La questione assicurazioni è sempre più pressante in Italia. La crisi economica ha colpito in maniera pesante il nostro Paese che a questo punto cerca ogni tipo di appiglio per poter risparmiare qualche euro. Proprio la RC Auto però non viene incontro a queste esigenze, visto che, secondo quanto riportato da segugio.it, l’Italia è tra i paesi più cari a livello europeo. Questa forbice però si sta lentamente assottigliando.
Al momento la media in Europa per il premio è di 226 euro, mentre in Italia si arriva a 286 euro. In Spagna e Francia ad esempio si viaggia a cifre molto più basse con premi medi di 176 euro e 186 euro. Secondo un’elaborazione dei dati IVASS, nel 2023 in Italia si sarebbe registrata un’impennata di prezzi per la RC Auto del 6,4% rispetto al 2022.
A tutto questo si aggiunge poi una profonda spaccatura che da sempre attanaglia il nostro Paese con alcune regioni che hanno una media premi assicurativi fuori da ogni logica. In particolare in alcune città, soprattutto al sud, si toccano gli oltre 1.000 euro all’anno di premio.
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Scatole nere, che problema hanno
Per far abbassare i prezzi delle assicurazioni, qualche anno fa era stata introdotta la famosa “scatola nera”, uno strumento posto in un punto nascosto dell’auto e capace di elaborare vari dati così da scongiurare la possibilità di fare truffe da parte dell’assicurato. Di recente, attraverso il DDL Concorrenza, il Consiglio dei Ministri ha reso questi dispositivi trasferibili da un’assicurazione all’altra con i relativi dati.
Come riportato da automoto.it, il presidente dell’AIPED (Associazione Italiana dei Periti e Estimatori Danni), Luigi Mercurio, ha raccontato di come questo strumento abbia mostrato in questi anni tutti i suoi limiti. In particolare, a causa dell’intasamento delle cellule, il segnale di geolocalizzazione viene spesso alterato. Anche la velocità della vettura viene rilevata in maniera errata perché deriva dalla frequenza con cui il segnale viene registrato.
A peggiorare le cose ci sono anche numerosi vuoti normativi che non permettono l’effettivo utilizzo della scatola nera per la risoluzione dei sinistri. In tal senso potrebbe essere utile la regolarizzazione della dash cam come avviene anche in altri paesi. Per questi motivi al momento, nonostante il grande investimento profuso da parte delle compagnie assicurative per questi strumenti, non si è riusciti a ridurre il fenomeno delle frodi assicurative e far abbassare di conseguenza i prezzi delle RC Auto.
Cosa ci aspetta in futuro
Per il momento le scatole nere restano nell’offerta assicurativa e alcune compagnie offrono sconti a chi ne accetta l’utilizzo. Con il progredire della tecnologia staremo a vedere se questo strumento verrà integrato anche con altri. Sicuramente l’obbligo degli ADAS a bordo delle nuove vetture aiuterà in tal senso a ridurre il numero di sinistri e quindi si spera anche i costi delle assicurazioni. Naturalmente anche la RC Auto, un po’ come tutto nel nostro Paese ha risentito dell’inflazione che ha fatto lievitare il costo dei sinistri. Non ci resta che sperare nella ripresa economica e nel progredire della tecnologia. In fondo, anche l’arrivo della guida autonoma, che in questo momento è in fase sperimentale, potrà portare benefici in tal senso.