del Cabroncito, tuttavia ogni tentativo è stato vano.

Marc Marquez ha imposto il suo ritmo, replicando il trionfo del Mugello. In questa fase Pecco Bagnaia non sta riuscendo a mettere giù il potenziale della migliore moto della griglia. Nonostante delle buone partenze, con cadenza regolare, il torinese perde competitività con il passare delle tornate. Di base non riesce a frenare nel punto desiderato e costringe la moto a girare larga, mettendo a dura prova anche gli pneumatici. Il terzo posto finale non è un risultato pessimo, ma ad Assen ci si attendeva un testa a testa con Marc Marquez.

Il fattore in più dello spagnolo

Al termine della tappa corsa in Olanda, Pecco Bagnaia ha spiegato che non ha ancora risolto i problemi in sella alla Ducati Desmosedici GP25. Non ha il feeling giusto per lottare per la prima posizione. Del resto, nel campionato in corso, l’italiano ha vinto solo quando Marc Marquez è caduto nel GP delle Americhe. Ha già accumulato uno svantaggio di 126 punti dalla vetta. Un gap quasi incolmabile, salvo infortuni del compagno di squadra. “Per la prima volta ho sentito di avere il miglior ritmo del weekend, ma ho concluso la gara nella stessa posizione di sempre. Combatto sempre allo stesso modo. Nei primi giri riesco a sorpassare e ad attaccare, ma poi avverto un piccolo calo che mi limita a metà gara, e finalmente riesco a tornare in pista“, ha esordito Pecco ai microfoni di Manuel Pecino di Motosan.es.

In ogni caso, Marc sta facendo un lavoro fantastico sulla sua moto, e io faccio fatica a trovare il mio equilibrio, sapendo come si è comportata la moto dell’anno scorso. Dobbiamo lavorare sodo. Per il secondo fine settimana consecutivo, sono stato abbastanza forte da attaccare subito e dobbiamo guardare gli aspetti positivi“, ha affermato l’italiano. Marc Marquez, secondo Pecco, avrebbe un vantaggio perché non ha guidato la GP24. Lo spagnolo è passato direttamente dalla GP23 del team Gresini Racing alla Desmosedici di quest’anno.

Questione di stile di guida

Nonostante le quattro operazioni alla spalla destra, Marc Marquez riesce a guidare la Rossa con un’agilità e precisione che manca a Bagnaia. Lo spagnolo curva stretto e stacca al limite. La sua guida non ha punti deboli e risulta ideale per la GP25. Pecco non può cambiare il DNA della Rossa, ma dovrebbe cercare di adattarsi allo stile di una moto che, con pochi aggiornamenti, sarà confermata anche l’anno prossimo.

Nel 2026, infatti, la Ducati si concentrerà sul progetto 850 cc che scenderà in pista nel 2027. Bagnaia rischia di ritrovarsi attardato anche nella prossima stagione se non cambierà approccio. Ad Assen GoFree è riuscito a precedere Pedro Acosta su KTM, ma senza il crash di Alex Marquez probabilmente avrebbe concluso nuovamente giù dal podio.