Occhio di Aquila, auto con telecamera che scova i furbetti della sosta

Contro i cosiddetti "furbetti della sosta", l'Amministrazione Comunale di Milano ha introdotto il sistema Occhio d'Aquila (Eagle Eye), basato su una telecamera

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 10 Febbraio 2019 12:00Aggiornato: 10 Febbraio 2019 12:00

Si chiama Occhio di Aquila ed è l’innovazione entrata in gioco per la prima volta a Milano in apertura del 2019. Si tratta di una telecamera montata sull’auto di Atm, già avvistata in città il 7 febbraio, in una zona dove solitamente parcheggiano molto pendolari. Il nuovo dispositivo è stato realizzato e messo a punto per riuscire a scoprire tutti quelli che fanno i furbetti, lasciando le macchine in sosta irregolare.

In una fase iniziale venivano solo sostenute delle prove, dei test atti a verificare la funzionalità della nuova telecamera, con gli ausiliari del traffico di supporto a dare le vere e proprie multe. Il loro lavoro, però, pareva essere facilitato dai dati forniti dalla telecamera posizionata sopra l’auto. Ed effettivamente le impressioni erano corrette, sicché, a partire dal novembre 2019, sono definitivamente in vigore, promossi dalla giunta comunale, presieduta da Giuseppe Sala, a tutela dell’interesse collettivo.

Lo scopo di Eagle Eye

Occhio di Aquila punta a scoprire le macchine che sono state parcheggiate in maniera irregolare. La sperimentazione ha permesso agli ausiliari e a chi è preposto a controllare le vetture in sosta di passare semplicemente davanti ai veicoli per scoprire quelli che si trovano in divieto e quindi far partire immediatamente la multa. ATM, la società che gestisce i parcheggi a pagamento, per intenderci quelli con le righe blu, ha deciso di realizzare uno strumento innovativo in grado di scovare i furbetti del parcheggio.

Il tutto avviene appunto grazie alla telecamera che è stata battezzata come Occhio di Aquila e montata su un’auto della flotta della società. La stessa scannerizza in maniera automatica tutte le vetture parcheggiate nell’area di sosta di riferimento. Il sistema è in grado di captare le targhe solo passando accanto alle macchine e di trasmettere, tramite wireless, le irregolarità ad una centrale che gestisce poi i dati e li trasforma in multe.

Si tratta di un sistema molto probabilmente derivante da quello già utilizzato dalla Polizia Locale in precedenza, il vecchio street control. Infatti, lo ricorda molto, ma qui è Atm ad assumere il pieno controllo della situazione dei parcheggi a strisce blu. Una volta terminati i test allora Occhio di Aquila sarà definitivamente messo in azione.

I dati del primo triennio

In tre anni l’Amministrazione Comunale di Milano ha comminato circa 1,4 milioni di euro. Multe attraverso l’Eagle Eye. Nel 2022 sono state inviate 216.710 contravvenzioni con lo strumento, come ha spiegato l’assessore alla sicurezza Marco Granelli, in risposta al consigliere Enrico Marcora (Fratelli d’Italia). Nel 2023 il totale è salito a 601.984 e nei primi otto mesi del 2024 a 641.002.

L’inasprimento delle verifiche ha attirato anche una serie di critiche, ma, ad avviso della giunta meneghina, i progressi giustificano l’investimento di risorse, andando a rendere la città un posto più vivibile. I trasgressori, “pizzicati” in divieto di sosta nelle aree urbane, rischiano una multa da 42 a 173 euro, secondo quanto sancisce l’art. 158 del Codice della Strada (attualmente oggetto di riforma). Inoltre, in una serie circoscritta di situazioni, le Forze dell’Ordine possono eseguire la rimozione forzata del veicolo e togliere due punti della patente.