MotoGP, a Le Mans va in scena lo scontro Bagnaia-Marquez

Nel weekend torna in pista il Motomondiale: Pecco e Marc pronti a replicare il duello di due settimane fa, ma occhio anche al leader della classifica Martín

Foto di Giorgia Guarnieri

Giorgia Guarnieri

giornalista di MotoGP

Comunicazione e sport sono da sempre due fedeli compagni di viaggio: dalla scrittura alle immagini, mi piace raccontare storie ed eventi sportivi.

Pubblicato: 9 Maggio 2024 14:43

Prosegue la marcia europea della MotoGP, pronta a scendere di nuovo in pista dopo lo spettacolare weekend spagnolo. Il Gran Premio di Francia, quinto appuntamento stagionale in programma nel weekend, andrà in scena sullo storico Circuito Bugatti di Le Mans ed è già pronto a regalare grandi emozioni. 

Si riparte dal duello tra Francesco Bagnaia e Marc Marquez, pronti al secondo atto dopo l’infuocato finale di gara di Jerez de la Frontera. Entrambi arrivano in Francia nelle migliori condizioni psicofisiche: se da un lato ‘Pecco’ sembra essersi ritrovato dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, lo spagnolo pare aver completato la fase di adattamento alla Ducati ed è ora definitivamente pronto a lottare per la vittoria. Guai, però, a fare i conti senza l’oste, che in questo caso risponde al nome di Jorge Martín, leader della classifica e in cerca di riscatto dopo la brutta caduta nel GP di casa mentre era al comando. Situazione simile anche per un altro spagnolo, Maverick Viñales, reduce da un weekend casalingo complicato dopo l’exploit in terra texana. 

Bagnaia vs Marquez: sarà replica?

Due settimane dopo l’acceso duello che ha infuocato Jerez de la Frontera, Francesco Bagnaia e Marc Marquez arrivano a Le Mans con il morale alle stelle: il primo perché è decisamente tornato sulla “retta via” dopo un avvio di Campionato decisamente sottotono (per non dire in ombra); il secondo perché ha finalmente ritrovato quella competitività perduta. Una situazione, dunque, che sorride a entrambi e che promette di regalare scintille anche in Francia. 

Come anticipato, ‘Pecco’ arriva Oltralpe con il morale alle stelle, forte sia di una prestazione superlativa in Spagna, sia di un distacco sul leader della classifica decisamente più abbordabile [17 punti, ndr] rispetto agli ultimi GP. Non mancheranno certo le insidie, a partire proprio dal tracciato: tra il ducatista e Le Mans, infatti, non c’è mai stato un grande feeling, come dimostrano i ritiri delle ultime due stagioni. L’ultimo (nonché unico) trionfo di Bagnaia in Francia risale al 2018 [quando ancora correva in Moto2, ndr], a cui si aggiunge il podio nella Sprint Race dello scorso anno. Sarà quindi importante per il Campione del Mondo in carica invertire questa tendenza. 

A rendergli le cose difficili ci sarà senza dubbio Marc Marquez, il cui adattamento alla GP23 può dirsi ormai concluso: lo spagnolo ora è pronto a lottare per la vittoria, come ha ampiamente dimostrato nel weekend andaluso [dove è stato autore anche della pole position, ndr]. Un trionfo che manca ormai dal lontano 2021 e che sembra essere ormai vicinissimo: dopo averlo sfiorato ad Austin e Jerez, ora il ‘Cabroncito’ vuole assolutamente il primo gradino del podio. Gli avversari sono avvisati, a partire proprio da Bagnaia. 

Martín e Viñales a caccia del riscatto  

Chi arriva in Francia “bastonato” è Jorge Martín: lo spagnolo, seppur ancora leader della classifica iridata, è apparso molto ridimensionato dopo il weekend spagnolo, che lo ha visto cadere in gara mentre si trovava al comando in solitaria. Una situazione che ha forse minato la sicurezza che ‘Martinator’ aveva costruito in questo avvio di stagione e che sembrava potesse permettergli di andare già in fuga sugli avversari. Ma così non è stato e ora Jorge dovrà archiviare in fretta quanto successo a Jerez: è vero che il Campionato è lungo e le variabili sono molteplici, ma ogni errore può costare molto caro. Soprattutto per chi punta ‒ senza nascondersi ‒ a vincere il Mondiale. 

A cercare il riscatto in terra francese è anche Maverick Viñales, decisamente deluso dopo il GP di casa. Lo spagnolo di Aprilia, dopo l’incredibile doppietta Sprint-gara di Austin, era uno degli uomini più attesi a Jerez ma i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative: anche per ‘BatMav’ (e Aprilia), dunque, è tempo di resettare tutto per tornare a competere come fatto in Texas e Portogallo e dimostrare che la Spagna è stato solo un piccolo incidente di percorso.

Il Circuito Bugatti

Il Circuito Bugatti, uno dei “classici” del calendario del Motomondiale, sorge a 5 km a sud della città della cittadina francese di Le Mans, a circa 200 km a sud-est di Parigi, ed è intitolato a Ettore Bugatti, progettista e imprenditore italiano (naturalizzato francese) fondatore dell’omonima casa automobilistica.    

Progettato nel 1966 su impulso dell’Automobile Club de l’Ouest, il circuito sfrutta un tratto del celebre Circuit de la Sarthe (sede di una delle gare motoristiche più famose al mondo, la 24h di Le Mans). Inaugurato il 18 settembre 1966, l’impianto ha ospitato la sua prima gara l’anno successivo in occasione del Gran Premio di Francia di Formula 1. Divenne poi sede del Gran Premio di Francia del Motomondiale nel 1969, rimanendo una tappa fissa fino al 1995, anno in cui Alberto Puig subì un grave incidente che convinse gli organizzatori a togliere Le Mans dal calendario per effettuare lavori di messa in sicurezza della pista. Il Circuito Bugatti è tornato ad essere sede del GP francese nella stagione 2000; infine, nel 2008, il layout del tracciato è stato leggermente modificato per questioni di sicurezza, passando da 4.180 a 4.185 m di lunghezza.     

Il tracciato, largo 13 m, viene percorso in senso orario e conta un totale di 14 curve, di cui 5 a sinistra e 9 a destra. Come per Jerez, parliamo di una pista relativamente “breve”, dove il rettilineo più lungo ‒ quello in corrispondenza della corsia dei box ‒ misura solamente 450 m. Per questo round le distanze di gara saranno le seguenti: la MotoGP dovrà completare 27 giri nella gara domenicale e 13 nella Sprint Race, mentre Moto2 e Moto3 disputeranno, rispettivamente, 22 e 20 giri.