MotoGP Misano vince Marquez, disastro Martin: le pagelle

La vittoria è andata a Marc Marquez che ha preceduto Bagnaia dopo l’errore di valutazione di Martin

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Alex Ricci

divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Pubblicato: 8 Settembre 2024 19:04

Al Misano World Circuit si è concluso il primo dei due round di MotoGP in programma all’impianto romagnolo. Una gara carica di suspance sin dalle prime battute, dato il cielo coperto di minacciose nuvole che hanno condizionato mentalmente piloti e team nella strategia da prendere. La vittoria è andata a Marc Marquez che ha preceduto Bagnaia dopo l’errore di valutazione di Martin rientrato troppo frettolosamente a cambiare la moto in vista della pioggia che non è mai scesa. Ma vediamo come si soo comportati i protagonisti della classe regina con le nostre pagelle.

I top 3

Francesco Bagnaia: 8 – con l’uscita di scena di Martin, le cose si sono molto semplificate in ottica campionato e il secondo posto dietro a Marc Marquez rimedia alla caduta di una settimana prima. Bravo a leggere la situazione atmosferica e non tentare un avventato cambio di moto in vista della pioggia, ha gestito una situazione che con un Marquez molto arrembante poteva tramutarsi in qualcosa di tragico. Con grande fiducia ha mantenuto il secondo posto fino alla scaletta del podio, recuperando venti punti, una fortuna in ottica campionato. Bravissimo.

Marc Marquez: 10 e lode – dove ci si aspettava di veder vincere un romagnolo (anche acquisito), il vecchio Marc ha battuto tutti con netta superiorità. Partito dalle retrovie, si è messo all’inseguimento e senza perdersi in banali schermaglie con gli avversari, ha raggiunto Bagnaia che libero dallo scomodo Martin, sembrava poter vincere. Infilato il campione del mondo alla prima occasione, Marquez si è messo a martellare il cronometro a suon di giri veloci, siglando il miglio tempo della gara proprio sul finale. Con la storica livrea del suo fondatore, il team Gresini celebra il secondo trionfo del 2024 in MotoGP, immagine storica di un piccolo capolavoro.

Brad Binder: 7 – un’altra gara in sordina, che senza i clamori degli spettacolari sorpassi e delle sfortunate cadute, si rivela redditizia e convincente, spegnendo anche qualche dubbio sulla reale competitività delle KTM, come tutte le altre marche ampiamente tenute a bada dalla flotta Ducati. Abile a non cadere nel tranello della falsa pioggia, il suo quarto posto è un prezioso risultato.

L’eroe di giornata

Enea Bastianini: 7,5 – tenace come al solito, Enea Bastianini è riuscito ad onorare l’impegno con il pubblico di casa e non potendo battere i due mostri che aveva davanti, si è aggiudicato il terzo posto dietro al suo compagno. Tanti punti per la squadra e la dimostrazione che “Bestia” c’è fino alla fine. Un leone.

I flop 3

Franco Morbidelli: 5 – partito dalla seconda casella dello schieramento, Morbidelli aveva come tutti piloti locali e svezzati su questo tracciato, di fare un’ottima gara. Purtroppo un sciagurata caduta al settimo giro lo ha tagliato fuori prima ancora che la prova entrasse nel vivo. Avrebbe potuto mantenere la posizione e resistere quel tanto che la corsa facesse selezione, data anche la frettolosa scelta di rientrare di alcuni piloti e la pioggia che mai è realmente caduta sull’asfalto di Misano.

Pedro Acosta: 4,5 – dopo uno splendido sorpasso ai danni di Bastianini, sembrava poter attaccare il podio, ma la cavalcata che aveva preventivato si è fermata per un errore marchiano. La sua è l’ennesima caduta che conferma la dose eccessiva di “manico” che ancora non controlla a dovere. Ripartito dai box, il suo impeto di orgoglio si è materializzato nel diciassettesimo posto finale, ma con meno foga dall’inizio poteva essere tutto un altro risultato. Non basta ambire, bisogna riuscire.

Jorge Martin: 3 – la suggestione di scappare via sotto la pioggia e dare un giro a tutti può fare brutti scherzi. Partito benissimo dalla seconda fila e dopo aver preso il controllo della situazione saldamente in seconda posizione, è rientrato ai box dopo che un accenno di pioggia aveva bagnato le visiere dei piloti con discreta importanza. Purtroppo, non è piovuto quai per niente e il suo “flag to flag” si è rivelato un errore totale che ha gettato alle ortiche ogni velleità di risultato utile. Resosi conto dello sbaglio, è poi rientrato nuovamente in pit-lane dopo soli due giri, rendendo semplicemente più pesante la brutta figura. Ancora in testa alla classifica, il suo vantaggio si è molto ridotto e precede Bagnaia di appena sette punti.