Inserito in calendario da poche stagioni, il round di Most, in Repubblica Ceca, sta già diventando un appuntamento storico, soprattutto grazie alla terza tripletta consecutiva di Toprak Razgatlioğlu, che dopo Misano e Donington, prosegue imperterrito la sua cavalcata. Ottima difesa di Bulega, meno fortunato Bautista, Iannone e Petrucci a podio, vediamo come sono andati protagonisti delle nostre pagelle.
I top 3
Andrea Iannone 7 – sta ancora prendendo le misure a tutto e per non aver mai girato a Most prima di venerdì scorso, il podio di Gara1 è veramente un gran risultato. Non poteva fare di meglio contro un Razgatlioğlu in grande spolvero e Danilo Petrucci, “vecchia volpe” del tracciato ceco. Meno fortunato nelle altre due manche, è stato abilissimo a non cadere e andare lungo, quando proprio Petrucci e Bautista si sono fatalmente toccati all’ingresso della prima curva. Difficile rimontare dalle ultime posizioni, ma l’ottava piazza porta punti e si consolida sesto in classifica.
Danilo Petrucci 7 – in un anno e mezzo di questa Superbike ci ha fatto ben capire di apprezzare il tracciato di Most. Subito sul podio in Gara1, non si è ripetuto nella manche di domenica, cadendo con Bautista alla prima curva dopo il via. Peccato, ma resta un eroe di questo round e non sembra guidare ancora dolorante dell’infortunio che gli ha fatto saltare Assen. C’è tempo e chissà che non arrivi la tanto inseguita vittoria. I frutti sono maturi.
Toprak Razgatlioğlu 10 – meriterebbe “11” per quello che ha fatto e stavolta con schiacciante superiorità. Ha impiegato pochissimo a scrollarsi Bulega e ogni tentativo di rivalsa sulla sua prestazione. I fatti dicono che con il round della Repubblica Ceca, mette a referto la terza tripletta consecutiva tra Gara1 – 2 e Superpole Race. Ma mentre gli aggettivi per definire il suo modo di guidare e il salto che ha fatto BMW grazie a lui si sprecano, gli altri piloti della casa tedesca stanno a guardare una moto sempre più affidabile in mano a un extraterrestre che, ancora beneficiario delle superconcessioni, non sembra preoccuparsi di eventuali future regolamentazioni. E mancano veramente tante gare.
I flop 3
Axel Bassani 4 – continua il faticoso campionato di Axel sulla Kawasaki ufficiale e il suo rendimento è piuttosto sottodimensionato al potenziale di una moto che, pur senza un marziano come Rea, concede scampoli di competitività con Alex Lowes (a podio in Superpole Race), capace d’ingaggiare qualche bel duello, con una certa frequenza. Non è che la “verdona” di Akashi sia un fenomeno di moto rispetto alla concorrenza e il suo sviluppo si è fermato laddove il prossimo anno cederà il posto alla Bimota-Kawasaki, ma per il nostro porta colori sembra veramente un oggetto misterioso.
Álvaro Bautista 5,5 – la moto di Bautista è penalizzata dalla zavorra, ma nei tempi migliori, il pilota di Talavera de la Reina non aveva di queste scuse e stravinceva lo stesso. Quest’anno la zavorra è tutt’altro che un provvedimento tecnico, ma somiglia più all’inarrestabile cavalcata di Razgatlioğlu e della grande competitività del suo compagno di scuderia. Peccato per la caduta con Petrucci che fortunatamente non ha avuto conseguenze per nessuno, ma sicuramente un quarto posto è un po’ poco per uno come lui e per rimanere in scia al turco.
Jonathan Rea 5 – sempre lontano dal Rea ostico e vincente di un tempo, vederlo infilare piloti con attacchi micidiali sembra quasi un sogno, ma poi ci si sveglia e alla fine passare Rinaldi o Lecuona è poca cosa, dato che poi ci sono i vari Van der Mark, Gardner e Locatelli che sembrano irraggiungibili. Un tempo non sapeva nemmeno chi corresse dalla terza posizione in giù, mentre ora conosce tutti gli sponsor e le livree degli avversari. Certamente non è l’unico responsabile di questo mezzo disastro, ma la verità è che il “Loka” (terzo in Gara2), lo suona spesso e volentieri.
L’eroe di giornata:
Nicolò Bulega: 9 – è sicuramente il pilota che ha sorpreso di più e con la sua costanza e la facilità con cui si è candidato avversario numero uno di Razgatlioğlu, ci stiamo dimenticando che è un debuttante assoluto della categoria. Capace si fare ombra a uno come Bautista, al momento ha solo la BMW del turco a scombinare i piani e ridurre drasticamente le sue velleità di vittoria. Sta facendo un ottimo lavoro, tiene alta la bandiera di Borgo Panigale e se non può vincere raccoglie tutto il possibile. Secondo in Superpole Race e Gara2, per ora non lo fa nessun’altro.