Uno dei piloti che più sta tenendo col fiato sospeso in MotoGP è senza dubbio Marc Marquez. Da ormai qualche settimana ormai, le voci sul suo futuro si susseguono incessantemente: lo spagnolo è al centro di un vero e proprio intrigo di mercato e ogni sua parola ha un peso specifico notevole.
Alla ripresa del Mondiale dopo la pausa estiva, l’otto volte campione del mondo è stato accostato a diversi team: prima KTM, poi Honda e infine addirittura Gresini. Quest’ultima opzione è quella che più ha tenuto banco nel corso del weekend di Misano, il GP di casa della squadra privata guidata da Nadia Padovani.
Dal canto suo Marquez, al termine dei test di lunedì, ha fatto intendere di avere più opzioni per il suo futuro, ma che la decisione l’ha già presa e che la comunicherà più avanti, probabilmente tra India e Giappone. Il ‘Cabroncito’, però, si è più volte contraddetto nel corso del weekend: se giovedì diceva di aver già deciso, dopo i test ha dichiarato che avrebbe preso presto una decisione, salvo poi correggersi e dire che la scelta è già fatta, si tratta solo di comunicarla al mondo. E poi ancora: nel debrief in inglese Marc ha parlato di “Piano A e Piano B”, mentre poi con i giornalisti spagnoli è spuntato fuori anche un “Piano C”.
È tutto un bluff oppure è in arrivo davvero un terremoto? In attesa di scoprire su quale sella salirà nel 2024, andiamo ad analizzare quali potrebbero essere le alternative per la prossima stagione.
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Honda, una gabbia dorata
Nelle ultime settimane, Marc Marquez ha più volte ripetuto di “avere un contratto con Honda per il 2024”. Una frase che ha spesso usato per mettere a tacere ogni possibile voce di mercato e confermare – più o meno implicitamente – che lo avremmo visto insieme alla Casa giapponese anche la prossima stagione.
Negli ultimi giorni, però, le cose sono cambiate e questa frase (seppur di facciata) non è più stata pronunciata. Interessante, a tal proposito, lo scambio con Jorge Lorenzo su DAZN Spagna domenica dopo la gara. L’ex Campione del Mondo non ha usato giri di parole e ha chiesto a Marc se potesse confermare al 100% di vestire i colori Honda anche per il 2024. E qui arriva il bello, con Marquez che ha volutamente dato una risposta sibillina: “Domani avremo un test molto importante con la nuova moto, dove dobbiamo continuare a migliorare, logicamente. Le parole non valgono più, valgono solo i fatti e devono esserci i fatti per continuare con Honda.”
Parole forti, che fanno tremare la Casa dell’Ala dorata, che anche nei test del lunedì è apparsa in grande difficoltà. La moto è sì diversa, ma i problemi sono gli stessi. “Bisogna ancora lavorare moltissimo”: queste le parole di Marquez al termine della giornata. Non proprio il commento che si aspettavano in Honda. I giapponesi, al momento, possono solo far leva su un contratto milionario e su una penale altrettanto milionaria in caso di rescissione anticipata per convincere Marc a rimanere.
Rimanere un altro anno in Honda, quindi, significherebbe sì l’attuale ingaggio (faraonico), ma anche dire quasi certamente addio alla lotta al titolo. Da qui ai prossimi test [in programma a Valencia a fino novembre, ndr] mancano poco più di due mesi, troppi pochi per stravolgere un progetto e trovare una soluzione per tornare vincenti.
KTM: un passaggio bocciato o solo rimandato?
Una delle voci di mercato delle scorse settimane ha visto Marc Marquez più volte accostato a KTM. L’interesse è stato reciproco, con tanto di dichiarazioni al miele da entrambe le parti. Un affare che sembrava potesse andare in porto anche (e soprattutto) grazie a un importante sponsor del team, nonché anche sponsor personale del pilota, che avrebbe dovuto mediare tra le parti.
Tuttavia, proprio quando le voci si stavano facendo sempre più insistenti, è stato lo stesso Pit Beirer, Direttore di KTM Motorsport, che ha definitivamente chiuso la porta a un possibile arrivo di Marquez. Intervenuto ad un programma televisivo nel corso del weekend del GP d’Austria (a cui era presente anche Marc), Beirer ha ringraziato lo spagnolo per i complimenti ma ha voluto fare chiarezza: “Ho già cinque piloti sotto contratto per quattro posti. Abbiamo ancora i nostri programmi e progetti da mettere in atto. Come ho già detto in passato, lui ha un contratto. Ne abbiamo discusso e ci ha dato una chiara risposta. E rimane così.”
Parole che hanno chiuso definitivamente il discorso, ma che hanno fatto capire come un dialogo tra le parti ci sia effettivamente stato. L’accordo, quindi, potrebbe essere solamente rimandato di un anno: nel 2025 Marc sarà libero da ogni obbligo con Honda e potrebbe decidere di bussare nuovamente alle porte di KTM. Ammesso che non scelga altro prima.
Gresini, l’alternativa… di famiglia
L’ultima indiscrezione di mercato è quella che vedrebbe Marc Marquez correre per Gresini Racing nel 2024. Una notizia “bomba”, riportata da alcuni media spagnoli e catalani molto vicini a Marquez, che arriva come un fulmine a ciel sereno nel paddock di Misano e che lascia a bocca aperta addetti ai lavori e appassionati.
Ma andiamo con ordine. Sappiamo da tempo che la posizione di Fabio Di Giannantonio in Gresini è tutt’altro che confermata: l’italiano in due anni di MotoGP non ha ottenuto i risultati sperati e quasi certamente a fine anno lascerà il team e la classe regina [per lui si parla di un ritorno in Moto2 con Fantic, ndr]. Il suo posto sembrava potesse essere occupato da alcuni giovani promettenti della Moto2, uno su tutti Tony Arbolino, ma nessuna trattativa è andata in porto. Ad oggi, quindi, la sella di Gresini è senza dubbio una delle più ambite dato il rapporto con Ducati, ma è ancora senza pilota per il 2024. Arriviamo quindi a Marc Marquez: pare che nelle ultime settimane il suo entourage abbia contattato il team guidato da Nadia Padovani per capire se ci fosse spazio per intavolare una trattativa.
Fin da subito, Ducati si è mostrata contraria a ogni possibile accordo, in quanto uno come Marquez potrebbe rompere i delicati equilibri raggiunti negli anni dalla Casa di Borgo Panigale. Tuttavia, Gresini è un team satellite e come tale gode di ampia autonomia: l’ultima parola sulla scelta dei piloti, quindi, spetta solamente a Nadia Padovani e la sua squadra. E qui c’è un altro dettaglio importante da considerare: trattandosi di un team privato, Marquez non sarebbe costretto a dover pagare penali a Honda per la rescissione anticipata del contratto (la clausola era valida solo in caso di passaggio in un altro team ufficiale). Infine, non bisogna sottovalutare l’aspetto umano: Marc ritroverebbe come compagno di squadra il fratello Alex, con il quale ha un bellissimo rapporto.
Una mossa azzardata, ma non assurda. Marquez lascerebbe sì un team ufficiale per uno privato e avrebbe quindi meno garanzie da un punto di vista tecnico, ma si ritroverebbe in sella a una Ducati. Dell’anno precedente, è vero, ma comunque più competitiva della Honda attuale. Una moto performante che, pur non avendo gli stessi aggiornamenti di una ufficiale, gli permetterebbe (almeno in linea teorica) di tornare a lottare per le posizioni che contano.