Superbike 2024: si parte in Australia, il calendario

Il calendario superbike 2024 visto tappa per tappa

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Alex Ricci

divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Pubblicato: 21 Febbraio 2024 09:53

Il conto alla rovescia è cominciato e mancano poche ore all’inizio del WorldSBK 2024, il campionato per moto derivate di serie che, come d’abitudine, partirà a Philip Island in Australia dal 23 al 25 febbraio. La tappa oceanica che vedrà delinearsi i primi riscontri validi per il titolo di campione del mondo, dopo un lungo inverno passato dai team a fare test, sarà anche l’unica corsa fuori dai confini europei e quindi necessaria per poter omologare questa competizione come mondiale.

Con quasi un mese di distanza da Phillip Island, il circus della Superbike tornerà nel vecchio continente per la seconda gara a Barcellona. Il tracciato del Montmeló è da qualche anno in calendario e arricchisce l’ispanocentrismo di questa competizione internazionale. Prima delle tre gare spagnole in programma, al circuit de Barcelona-Catalunya vedremo prendere forma il vero volto del campionato.

Ad aprile, tra il 19 e il 21, sarà la volta di Assen, la corsa più a nord di tutta la stagione e tracciato storico per antonomasia. Ad Assen si gareggia dalla notte dei tempi e nonostante i cambiamenti che ha vissuto negli anni, la gara olandese conserva sempre un fascino e una bellezza unica. Vincere ad Assen significa essere indubbiamente uno dei piloti più forti della storia, tanto che è chiamata “l’università della moto” e “la cattedrale della velocità”. Il clima intorno all’evento è qualcosa d’imperdibile e vale la pena esserci dal vivo.

Una pausa di quasi due mesi e Misano inaugurerà l’estate tra il 14 e il 16 giugno con il primo dei due round italiani. Anche in questo caso, Misano si rivela per i nostri portacolori e per molti team e le marche italiane impegnate la gara di casa. Una festa che come ogni anno si rivela leggendaria e conclude il primo terzo di stagione dove la classifica comincia a prendere quota e capiremo se c’è già qualcuno in fuga verso qualcosa di importante o se saremo davanti ad una lotta serrata per le prime posizioni.

Donington Park fu la sede della prima corsa della Superbike nel 1988 e da allora ha sempre rappresentato la passione di tutto il Regno Unito per questa serie. Nulla di più tradizionale che andarvi a metà luglio dove tra il 12 e il 14 non mancheranno le sorprese. Il tracciato inglese è stato spesso teatro di qualche exploit di wild card locali, ma anche di specialisti del tortuoso saliscendi dell’east-midlands. Speriamo che non piova.

A Most qualcuno ha imparato come si guida una moto da oltre trecento all’ora nel più old style dei circuiti. Dal 19 al 21 luglio, il Most Autodrom ospita per la quarta volta il Gran Premio della Repubblica Ceca di WSBK e come succede spesso da quelle parti, il pubblico ama vivere il weekend in pista gremendo gli spalti e affollando il paddock tra corse, birra, cibo a ciclo continuo e tanta allegria. Posto strategico per i fan della vicina Germania che considerano l’evento un po’ come se fosse il loro GP e giungono in pista con i mezzi più disparati, ma soprattutto con così tante moto da dover essere parcheggiate in un’apposita area ricavata da una pista di atterraggio per elicotteri.

Come spesso accade quando seguiamo la Superbike in Europa, si salta da una parte all’altra del continente e dopo una gara all’est, ecco che ci catapulteremo all’estremo ovest, in Portogallo dove a Portimão potremo goderci il caldo estivo dell’Algarve in tutta la sua bellezza. Bellezza anche del circuito che da molti è stato ribattezzato “le montagne russe” per la grande varietà di curve e saliscendi che lo configurano in maniera spettacolare. Effettivamente all’Autodromo Internacional do Algarve manca solo il giro della morte delle Hot-Wheels.

Ma il ping-pong degli spostamenti continua e lasciate le sponde dell’Atlantico, per il weekend del 23-25 agosto, si ritorna nel cuore d’Europa con il Gran Premio d’Ungheria che oltre ad essere una novità di questa stagione, rappresenta la tappa più ad est di tutto il calendario. Seconda dopo Most a solcare le terre dell’antico blocco orientale, al Balaton Park Circuit si attendono tanti appassionati che da troppo tempo non possono beneficiare di una corsa in casa e di tutte le rappresentanze di motociclisti e fan che giungeranno sulle rive del lago dalla vicina Budapest, ma anche da Slovacchia, Austria e aree circostanti.

Se c’è un luogo che da sempre ha fatto concorrenza al tifo del Mugello dei tempi migliori, questo è sicuramente il Circuit de Nevers Magny-Cours con i suoi vivaci tifosi che popolano “le village” in tende, camper, roulotte e per un fine settimana, non lesinano su festeggiamenti h 24. Il clima di Magny-Cours si scalderà già dalle prime ore della serata del 6 settembre per durare fino a tardi con il gran finale di domenica 8. Da non perdere assolutamente.

La Francia è anche il round che inaugura la fase finale del campionato, l’ultimo terzo di stagione dove i piloti in lizza per qualcosa di grosso metteranno a segno i propri colpi. Dal 20 al 22 settembre si scenderà in Italia e più precisamente al Cremona Circuit che debutta come location del motociclismo che conta e di questo sport, ai massimi livelli. Ci sono grandi aspettative per un tracciato che fino alla fine del prossimo settembre avrà ospitato solo campionati minori, ma non per questo meno importanti da un punto di vista logistico, tecnico e intrattenitore. C’è molta curiosità e voglia che questa nuova oasi delle corse si consolidi per il futuro.

Il rush finale del campionato è formato da una doppietta di gare in Spagna. Si torna quindi nella Penisola Iberica per attraversarla da parte a parte. Se dal 27 al 29 settembre la Superbike sarà al Motorland di Aragon, pista moderna e apprezzata da tanti piloti molto veloci sui tracciati tecnici, l’ultima gara si correrà a Jerez de la Frontera, uno dei luoghi storici, dove il tempo sembra essersi fermato e nella calda Andalusia, il cronometro dei tempi segna le giornate come il sole che cala tardi anche a ottobre inoltrato. L’auspicio è godersi lo spettacolo anche nel weekend del 18-20 ottobre per assaporare fino all’ultima curva ogni momento di quella che si preannuncia una della annate più ricche e speriamo gloriose, di sempre.