Sullo storico tracciato di Jerez de la Frontera si è disputato il quarto round stagionale del Motomondiale e nella classe MotoGP non sono mancate sorprese ed emozioni. Una Gran Premio che ha dato conferme, ma anche qualche sorpresa e tra sorpassi, testa a testa e colpi di scena, ecco come si sono comportati i protagonisti della classe regina nelle nostre pagelle.
Indice
I top 3
Francesco Bagnaia: 10 – massimo dei voti al campione del mondo che in una gara difficile e in casa dei diretti avversari, ha vinto un round importante e determinante per il campionato. Con lo zero tondo di Martin in questo Gran Premio, Bagnai capitalizza il più possibile la vittoria conseguita con non poca fatica. Quando l’uscita del rivale a quindici giri dal termine sembrava spianargli la strada verso la gestione della posizione, si è visto attaccare dal miglior Marquez di questo principio di campionato, a cui ha risposto con il miglior Pecco di sempre. Tra staccate e incroci di traiettoria il due volte iridato l’ha spuntata sull’avversario con un vero capolavoro. Una prova storica.
Marco Bezzecchi: 7,5 – anche se terzo sul podio, la sua gara non centra quasi niente con quella disputata da chi gli è arrivato davanti. Certo è che dopo un inizio anonimo e molto distante dal Bezzecchi dello scorso anno, ecco che rivederlo fare capolino nelle prime posizioni ha riacceso la passione per il pilota romagnolo, che se vince o arriva davanti, ci ricorda tanto qualcuno. Nulla di eccezionale, anzi, subisce un sonoro sorpasso dal fenomeno Marquez, ma si prende un meritato terzo posto che nessuno sembrava in grado di rubargli.
L’eroe di giornata
Marc Marquez: 9 – Rivedendo la gara basterebbe il sontuoso sorpasso ai danni di Bezzecchi per incoronare Marc Marquez mattatore del Gran Premio di spagna, ma la lotta sul finale per tentare di strappare a Bagnaia la vittoria è materiale per le cineteche. Peccato per lui non essere riuscito nell’impresa che avrebbe tuonato a gran voce in ogni angolo del mondo, ma “Pecco” è stato abilissimo a gestire quello che per tutta la gara aveva inseguito con grande caparbia. E’ la gara di Marquez e arriverà presto qualcosa in più del podio.
I flop 3
Pedro Acosta: 5,5 – dopo un inizio di campionato sfavillante, dove è mancata solo la vittoria a firmare quello che sembra l’inizio di una leggenda, in terra amica Pedro Acosta si è clamorosamente ridimensionato disputando un Gran Premio completamente diverso. Il paradosso è che probabilmente il decimo posto corrisponda come risultato a quello che addetti e appassionati si aspettavano nell’anno di debutto nella massima categoria, ma ci siamo abituati bene e non vogliamo perdere il vizio di vederlo davanti.
Maverick Viñales: 4,5 – dopo lo splendido weekend in Texas, era atteso da protagonista in una delle gare di casa del calendario. Peccato che alle meraviglie viste in America, ha contrapposto l’anonimato di una prova insipida e al di sotto di ogni coerente pronostico. A meno che non si torni al vecchio schema in cui Viñales alterna ottime gare a prestazioni molto inferiori. Il nono posto con l’aprilia ufficiale grida vendetta, anche perché sembra che la moto sperimentale ce l’abbia lui e non Savadori. Insufficiente.
Jorge Martin: 5 – con la caduta a quindici giri dal termine, Jorge Martin ha perso l’occasione di allungare in classifica, proprio ai danni del suo diretto avversario. Ma calcoli a parte, l’attuale leader del campionato ha gettato in terra un risultato che, comunque fosse andato, avrebbe fatto la differenza in chiave mondiale e anche psicologicamente sui rivali di classifica. Una scivolata classica con perdita dell’anteriore che non ha avuto particolari conseguenze, ma che sottolinea una certa fragilità nel momento di sferrare i colpi decisivi. Il limite non è cadere all’undicesimo giro, ma non contenere il medesimo, quando si cerca di spingere al massimo e forse oltre la fisica.