Dopo una sosta di ben sette settimane, tornano a ruggire i motori del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike che, da venerdì 14 a domenica 16 giugno, saranno al Misano World Circuit per il quarto emozionante round della stagione 2024. Il primo quarto di campionato ha già mandato in archivio gare spettacolari che hanno stravolto la classifica ad ogni tappa. Con questo appuntamento entriamo direttamente nel vivo della stagione, pronti per ritrovare i tanti protagonisti della serie.
Indice
Il circuito
Intitolata a Marco Simoncelli, la pista di Misano è uno degli impianti storici che da sempre ospita la massima categoria mondiale per moto derivate di serie. Nato nel 1973, ha vissuto dei cambiamenti che negli anni lo hanno riqualificato nel panorama internazionale. Grazie alla sostanziale inversione del senso di marcia del 2007 a cui deve la configurazione attuale, Misano World Circuit si è reso ancor più importante, divenendo una sede fissa dei massimi livelli del motorsport. Lungo 4.226 metri, con dieci curve a destra e sei a sinistra da percorrere in senso orario e su un layout prevalentemente piatto, nel 2023 Álvaro Bautista vi ha firmato la Superpole record di 1’33.017, in sella alla Ducati Panigale V4R. L’assenza di dislivelli veri è infatti la sua caratteristica principale, mentre il rettilineo più lungo subito dopo una curva a gomito, il curvone a destra da affrontare a gas spalancato e la doppia destra in sequenza che anticipa la potente frenata del “Carro”, esaltano una guida agile in ingresso curva e la potenza del motore in uscita. Attualmente è una delle strutture più evolute in termini di sicurezza, ma anche di servizi e intrattenimento del pubblico, che trova in questo autodromo un luogo culto della Superbike, attivo tutto l’anno.
Cosa ci aspetta
I primi tre round ci hanno mostrato tre volti diversi del WorldSBK 2024 e questa tappa di Misano può veramente incendiare il campionato. Attualmente al comando della classifica, Bautista ha l’obbiettivo di consolidarsi in vetta, incrementando il proprio punteggio in tutti i modi. Vincendo, porterebbe a quota cento il numero di vittorie dei piloti spagnoli e aumenterebbe quello di Ducati che è storicamente il marchio più vittorioso a Misano con trentasette successi. Staccato di soli sei punti, Toprak Razgatlioğlu sembra aver trovato già da un po’ la giusta alchimia tra il suo funambolico stile di guida e la BMW M 1000 RR che ha portato in trionfo anche ad Assen. Nei test del mese scorso è stato velocissimo, ed è per questo il primo indiziato alla vittoria di gara.
Gli italiani sono ovviamente sempre tra i favoriti e a guadagnarci in percentuale è ancora Ducati. Per Nicolò Bulega, già vincitore quest’anno e terzo in campionato, la possibilità di riprendere in mano la classifica non è una vaga idea e di tutta la pattuglia italiana è il più quotato. Michael Ruben Rinaldi (Ducati-Motocorsa), è il pilota che più respira aria di casa. Il nativo di Sant’Arcangelo di Romagna è infatti il pilota locale di tutta la griglia della Superbike e da specialista del tracciato, ha qualche buona carta da giocarsi durante il weekend. Andrea Iannone, con la Panigale del team Go Eleven, correrà per la prima volta una gara ufficiale di Superbike a Misano, dove non ha mai vinto ai tempi del Motomondiale, ma potrebbe essere proprio l’occasione per sovvertire questo trend. Al suo pari in classifica c’è Andrea Locatelli, al momento pilota di punta e portabandiera Yamaha del team Pata Prometeon, ma che non è mai salito sul podio di Misano da quando è approdato alle derivate di serie. Tra i nostri portacolori va segnalato anche Michele Pirro che, come di consuetudine, dal ruolo di collaudatore ufficiale Ducati per WorldSBK e MotoGP, spende una delle sue Wild Card.
A caccia di riscatto
Danilo Petrucci (Ducati-Barni), rientra dopo il grosso infortunio che si è procurato prima di Assen con la moto da cross e che lo ha tenuto fermo per guarire dalle fratture riportate. Tornando titolare, sarà un weekend impegnativo per il pilota ternano e un vero test per le sue condizioni fisiche. Chi è a caccia di risultati sono certamente le Kawasaki ufficiali, ma se per Alex Lowes (4°), un podio potrebbe tenerlo aggrappato alle prime posizioni, Axel Bassani deve recuperare la competitività che lo ha contraddistinto nelle ultime stagioni. Ancora in alto mare con la quattro cilindri di Akashi, ha il compito di raddrizzare la rotta, magari sfruttando l’effetto campo e il calore del pubblico italiano. Iker Lecuona e Xavi Vierge con le CBR1000 RR-R sono molto lontani dalla lotta per le prime posizioni e devono assolutamente portare progressi al team Honda HRC, mentre Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team), che ad Assen ha ottenuto il suo primo podio, può ripetersi così come il suo compagno di scuderia Dominique Aegerter vede l’obbiettivo. Tra gli outsider anche Sam Lowes (Ducati-Marc VDS), che dopo sprazzi di grande competitività, accompagnati da qualche scivolata di troppo, occupa solo l’undicesima posizione in campionato e deve recuperare terreno.
Sorvegliato speciale
Dopo tre round è ancora Jonathan Rea il più atteso dalla pista. Tra la seconda manche di Barcellona e la prima di Assen, sembrava aver trovato la strada giusta per portare sé e la Yamaha Pata Prometeon fuori da quell’incerto inizio di stagione. Un lasso di tempo troppo breve, dopo il quale il sei volte campione del mondo è ripiombato nel torpore da cui la squadra spera di farlo uscire al più presto. Come dichiarato dal team principal Paul Denning, l’ultima giornata di test è stata la migliore di sempre e si è lavorato su modifiche che permettano a Rea di guidare meglio la sua R1.
Orari e programmazione TV
**Per vivere tutte le emozioni live delle gare basta collegarsi a worldsbk.com, skygo.sky.it, NOWtv.it, Sky Sport e in chiaro su tv8.it e TV8, al tasto “8” del digitale terrestre**