Anche il G.P. del Regno Unito di MotoGP è andato in archivio. Sulla pista di Silverstone, la più lunga del campionato con i suoi 5,9 km, non si è celebrato solo il settantacinquesimo anniversario del Motomondiale, ma anche la vittoria meritatissima di Enea Bastianini. Un risultato ottenuto attacco dopo attacco e con una splendida bagarre con lo spagnolo Jorge Martin nel finale. Ma tra caschi e livree commemorative decorate per l’occasione, vediamo chi sale e chi scende nelle nostre consuete pagelle
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I top 3
Francesco Bagnaia: 6,5 – sembrava avere la corsa in mano e dopo una brillante partenza, si è preso il comando della corsa, da dove non è comunque riuscito ad innescare una proverbiale fuga. A rendergli la vita dura ci ha pensato Jorge Martin che ha affondato l’attacco al momento più opportuno e il suo compagno di scuderia che non si è fatto sfuggire l’opportunità di andare a riprendere il primo e vincere. Comunque sul podio, mantiene vivo il suo dualismo con lo spagnolo del team Pramac tornato primo in classifica.
Jorge Martin: 7,5 – è stato bravissimo a non perdere il contatto da Bagnaia e a sfruttare il momento più opportuno per sferrare l’attacco vincente, scongelando di fatto una lotta per il podio che per molto tempo è rimasta sulle stesse posizioni e sembrava dovesse terminare senza colpi di scena. Una volta in testa ha messo distacco tra sé e Bagnaia, ma non aveva fatto i conti con l’altra Ducati di Enea Bastianini alla quale, per stanchezza o sfiducia delle gomme, ha regalato un sorpasso rivelatosi poi d’oro per il romagnolo. Molto positivo il suo ritorno in vetta alla classifica mondiale.
Enea Bastianini: 10 il migliore! E l’ha dimostrato dopo un inizio incerto dove a differenza di Bagnaia, si era complicato la vita finendo nel minestrone delle posizioni sotto il podio. Abile a non disintegrare le gomme nella sua rimonta, Enea si è ritrovato prima ad incalzare il compagno di team e poi, una volta passato Pecco, ha attaccato Martin che sembrava aver la vittoria in tasca. Coraggioso e fortunoso il suo sorpasso all’interno dello spagnolo, si è preso una meritatissima vittoria e da parte di un pilota uscente dal team e dall’orbita Ducati, è una dimostrazione di grande valore sportivo.
L’eroe di giornata
Fabio Di Giannantonio: 8 – sono cose che non si vedevano da tempo, ma l’aria storica delle celebrazioni ufficiali e tutte quelle livree dedicate al motomondiale ci hanno regalato un Fabio Di Giannantonio in versione “altri tempi”. Perché? Ne aveva di più di Alex Marquez e lo ha superato facendogli segno con la mano di accodarsi e farsi tirare all’inseguimento dei piloti davanti. Un gesto delle gare di un tempo che riempie di significato le gare, grazie a piloti così forti in grado di emozionare anche nelle scaltrezze e nella visione di gara. Ha concluso quinto dietro a Marc Marquez premiando la propria …
I flop 3
Aleix Espargaro: 5 – partire dalla pole position non è servito a molto e dopo qualche giro nelle prime posizioni è gradualmente calato per lasciare spazio alla truppa Ducati dove i più forti della casa di Borgo Panigale se lo sono mangiati in un boccone. Vedere poi Aleix e l’Aprilia livrea e casco replica “total Biaggi” prendere mazzate a destra e a sinistra fa un brutto effetto. Sesto finale ci fa capire che contro Marc Marquez, Di Giannantonio, Bagnaia, Bastianini e Martin, per lui non c’è storia.
Pedro Acosta: 5 – è stata una gara anonima dove a fare il “Pedro Acosta”, ci hanno pensato gli altri. Il nono posto non è un risultato in linea con quello che ci ha mostrato nella prima parte di stagione e l’unica nota positiva è che non ha commesso gli errori fatali della corse buttate via in una scivolata. Ma limitare la troppa irruenza non deve castrare le prestazioni e ci s’aspetta di vederlo davanti a lottare per la top five. Deve mettere a posto qualcosa e per ora non è sufficiente.
Marc Marquez: 5,5 – una gara da campione ridimensionato perché non è mai stato pericoloso per chi si è conteso il podio. Non è che il vecchio Marc si sia perso, ma gli altri stanno andando mediamente più forte e se lo spagnolo del team Gresini non ha gli avversari a tiro per poter ingaggiare un corpo a corpo, in questo periodo storico difficilmente può batterli. Sia chiaro che vedendo chi è salito sul podio, il quarto posto è un ottimo risultato, ma al momento è il massimo che possiamo spendere a favore dell’otto volte campione del mondo.