Le auto elettriche sono destinate a diventare i mezzi sui quali si baserà la mobilità del futuro, soprattutto dopo l’addio ai motori endotermici entro il 2035. L’elettrico oggi è comunque ben presente per le strade d’Italia, con sempre più automobilisti che hanno deciso di puntare su veicoli sempre più sostenibili per l’ambiente. Aumentando il numero di mezzi elettrici, ovviamente, aumentano inevitabilmente anche i numeri dei sinistri che coinvolgono queste auto che però, a differenza di quelle a motore termico, sono ben più presenti nella lista degli incidenti registrati nell’ultimo anno. Ma perché?
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Quanti incidenti
A presentare i dati sugli incidenti che coinvolgono le auto elettriche è stata la compagnia assicurativa francese AXA che in una ricerca ha evidenziato come questi mezzi, nel solo 2022, hanno provocato il 50% di collisioni con danni propri in più rispetto a quelli con motore termico. I numeri di veicoli elettrici sul totale del parco circolante sono ancora troppo bassi per poter confrontare in maniera decisa e univoca i dati sugli incidenti delle auto a motore tradizionale, ma nel suo studio AXA ha provato a spiegare i motivi che hanno provocato un così elevato numero di sinistri delle auto a batteria.
Secondo le tesi della compagnia assicurativa, infatti, gli “automobilisti elettrici” sarebbero sorpresi dalla potenza e dall’accelerazione delle auto tanto da perderne facilmente il controllo. Infatti, a causa del maggior peso e dello scatto bruciante, i conducenti non si sarebbero ancora abituati allo “sparo” che le auto elettriche danno al momento dell’avvio del movimento in strada.
Dallo studio, quindi, emerge un chiaro suggerimento: introdurre specifici corsi di guida per formare automobilisti all’altezza della transizione elettrica. Infatti passare da un’auto tradizionale a una elettrica non è facile, in quanto il feeling al volante è diverso. Michael Pfäffli, responsabile Infortunistica e prevenzione AXA, ha infatti sottolineato che la maggior parte degli intervistati per la ricerca ha dichiarato di essere colto in contropiede dal tipo di frenata dell’auto elettrica a causa del maggior peso rispetto a un mezzo a motore termico.
AXA, uno studio per aiutare le Case
Nella ricerca presentata dalla compagnia assicurativa francese AXA vengono poi analizzati quelli che sono i danni tipici subiti da un’auto elettrica in caso di incidente. Una delle parti critiche del mezzo, stando all’analisi, sarebbe il sottoscocca. Vero e proprio punto debole della quattro ruote elettrica, infatti, la parte inferiore è facilmente danneggiabile anche solo transitando su isole spartitraffico, ma anche se colpito da pietre. Mentre all’anteriore, posteriore e laterale sono presenti delle protezioni supplementari che tutelano la batteria da eventuali danni, il tallone d’Achille è proprio la parte bassa dell’automobile che risulta più volte danneggiata anche in piccoli urti.
I risultati della ricerca, oltre a dare un quadro generale della situazione incidenti a bordo delle auto elettriche, permette ad AXA di bussare alla porta delle Case produttrici dei veicoli a batteria per cercare di apportare delle migliorie al prodotto finale. I ricercatori, infatti, dati alla mano hanno suggerito ai costruttori di non sottovalutare il pericolo conseguente ai danni al sottoscocca, suggerendo un’adeguata protezione magari attraverso una piastra di titanio o in materiale altoresistenziale.
Dalla compagnia è arrivata poi anche la raccomandazione all’Euro NCAP, il Programma europeo di valutazione dei nuovi modelli di automobili, di introdurre un ulteriore scenario di crash test per la verifica della stabilità inferiore. E a proposito di assicurazioni bisogna stare attenti ai sinistri perché negli ultimi mesi anche le Rc Auto sono salite di prezzo e le polizze assicurative possono tirare brutti scherzi agli automobilisti.