MotoGP, la sfida Martin-Bagnaia continua in Thailandia: gli orari della gara

Con Martin che ha allungato il suo vantaggio a venti punti, in Thailandia Bagnaia vuole prendersi la rivincita sullo spagnolo. A Buriram sbarca la MotoGP per un altro round decisivo.

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Pubblicato: 24 Ottobre 2024 09:36

Ci sono ancora 111 punti da assegnare a partire da questo weekend e il Gran Premio PT della Thailandia si prepara per altre sfide emozionanti che portano sempre più vicino al titolo di campione del mondo 2024. Jorge Martin (Prima Pramac Racing) ha incrementato il vantaggio su Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), che ora lo segue a venti punti di distanza, ma tutto può ancora accadere, grazie anche al terzo incomodo Marc Marquez.

Il circuito

Situato a 410 chilometri a nord est di Bankok, il circuito si trova a Buriram, capoluogo dell’omonima provincia ed è stato realizzato nel 2014 dall’architetto tedesco Herman Tilke. Lungo 4.554 metri è raccordato da 12 curve di cui la prima dopo lo start è una destra ad angolo retto che implica una potente frenata, prima di immettersi nel rettilineo lungo un chilometro e dove si raggiunge la velocità di punta. Caratterizzato dal tipico clima caldo umido, mette a dura prova moto e piloti che dovranno trovare refrigerio ad ogni occasione durante tutto il weekend per sostenere turni pi prova e gare. L’International Buriram Circuit può ospitare 100.000 persone paganti e riscuote un discreto successo tra gli appassionati del motomondiale che per tre giorni affollano le tribune, a cui viene attribuita un’ottima visuale su quanto accade in pista.

Bagnaia a caccia di Martin

Venti sono i punti che separano Martin leader della classifica e Francesco Bagnaia, secondo. Un margine aumentato dopo la tappa australiana che sulla distanza di Sprint Race e gara della domenica, ha favorito lo spagnolo, molto costante in questa ultima parte di stagione. A tre round dalla fine, questo vantaggio non mette al sicuro niente e nessuno, ma certamente spinge un po’ di pressione in più sul due volte campione del mondo che, in sella alla Ducati ufficiale dovrà prendersi qualche rischio e fare di tutto per recuperare, laddove entrambi i principali pretendenti al titolo non possono commettere errori. Di questo avvincente momento che il motomondiale sta offrendo, sicuramente non si possono fare previsioni certe, ma la sicurezza che non mancherà lo spettacolo, al netto di clamorosi colpi di scena, vale il biglietto o la levataccia domenicale per seguire la diretta.

Marc Marquez e Bastianini

Terzo in campionato, Marc Marquez (Gresini Racing) è reduce da una bella vittoria in Australia dove a prevalso nel duello con il connazionale Martin e ha regolato tutti in modo netto. Non dovendosi preoccupare del risultato e non dovendo pensare alle ridotte possibilità in termini di titolo iridato, Marquez giunge al GP di Thailandia, già vinto due volte, con grande ottimismo. La matematica tiene ancora in gioco Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), che dovrebbe comunque vincere o stracciare i tre che lo precedono per considerare ancora la vittoria finale. A rendere più suggestiva la sua condizione è la stessa libertà da pressioni che tocca a Marquez e che lo avvantaggerebbe qualora il compagno di scuderia e il leader della classifica commettessero passi falsi.

Lo spettacolo

Non ci sono idoli locali tra le fila della MotoGP, ma questa categoria è sempre al centro del mondo mediatico anche a queste latitudini. Oltre ai già citati Bagnaia, Marquez, Martin e Bastianini, c’è attesa per il rientro di Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3), che dopo l’infortunio ha saltato la gara lunga di domenica scorsa e può tornare a infiammare il tracciato con i suoi attacchi furibondi. Molta passione anche per Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) che, nonostante la brutta caduta di domanica, sul finale di questa particolare annata, sta tornado con prestazioni di livello e la velocità che lo aveva fatto acclamare da pubblico e critica, mentre un altro beniamino del pubblico asiatico e Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha), prima guida Yamaha e campione del mondo 2021, arrivato nono a Phillip Island, davanti al compagno Alex Rins, tredicesimo.

Nella passata stagione, in lotta per il titolo a Buriram c’era anche Brad Binder (Red Bull KTM Factory), secondo alla bandiera a scacchi. In una stagione più difficile del previsto, proverà certamente ad essere lì davanti anche in questo appuntamento. Dopo l’incidente nella Sprint, Maverick Viñales (Aprilia Racing) è arrivato dietro a Binder e continuerà la caccia alla top five, mentre il suo compagno di box Aleix Espargaró proverà a migliorarsi anche se le Aprilia sono in calo. Raul Fernandez (Trackhouse Racing) ha centrato la top ten in Australia, avvicinandosi a Viñales, programmando l’obbiettivo di ripetersi e molto probabilmente vedremo ancora in azione Lorenzo Savadori, al posto di Miguel Oliveira. Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) in Australia è arrivato ai piedi del podio e prima di sottoporsi a intervento chirurgico alla spalla che di fatto gli faraà terminare la stagione in anticipo, proverà a lasciare il segno nel suo ultimo impegno per il 2024.

In cerca di riscatto

È stato un buon fine settimana per Johann Zarco (CASTROL Honda LCR) – alle spalle di Miller in Australia – e Luca Marini (Repsol Honda Team), che ha confezionato il suo miglior weekend, con un decimo posto nella Sprint e un quattordicesimo domenica. Altra caduta invece per il suo compagno di box Joan Mir; Takaaki Nakagami (IDEMITSU Honda LCR), sempre più pronto a lasciare la MotoGP per diventare collaudatore ufficiale, cercherà di riscattare il difficile GP australiano.

Gli orari da tenere d’occhio

Sprint Race: sabato 26 ottobre 2024  alle 10.00 ora italiana

Gran Premio: domenica 27 ottobre 2024 alle 9.00 ora italiana