Superbike, a Misano Razgatlioğlu batte le Ducati: le pagelle

Chi sale e chi scende nelle nostre pagelle di Misano.

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Pubblicato: 17 Giugno 2024 08:55

Il round di Misano Adriatico del WorldSBK ha visto mettere a referto il miglior weekend di sempre di Toprak Razgatlioğlu, di sicuro, da quando è in BMW. Non è bastata la competitività di Ducati e dei suoi due cavalli di razza, così come gli indipendenti e tutti gli “outsider” hanno interpretato il ruolo dei comprimari. Degno della gloria che si celebra ad un vincitore, per Danilo Petrucci al ritorno dal grosso infortunio di due mesi fa, il sesto posto in Gara 2 vale un trofeo.

I top 3

Toprak Razgatlioğlu 10 e lode – Superlativo . Il suo è quello che andrebbe omologato nel manuale delle gare motociclistiche come il “weekend perfetto”. Pole position e tre volte primo, lo confermano il fenomeno che BMW cercava per salire di grado in Superbike e probabilmente, l’M1000RR è sempre più la moto che meglio esalta le funamboliche doti del pilota turco. Ad arricchire il palmarès di questo round, lo storico slam del marchio bavarese che mai era riuscito a dominare tutte e tre le manche in un solo appuntamento. E a chi non fosse abbastanza chiaro che non si tratta di casualità, i ventuno punti di vantaggio sul secondo in classifica sono già un bel bottino da metter da parte. Il migliore.

Nicolò Bulega 8,5 – Bravissimo è dire poco perché sta dimostrando di essere l’unica vera minaccia per il binomio Razgatlioğlu-BMW. Ha corso e guidato con grande talento come se fosse nella classe regina da una vita, mentre è solo al quarto weekend della sua carriera. L’unica vera motivazione ai suoi tre secondi posti è proprio l’impressionante prestazione del turco che nell’ultima manche gli ha inflitto più di tre secondi di distacco. Con i punti di questo round balza in avanti nella classifica del mondiale, prendendo la seconda posizione che fino a Misano era del suo compagno di box, Álvaro Bautista.

Alex Lowes 7,5 – Non poteva fare miracoli contro Razgatlioğlu e la coppia Ducati, ma è stato molto abile a non commettere errori. Con un terzo, un quarto e un quinto posto, ha raccolto punti preziosissimi, mantenendosi agganciato al treno dei primi tre in fuga. Una bella reazione per Kawasaki che, allo stato attuale, ha nell’inglese il pilota di riferimento della serie.

I flop 3

Sam Lowes 4,5 – continua ad andare fortissimo, con una guida generosa e spettacolare, ma continua anche a finire in terra, portando a termine solo Gara 2, con un poco edificante tredicesimo posto. Il suo passo è impressionante, ma deve imparare a contenere la straripante guida per portare a casa bei piazzamenti e più punti. Risolta questa questione, il podio potrebbe risultare alla sua portata.

Jonathan Rea 5 – Per quanto sia il più grande campione dell’ultimo periodo, il sei volte iridato della Superbike sta lottando con problemi ancora più grandi. Non è certamente “bollito” e non si è nemmeno dimenticato come si fa girare una moto in pista, ma quello che sta succedendo a Rea è paradossale. Non è che gli altri piloti Yamaha siano al settimo cielo, ma tutti tranne lui rispettano i propri parametri. Anche la differenza con il compagno di scuderia Locatelli è troppo grande. Con un ottavo posto nella Superpole Race e un decimo in Gara 2, speriamo che trovi presto le soluzioni e smetta di convivere con le difficoltà.

Dominique Aegerter 4 – Deluso dalle sue prestazioni, non ha rispettato le attese della vigilia. Nonostante fosse un round a lui favorevole e nei pronostici poteva competere per posizioni di rilievo, non è bastata nemmeno la discesa in massa dei tifosi svizzeri a fargli da contorno. Fuori in tutte le manche, ha concluso a zero punti una delle più attese tappe dell’anno.

L’eroe di giornata

Danilo Petrucci: 8 – Rientrato dopo il grosso infortunio rimediato con la moto da cross e per il quale ha saltato il round di Assen, Guida come se non fosse successo niente, stringendo i denti e facendo sembrare convalescenti i suoi avversari. Soprattutto quelli sorpassati di forza, battuti nell’uno contro uno. Splendido il mismatch con un Axel Bassani più competitivo rispetto all’avvio di stagione. Serve ancora un po’ di tempo per ritrovare la forma, ma l’ospedale è già un lontano ricordo.