Abbiamo parlato delle città 30 già lo scorso novembre, quando la Giunta comunale della città di Bologna prese la decisione di cui si vociferava da tempo; con una delibera ha indetto il nuovo limite di velocità in quasi tutta la cittadina: soli 30 km/h. La stessa amministrazione comunale ha approvato tutte le linee di indirizzo per andare a realizzare il cosiddetto progetto “Bologna Città 30”.
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L’obiettivo
Si tratta di un nuovo piano che ha un grande obiettivo: aumentare la sicurezza stradale nell’intero capoluogo reggio-emiliano, città conosciuta per la sua storia, ma anche per la sua grandiosa vivacità. Non è di certo la prima metropoli in cui l’amministrazione decide di diminuire drasticamente i limiti di velocità, si affianca ad altre città in cui questa decisione è già stata presa da tempo. Il fine è uno solo, in ogni territorio: diminuire il rischio di incidenti su strada (i numeri sono drammatici) e migliorare quindi il livello di sicurezza per tutti gli utenti circolanti all’interno del Comune.
Si parte il primo luglio
Bologna diventerà la prima grande città 30 d’Italia a partire dal prossimo 1° luglio, manca pochissimo. È stato lo stesso sindaco della città a confermarlo, Matteo Lepore. Si parla nello specifico di un’importante limitazione del traffico – che dovrà viaggiare a un massimo di 30 km/h per le vie della città. Ci sono altre città europee che da tempo sperimentano questo progetto, e con grande successo. In Italia Olbia e Ascoli e nelle altre zone europee possiamo citare Bruxelles, Valencia, Oslo, Grenoble, Helsinki. Il sindaco auspica infatti che il progetto diventi presto una “legge nazionale”.
Il primo luglio parte a Bologna la prima fase di sperimentazione, fino al primo gennaio 2024: con l’arrivo del prossimo anno entreranno ufficialmente in vigore le sanzioni per coloro che non rispetteranno gli obblighi previsti dalla città 30 e percorreranno quindi le strade del centro urbano oltre il limite di 30 km/h consentito.
Durante questo periodo, l’amministrazione comunale si occuperà di fornire la città di tutta l’attrezzatura necessaria e di eseguire gli interventi utili al nuovo progetto città 30. Serviranno, per esempio, cartelli stradali, nuovi bolloni su strada, nuovi corsi di guida sicura e campagne informative per i cittadini, che dovranno prepararsi a questo nuovo cambiamento importante.
Circa il 70% delle strade di Bologna sarà interessato dal nuovo provvedimento città 30 a partire dal 1° luglio, rimarranno invece un centinaio di strade, piazze e rotonde a 50 km/h. Il sindaco ha promesso inoltre di rafforzare i controlli in tutto il territorio, perché l’obiettivo è “morti zero sulle strade. Vogliamo dare un segnale forte a livello nazionale. Rallentare le auto significa poter dare più spazio alle persone e restituire tempo alle loro vite”.
E aggiunge: “Andando più piano, andremo più veloce tutti quanti, arriveremo a destinazione, ci saranno più aree scolastiche pedonali, più attraversamenti sicuri, piedibus e aree verdi. È un investimento di 24 milioni di euro che mettiamo per rendere più sicure le strade”.
Il prossimo autunno si aggiungerà anche “il progetto Impronta verde per realizzare sei parchi urbani per ulteriori 35 milioni di euro”. “Serve un cambio di regole e di comportamenti”, come ha dichiarato l’assessore alla nuova mobilità, infrastrutture, vivibilità e cura dello spazio pubblico, valorizzazione dei beni culturali e Portici.
Bologna fa quindi un grande passo avanti nella transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.