Enzo Ferrari è stato una figura titanica nella storia dell’automobilismo, e non solo. Chissà in quanti avrebbero immaginato che quel bambino, nato a Modena il 18 febbraio del 1898, un giorno sarebbe stato capace di tirar su una fabbrica di magie a suo nome e realizzato una leggenda che ancora adesso vive e arde di intensa passione in ogni angolo del mondo. La Ferrari non è solamente una leggenda sportiva, un mito su quattro ruote e un’esclusiva azienda automobilistica. È semplicemente un sogno divenuto realtà. “Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”, diceva il vecchio Enzo. Bene, ancora oggi il rosso è il miglior manifesto di quelle auto rombanti e affascinanti, le figlie meccaniche di Enzo che scompariva nella sua città il 14 agosto del 1988. Trentasei anni fa.
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Il ricordo di Modena e Maranello
Il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, esprime gratitudine e ricordo per “una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia e nel cuore della nostra città: Enzo Ferrari non è stato solo un pioniere dell’automobilismo, ma anche un simbolo di innovazione, passione e determinazione. Il suo straordinario impegno e la sua visione hanno portato il nome di Modena nel mondo, rendendola sinonimo di eccellenza e bellezza. È con orgoglio che vediamo come la figura di Ferrari sia stata celebrata a livello internazionale attraverso il recente film di Michael Mann, che ha portato la sua storia sugli schermi di tutto il mondo“.
Questa ricorrenza – aggiunge il sindaco di Maranello, Luigi Zironi – “ogni anno ci emoziona, ci riporta alla profonda passione con cui il Drake ha creato il mito Ferrari, intrecciandone il destino alla nostra terra. Una terra che ha condiviso il suo amore per i motori e le sue ambizioni, e che ora continua a custodire la memoria delle sue gesta con l’affetto e la fierezza che si riserva solo ai più grandi“.
Enzo Ferrari in pillole
Non è mai semplice incanalare in poche righe cosa sia stato Enzo Ferrari, probabilmente la sua leggenda è la miglior testimonianza. Il modenese è stato un pilota, un direttore di scuderia sportiva, un industriale dell’automobile, e seppur questi ruoli siano tanto diversi tra loro, lui li ha interpretati sempre nella medesima maniera, con coraggio, passione, lungimiranza e spirito di primeggiare.
Enzo Ferrari non si è mai concesso una pausa: “Io non ho mai fatto un viaggio turistico e non sono mai andato una volta in vita mia in vacanza; per me le più belle ferie sono quelle di restare nella mia officina quando vi sono rimasti pochi collaboratori“. È scomparso a 90 anni proprio alla vigilia di Ferragosto, simbolo per eccellenza delle vacanze all’italiana. A proposito del suo lascito il Drake, soprannominato così dagli inglesi per il suo fare arrembante in pista come il famoso pirata Francis Drake, aveva un desiderio: “Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo”. A distanza di trentasei anni da quel lungo addio il Commendatore potrebbe esserne lieto, le Ferrari sono ancora il simbolo della passione su quattro ruote e l’auto da corsa per eccellenza, su ogni pista del globo.