Le auto dei Carabinieri avranno anche un colore diverso dal classico blu scuro. Sono state infatti già pubblicate alcune foto delle auto nuove con un colore verde smeraldo: la scritta bianca Carabinieri sulle fiancate, sul cofano e sul retro. Non si tratta di un errore ma di uno uno degli effetti dell’accorpamento del Corpo Forestale in quello dei Carabinieri.
Lo scorso 12 settembre è stato infatti pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto legislativo 177 del Governo Renzi che stabilisce l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Il decreto riguarderà circa 7 mila agenti della Forestale, che diventeranno membri dei Carabinieri e quindi militari.
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La fusione tra Guardia Forestale e Carabinieri
Il sito di ‘La Repubblica‘ riporta che l’automobile sarà a disposizione, dal primo gennaio 2017, del “Comando tutela ambientale, agroalimentare e forestale”, cioè la vecchia Guardia Forestale.
La decisione di assorbire il Corpo Forestale fa parte di un decreto più ampio sulla razionalizzazione delle forze di polizia. Oggi ce ne sono cinque diverse in Italia: la Polizia, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria e il Corpo Forestale (la guardia costiera fa parte della marina militare).
Il decreto era stato discusso inizialmente nel 2015 e aveva obiettivi molto ambiziosi, ma i singoli corpi di polizia e le loro rappresentanze si sono opposti agli accorpamenti e alla riduzione delle competenze. Alla fine il testo approvato nell’agosto scorso è risultato abbastanza diluito.
La nuova Alfa Romeo 159 verde
Le nuove vetture, tra le quali la mitica Alfa Romeo 159, saranno a disposizione dell’ex Corpo Forestale a partire dal primo gennaio 2017 e, per non eccedere nelle spese previste per il cambiamento, si è deciso di modificare la scritta presente sulle auto verdi senza procedere alla riverniciatura che sarebbe stata troppo costosa e, per alcuni veicoli, avrebbe potuto superare il valore del vicolo stesso. Verrà quindi solo rimossa la scritta “Corpo Forestale” in favore di quella “Carabinieri” sulle fiancate, sul cofano e sul retro dell’automobile. Questo per circa un centinaio di vetture già presenti, mentre le vetture di nuova immatricolazione avranno il caratteristico colore blu scuro dell’Arma. Una soluzione quindi provvisoria e di transizione per il nuovo assetto delle nostre forze di polizia.
Il “Comando tutela ambientale, agroalimentare e forestale”
La vecchia Guardia Forestale conta circa 7.563 forestali che verranno riassegnati: per la maggior parte al nuovo Comando dei Carabinieri, un centinaio alla Polizia, una settantina alla Finanza, circa quattrocento elementi ai Vigili del Fuoco e circa sessanta al dicastero dell’Agricoltura. Il Comando si occuperà si svolgere compiti particolari nell’ambito della tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque e di effettuare operazioni per la sicurezza e i controlli in ambito agroalimentare. Nello specifico, comprenderà i diversi reparti di Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi, per la Tutela della Biodiversità, per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, per la Tutela Agroalimentare.
Non sono mancate le polemiche relative sia alla nuova organizzazione con l’accorpamento delle due forze armate sia per l’adattamento delle vetture già in dotazione con la nuova scritta: sempre su “La Repubblica” si possono trovare le dichiarazioni di Marco Moroni, segretario del Sapaf, il sindacato autonomo dei Forestali, che ha affermato come questo adattamento delle vetture “Ci sembra poco dignitoso, sia per l’Arma e la sua storia bicentenaria, sia per i forestali”. La nuova versione delle auto e le nuove divise che saranno in dotazione sono state comunque presentate in maniera ufficiale nel corso della cerimonia che si è svolta in via Giosuè Carducci 5 a Roma, nella ex sede dell’Ispettorato del “Comando tutela ambientale, agroalimentare e forestale”, dove i Carabinieri hanno reso omaggio ai forestali caduti in guerra e in servizio, deponendo una corona ai piedi del monumento commemorativo.