MotoGP Silverstone, Bastianini sorprende tutti: le pagelle

Meritata vittoria di Enea Bastianini che batte Jorge Martin sul finale nel G.P. di Gran Bretagna.

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Pubblicato: 5 Agosto 2024 08:04

Anche il G.P. del Regno Unito di MotoGP è andato in archivio. Sulla pista di Silverstone, la più lunga del campionato con i suoi 5,9 km, non si è celebrato solo il settantacinquesimo anniversario del Motomondiale, ma anche la vittoria meritatissima di Enea Bastianini. Un risultato ottenuto attacco dopo attacco e con una splendida bagarre con lo spagnolo Jorge Martin nel finale. Ma tra caschi e livree commemorative decorate per l’occasione, vediamo chi sale e chi scende nelle nostre consuete pagelle

I top 3

Francesco Bagnaia: 6,5 – sembrava avere la corsa in mano e dopo una brillante partenza, si è preso il comando della corsa, da dove non è comunque riuscito ad innescare una proverbiale fuga. A rendergli la vita dura ci ha pensato Jorge Martin che ha affondato l’attacco al momento più opportuno e il suo compagno di scuderia che non si è fatto sfuggire l’opportunità di andare a riprendere il primo e vincere. Comunque sul podio, mantiene vivo il suo dualismo con lo spagnolo del team Pramac tornato primo in classifica.

Jorge Martin: 7,5 – è stato bravissimo a non perdere il contatto da Bagnaia e a sfruttare il momento più opportuno per sferrare l’attacco vincente, scongelando di fatto una lotta per il podio che per molto tempo è rimasta sulle stesse posizioni e sembrava dovesse terminare senza colpi di scena. Una volta in testa ha messo distacco tra sé e Bagnaia, ma non aveva fatto i conti con l’altra Ducati di Enea Bastianini alla quale, per stanchezza o sfiducia delle gomme, ha regalato un sorpasso rivelatosi poi d’oro per il romagnolo. Molto positivo il suo ritorno in vetta alla classifica mondiale.

Enea Bastianini: 10 il migliore! E l’ha dimostrato dopo un inizio incerto dove a differenza di Bagnaia, si era complicato la vita finendo nel minestrone delle posizioni sotto il podio. Abile a non disintegrare le gomme nella sua rimonta, Enea si è ritrovato prima ad incalzare il compagno di team e poi, una volta passato Pecco, ha attaccato Martin che sembrava aver la vittoria in tasca. Coraggioso e fortunoso il suo sorpasso all’interno dello spagnolo, si è preso una meritatissima vittoria e da parte di un pilota uscente dal team e dall’orbita Ducati, è una dimostrazione di grande valore sportivo.

L’eroe di giornata

Fabio Di Giannantonio: 8 – sono cose che non si vedevano da tempo, ma l’aria storica delle celebrazioni ufficiali e tutte quelle livree dedicate al motomondiale ci hanno regalato un Fabio Di Giannantonio in versione “altri tempi”. Perché? Ne aveva di più di Alex Marquez e lo ha superato facendogli segno con la mano di accodarsi e farsi tirare all’inseguimento dei piloti davanti. Un gesto delle gare di un tempo che riempie di significato le gare, grazie a piloti così forti in grado di emozionare anche nelle scaltrezze e nella visione di gara. Ha concluso quinto dietro a Marc Marquez premiando la propria …

I flop 3

Aleix Espargaro: 5 – partire dalla pole position non è servito a molto e dopo qualche giro nelle prime posizioni è gradualmente calato per lasciare spazio alla truppa Ducati dove i più forti della casa di Borgo Panigale se lo sono mangiati in un boccone. Vedere poi Aleix e l’Aprilia livrea e casco replica “total Biaggi” prendere mazzate a destra e a sinistra fa un brutto effetto. Sesto finale ci fa capire che contro Marc Marquez, Di Giannantonio, Bagnaia, Bastianini e Martin, per lui non c’è storia.

Pedro Acosta: 5 – è stata una gara anonima dove a fare il “Pedro Acosta”, ci hanno pensato gli altri. Il nono posto non è un risultato in linea con quello che ci ha mostrato nella prima parte di stagione e l’unica nota positiva è che non ha commesso gli errori fatali della corse buttate via in una scivolata. Ma limitare la troppa irruenza non deve castrare le prestazioni e ci s’aspetta di vederlo davanti a lottare per la top five. Deve mettere a posto qualcosa e per ora non è sufficiente.

Marc Marquez: 5,5 – una gara da campione ridimensionato perché non è mai stato pericoloso per chi si è conteso il podio. Non è che il vecchio Marc si sia perso, ma gli altri stanno andando mediamente più forte e se lo spagnolo del team Gresini non ha gli avversari a tiro per poter ingaggiare un corpo a corpo, in questo periodo storico difficilmente può batterli. Sia chiaro che vedendo chi è salito sul podio, il quarto posto è un ottimo risultato, ma al momento è il massimo che possiamo spendere a favore dell’otto volte campione del mondo.