Addio ai concessionari Stellantis, grandi novità per il Gruppo

Con il cambiamento avviato nel 2023, le concessionarie del Gruppo Stellantis cambiano natura, lasciando alle Case maggiore controllo su vendite e prezzi

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 28 Novembre 2022 12:42Aggiornato: 22 Ottobre 2024 10:58

Il Gruppo Stellantis ha parlato di una riorganizzazione della rete vendita, avviata nel 2023. L’obiettivo è promuovere un modello di distribuzione sostenibile, facendo affidamento su una rete multibrand dei marchi Stellantis, performante, efficiente e ottimizzata. Si procede quindi a pieno ritmo con l’attuazione del piano strategico Dare Forward 2030, con l’ambizione di affermarsi come leader in termini di soddisfazione dei clienti per i prodotti e servizi su tutti i mercati.

Il modello di distribuzione del settore oggi è ampiamente influenzato dai cambiamenti normativi e climatici, la gamma dei diversi brand quindi si spinge sempre più verso l’elettrificazione. Come il Gruppo aveva già annunciato durante lo Stellantis EV Day nel mese di luglio 2021, tutti i marchi sotto “la sua ala” mirano collettivamente a raggiungere – con i veicoli elettrici a batteria (BEV) – il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa entro la fine del 2030. A partire dal 2025, l’azienda lancerà solo modelli BEV per i segmenti di lusso e premium e poi estenderà l’offerta a tutta la gamma. È importante notare che, a partire dal 2026, in Europa saranno lanciati solo BEV.

Il grande cambiamento

Stellantis vuole guidare questo cambiamento, dando alla sua rete la possibilità di adattarsi con anticipo in un contesto sempre più competitivo, con nuovi attori. Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa allargata, ha dichiarato: “La visione di Stellantis è promuovere un modello di distribuzione sostenibile e tutte le parti interessate beneficeranno di questi cambiamenti che saranno incentrati sulla customer experience.

I clienti trarranno vantaggio da un approccio multimarca e multicanale con una gamma più ampia di servizi. I concessionari disporranno di un nuovo ed efficiente modello di business concepito per sfruttare il portafoglio di 14 marchi di Stellantis, creare sinergie, ottimizzare i costi di distribuzione e offrire ulteriori soluzioni di mobilità sostenibile. I nostri partner svolgono un ruolo importante essendo i rappresentanti dei nostri brand sul campo”.

Che cosa si sta facendo

Al momento il Gruppo, insieme ai suoi partner commerciali, ha intrapreso relazioni reciprocamente costruttive per contribuire allo sviluppo del modello futuro, tenendo conto della nuova regolamentazione BER (Block Exemption Regulation). Il processo di trasformazione sarà guidato da Paesi quali l’Austria, il Belux (ovvero Belgio e Lussemburgo) e i Paesi Bassi – a partire da luglio 2023. Il resto d’Europa man mano seguirà il modello dei primi Stati aderenti, con l’implementazione del nuovo schema di distribuzione.

La simulazione economica comparativa con il modello previsto dimostra una redditività almeno equivalente, se non superiore, per la rete, pur considerando un aumento dei costi sostenuti da parte di Stellantis e la riduzione dell’esposizione ai rischi dei rivenditori. In vista di questo cambiamento, a livello nazionale le organizzazioni sono state coinvolte nel flusso di trasformazione e sono state strutturate per essere più flessibili e agili rispetto al nuovo customer journey, creando un ecosistema più efficiente e sostenibile, in grado di supportare l’evoluzione del settore automotive.

Quello che vuole quindi fare Stellantis è passare a un “modello di agenzia” in cui i produttori stessi assumono maggiore controllo delle transazioni di vendita e dei prezzi. I concessionari dovrebbero quindi concentrarsi esclusivamente su assistenza e consegne, senza margini su prezzi e politiche commerciali. In pratica, se oggi i concessionari lavorano in nome e per conto proprio e gli agenti in nome e per conto di terzi, Stellantis invece vorrebbe puntare ai commissionari, che lavorano in nome proprio, ma per conto terzi.