Perché le auto con targa straniera non hanno pagato migliaia di multe

Il blocco al sistema Eucaris da parte di Germania, Paesi Bassi e Austria ha impedito di recapitare migliaia di multe a migliaia di automobilisti stranieri

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Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 25 Settembre 2024 10:58

Dopo un’estate di turismo di massa che è confluito nelle infinite località italiane da vacanza, è il momento di fare i conti con chi ha viaggiato sulle nostre strade e non ha, però, rispettato il Codice della Strada. Sono tantissimi coloro che sono arrivati in auto nel Belpaese, andando incontro a potenziali contravvenzioni per eccesso di velocità, passaggio col semaforo rosso, parcheggi illegali e guida senza cintura di sicurezza. Peccato, tuttavia, che molte di queste non potranno essere riscosse poiché il blocco del sistema Eucaris sta creando non pochi problemi all’Italia.

Il problema con Eucaris

Eucaris, attivo dal 2016, è il sistema che permette lo scambio di informazioni sui veicoli e le patenti tra i Paesi membri dell’Unione Europea, facilitando la notifica e il pagamento delle multe transfrontaliere. Negli ultimi mesi la Germania, al pari dei Paesi Bassi e dell’Austria hanno negato all’Italia l’accesso al sistema, precludendo di notificare le multe a chi ha violato il Codice della Strada nel nostro Paese. Questo muro, definito dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini come un problema tecnico, è in vigore da troppo tempo e ha comportato l’inesigibilità di migliaia di multe di coloro che sono circolati sulle strade della Penisola con targhe tedesche, austriache e olandesi.

La difesa di Eucaris

Il blocco di Eucaris da parte di Germania, Paesi Bassi e Austria nasce perché legato a una presunta gestione impropria dei dati da parte di un’azienda italiana, il cui nome non è stato ancora reso noto. I tre Paesi europei hanno ritenuto importante interrompere la condivisione dei dati fino a quando il problema non sarà risolto definitivamente. Oggi, il Ministero italiano delle Infrastrutture ha avviato dei colloqui per sbloccare la situazione, con la Germania che potrebbe presto tornare a cooperare con l’Italia. Per quanto riguarda, invece, i Paesi Bassi e l’Austria, i tempi di risoluzione sembrano più dilatati.

Eucaris è stata istituita nel 2016 a seguito della direttiva 201182CEE, ed è l’estensione dei primi accordi presi all’inizio degli Anni ’90 da cinque autorità europee (BE, DE, UK, LU e NL) per l’interscambio dei dati su targhe e patenti. Ora ne fanno parte, oltre all’Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Estonia, Regno Unito, Guernsey, Jersey, Isola di Man, Gibilterra, Ungheria, Islanda, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Irlanda del Nord, Olanda, Romania e Svezia.

Si sblocca la situazione con la Germania

Il magazine Auto Motor und Sport che ha sede a Stoccarda, nel suo ultimo numero ha lasciato un avviso ai lettori: “Attenzione perché l’Italia ha ripreso ad emettere multe“. Dunque, pare che la situazione tra la Nazione mitteleuropea e il Bel Paese si arrivata a un punto di volta. Sempre l’eminente giornale segnala che, come riportato da Agenparl, la senatrice Julia Unterberger per evidenziare la criticità di questo blocco, ha sottolineato in Senato che “Solo il comune di Merano ha raccolto 4.000 multe non recapitabili negli ultimi tempi, per un totale di oltre 230mila euro“. Insomma, a tutti coloro che arrivano dalla Germania sulle strade nostrane vige la regola sempre valida di usare la massima prudenza e di rispettare il Codice, perché presto o tardi le multe torneranno a fioccare.