Sullo spettacolare circuito di Magny-Cours si è concluso l’ottavo round del WorldSBK. Come spesso accade a queste latitudini, piloti e team sono costretti fare i conti con la pioggia. Con Toprak Razgatlioğlu grande assente dopo la terribile caduta di venerdì, vediamo chi ha brillato e chi no nelle nostre pagelle.
Indice
I top 3
Danilo Petrucci 8,5 – non guida una moto ufficiale, ma sale spesso sul podio. Tre volte in questo round francese, ma viene da una serie di sei podi in tre tappe. Per il pilota di Terni non solo la forma fisica è recuperata, ma anche il concetto di questa Superbike moderna che non sembra chiaro a tutti. Nel dubbio Danilo dà del gas e si mostra costante e avversario da cui difendersi. Attualmente quinto in classifica generale, potrebbe essere fautore di una stagione memorabile per il team Barni.
Nicolò Bulega: 7 – dopo la caduta del sabato, era necessario rispondere subito. Così ha fatto Nicolò Bulega che dopo aver vinto la Superpole Race, si è guadagnato la testa della corsa subito e non l’ha mollata fino alla fine. Terza vittoria per il rookie che non stupisce più da quanto guida la mille come un veterano. Con il leader della classifica fermo ai box recupera punti preziosi e tiene vive le speranze in vista delle prossime gare. Il suo talento non si discute e in Francia lo ha fatto vedere.
Alex Lowes: 6 – si sa che con la pioggia diventa un “tonno” inarrestabile, ma se nella manche nel sabato ne ha combinate di tutti i colori, guidando al di sopra della tenuta di strada, cadendo e strappando la carena fino a farsi fermare dai giudici di gara, la domenica si è mostrato competitivo anche in condizioni più normali e di quasi asciutto. Partito da lontano, si e prodotto in una bellissima cavalcata che lo ha portato a lambire il podio. Una risposta di carattere e di grande fiducia nei propri mezzi. Peccato per il terzo posto sfiorato, ma la reazione va premiata.
L’eroe di giornata:
Michael van der Mark: 8 – aveva già fatto intravedere di essere cresciuto insieme alla sua moto. Merito della cura Razgatlioğlu e della grande fiducia che le prestazioni del campione turco hanno infuso in tutto l’ambiente BMW. Sotto la pioggia di Gara1, l’olandese volante ha prima lasciato scappare Alex Lowes, scivolato per una guida un po’ troppo oltre il limite sul bagnato e si è poi guadagnato la meritata vittoria con un passo da vero mago dell’acqua. Una vittoria che impreziosisce il lavoro della casa ufficiale bavarese che con il proprio pilota di punta fuori dai giochi, ha potuto contare su un più che degno compagno.
I flop 3
Axel Bassani: 5 – anche per lui la gara del sabato non è stata fortunata. Ma quando sembrava aver azzerato tutto in Gara2, completando il tris di piloti che poteva materializzarsi in un podio tutto italiano, ecco che arrivata una penalità a l’obbligo di u long-lap. Peccato, ma se non ci si metta la sfortuna, ci pensa lui a buttare le occasioni. Perché è proprio il risultato che fa la differenza in certi momenti, ma Axel Bassani da Feltre sembra non venirne fuori. Noi continuiamo a rimandarlo, ma è già settembre.
Sam Lowes: 3 – chi corre come il gambero è Sam Lowes, che a differenza del suo gemello, non sembra mai in grado di migliorare. Dopo un avvio di stagione che lo vedeva lottare per le prime posizione dopo il podio è gradualmente involuto e non ha concluso nessuna delle due manche lunghe. È l’unica Ducati che non va e poco importa se sulla carta stampa qualche giro veloce, perché come dice un vecchi adagio, i cavalli vincenti si vedono alla fine.
Andrea Iannone: 5,5 – insufficienza con riserva per Andrea Iannone che a Magny-Cours non ha mai gareggiato prima e si vede. La dodicesima posizione di Gara1 è un po’ opaca, ma non essendo un pilota veloce con pista bagnata, raccoglie abbastanza. Con qualche assente di troppo (Razgatlioğlu, Rea e Bautista), ha fatto suo il quinto posto, ma poteva fare molto di più. Troppo esigenti? Ma anche lui lo è e sappiamo che può confezionare prestazioni di tutt’altro livello. Da incoraggiare.